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venerdì 22 maggio 2015

DIVISIONE CARGO FUORI DA TRENITALIA : IL SERVIZIO MERCI ABBANDONATO A SE STESSO.

DIVISIONE CARGO FUORI DA TRENITALIA

IL SERVIZIO MERCI ABBANDONATO A SE STESSO. Mentre si continua nello smantellamento del settore merci su rotaia si prospetta l'aumento del 25 % dei tempi di condotta per i macchinisti. 
In un incontro tra FS e sindacati è stato presentato il piano d’impresa relativo al settore merci. Se risulta assolutamente condivisibile l’intento di rilanciare il trasporto merci su rotaia, meno convincente appare, secondo il piano presentato, il percorso che si intenderebbe seguire.
Il piano d’impresa prevederebbe infatti la creazione di un unico “polo”, costituito accorpando tutte le società del Gruppo che si occupano di trasporto merci, insieme all’attuale Divisione Cargo, che uscirebbe quindi da Trenitalia.
Mentre ci risulta che sia stato rimandato ad altra data il confronto in merito agli assetti contrattuali, è stato già dichiarato da FS che il miglioramento dell’efficienza economica della “nuova società” avverrà anche aumentando la condotta dei macchinisti del 25%.
Queste notizie hanno generato in noi profonda preoccupazione. Riteniamo innanzitutto irresponsabile pensare di recuperare ancora attraverso un ulteriore aggravamento del carico di lavoro dei macchinisti, in quanto questo è già arrivato ad oltrepassare i limiti tollerabili dai lavoratori in quanto esseri umani.
Esprimiamo inoltre forti preoccupazioni per le decisioni di FS in merito alla Cargo, proprio perché nulla è stato ancora garantito in termini occupazionali e in termini di contratto di lavoro.
Esprimiamo dissenso e preoccupazione sull’ipotizzata uscita della Divisione Cargo da Trenitalia, in particolare in termini di tutela delle condizioni di lavoro del Personale, di salute dei lavoratori e anche di sicurezza dell’esercizio ferroviario. Riteniamo sempre più indispensabile che si giunga invece ad una normativa di lavoro identica per il Personale di tutte le imprese e di tutte le divisioni, arrivando a limiti di lavoro e tempi di riposo che siano accettabili.
Non ci stancheremo mai di ribadire che i ferrovieri, prima ancora che macchinisti, capitreno, tecnici polifunzionali o altro, sono esseri umani, con tutte le esigenze psicofisiche che ne conseguono.


martedì 3 febbraio 2015

I FERROVIERI TORNANO A SCIOPERARE dalle 21,00 del 7 alle 21,00 dell'8 Febbraio - alla Cargo dalle 21,00 del 4 alle 21,00 del 5 Febbraio


I FERROVIERI TORNANO A SCIOPERARE 
dalle 21,00 del 7 alle 21,00 dell'8 Febbraio 
alla Cargo dalle 21,00 del 4 alle 21,00 del 5 Febbraio 
Contro 
Orari di lavoro sempre più micidiali, turni invivibili e massacranti, carichi ed organizzazione del lavoro sempre più gravosi. 
Un sistema pensionistico barbaro che ci costringe al lavoro fino a 67 anni. 
La preannunciata privatizzazione del gruppo FS e la messa a gara del Trasporto Regionale che avranno effetti disastrosi per l'utenza e per i nostri diritti. 
Il crescente autoritarismo aziendale, la negazione di diritti fondamentali, il ricatto dei trasferimenti forzati. 
La desertificazione delle stazioni e il maglio dell'SCC-CTC per sopprimere posti di lavoro. 
La finanziaria che arricchisce banche e speculatori, svuota i nostri portafogli, sottrae risorse al trasporto pendolare e al servizio universale a favore dell'Alta Velocità. 
Il Jobs Act che ci rende tutti precari e ricattabili. L'abolizione dell'art.18 che rendendo più facili i licenziamenti rischia di essere la soluzione drastica all'inidoneità. 
Un ANSF che abdica dal ruolo di controllore della sicurezza ferroviaria. Il demansionamento, le deroghe sul blocco porte, la reintroduzione del VACMA, la dematerializzazione dei documenti treno. 
Le oligarchie di Confindustria e di Cgil Cisl Uil che, con l'accordo del 10 gennaio, negano la democrazia sui posti di lavoro. 
Per 
Ridurre l'orario di lavoro e umanizzare i turni. 
Maggiorare gli accessori, inserire in turno la pausa per i pasti e il pagamento di tutti i tempi di condotta. 
Il ripristino del sistema pensionistico ante Fornero. 
Una ferrovia sicura ed efficiente, treni non affollati, puliti e puntuali. 
Difesa dei diritti dell'utenza e del trasporto pendolare e di massa. 
La tutela della dignità e dei diritti dei lavoratori, la difesa dei posti di lavoro e dei lavoratori. 
Una RFI moderna, efficiente e sicura anche in termini di presidio del territorio. Risorse economiche adeguate per un trasporto ferroviario bene comune rispondente a quanto deciso dal popolo italiano col Referendum del 2011. 
Il reintegro dei ferrovieri licenziati per aver difeso salute e sicurezza dell'esercizio ferroviario, la tutela delle inidonietà causate da un lavoro sempre più usurante. 
Un ANSF che sia realmente attenta alla sicurezza dell'esercizio ferroviario e non si limiti solo ad assecondare i desiderata delle varie imprese ferroviarie. 
La democrazia sindacale, libere elezioni dei delegati RSU, diritto di assemblea, regole democratiche sulla rappresentanza. 
USB Lavoro Privato

domenica 28 dicembre 2014

Governo legge di Stabilità 2015: trasporto merci su ferro Trenitalia Spa (Cargo) non sarà più l’affidataria del contratto di servizio pubblico.


riceviamo da Carmine Curcio, Macchinista FS, e pubblichiamo :
Governo legge di Stabilità 2015: trasporto merci su ferro Trenitalia Spa (Cargo) non sarà più l’affidataria del contratto di servizio pubblico.
Le compensazioni passate da 128 milioni del 2014 a 100 milioni per gli oneri di servizio pubblico per il trasporto ferroviario merci saranno attribuite direttamente al gestore dell’infrastruttura ferroviaria (RFI Spa). Tale somma ridotta a 100 milioni dovrà essere ripartita equamente fra tutte le imprese ferroviarie oggi operanti nel nostro paese ossia il 65% del mercato (in termini di treni-chilometro), oggi in mano a Trenitalia, che si avvicinerebbe molto al 50% e le altre 14 maggiori aziende associate (Captrain Italia, Compagnia Ferroviaria Italiana, Crossrail, GTS Rail, Interporto Servizi Cargo, Hupac, Fuorimuro, InRail, Nordcargo, Oceano Gate, Rail Cargo Italia, Servizi ISE, Rail Traction Company e SBB Cargo Italia). 
<In tutta Europa, le compagnie ferroviarie private forniscono ora questo traffico, a scapito di operatori ferroviari pubblici. Qual'è il bilancio? Decine di migliaia di ferrovieri hanno visto i loro diritti ridursi e lavorano in pessime condizioni. Gli azionisti delle aziende del trasporto ferroviario merci si arricchiscono sulle spalle dei ferrovieri. E contrariamente a quanto è stato annunciato da tutti i liberisti europei, questo non ha portato a sviluppare il traffico. Al contrario, il traffico ferroviario delle merci su ferro continua a diminuire, in quanto si tratta di una scelta politica a favore dei datori di lavoro nel settore stradale, dove le condizioni sociali dei lavoratori sono ancora peggiori. Lo sviluppo del traffico merci su rotaia è una necessità sociale ed ecologica. Questo è un servizio pubblico che deve essere effettuato da imprese pubbliche!
Deve essere garantito da aziende pubbliche perchè gli interessi delle società private non sono al servizio della comunità, ma hanno il solo scopo di arricchire i loro azionisti.>
Trenitalia a questo punto per pareggio di bilancio dovrà far fronte alla drastica riduzione di risorse e senza una crescita di mercato, come potrà sostenere impianti e personale già dimezzati negli anni passati? Farà come le altre società? I servizi sono erogati fino a quando rendono, poi in perdita le società si ritirano o nei casi migliori abbassano Welfare, costo del lavoro ed aumentano i costi ai clienti al limite della sopportazione. Altra domanda: perché vogliono abbattere i monopoli e ridurre i servizi (welfare) dell’apparato statale (Res Pubblica) ? Per aprire i mercati e abbassare i <prezzi> ai cittadini ? o soltanto per passarli in mano a privati-multinazionali di oltre confini per farli gestire fino a che sono redditizi per le loro casse?
E le leggi anti-trust? Hanno perso oramai il loro potere poiché le multinazionali transnazionali stabiliscono le norme. Sono le multinazionali e non “il mercato” che determinano le regole del commercio, come prezzi e regolamentazioni, infatti l’1% della popolazione mondiale si arricchisce sempre di più, come gli 85 individui più ricchi al mondo aumentano la ricchezza pari a quella della metà più povera della popolazione mondiale che con l’1,5% delle loro super-ricchezze basterebbe per garantire istruzione e sanità a tutti i cittadini dei paesi più poveri;..a questo servono liberalizzazioni -privatizzazioni arricchite di flessibilità -competitività sul lavoro e tagli al Welfare ?
In allegato l’ultimo contratto di servizio affidato a Trenitalia scadenza dic. 2014 e quanto approvato alla Camera in via definitiva al comma 294 (C. 2679-bis-B) nella serata del 22 dicembre disegno di legge recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015) approvato dalla Camera e modificato dal Senato
<<Ai fini del rispetto degli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione europea e di quelli che derivano dall'applicazione del regolamento (CE) n. 1370/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2007, a partire dall'annualità 2015 le risorse destinate agli obblighi di servizio pubblico nel settore del trasporto di merci su ferro non possono essere superiori a 100 milioni di euro annui. Dette risorse sono attribuite al Gestore dell'infrastruttura ferroviaria nazionale che provvede a destinarle alla compensazione degli oneri per il traghettamento ferroviario delle merci, dei servizi ad esso connessi e del canone di utilizzo
dell'infrastruttura dovuto dalle imprese ferroviarie per l'effettuazione di trasporti delle merci, compresi quelli transfrontalieri, aventi origine o destinazione nelle regioni Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia. La predetta compensazione si applica entro il 30 aprile successivo a ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017 ed è determinata proporzionalmente ai treni/km sviluppati dalle imprese ferroviarie. Il vigente contratto di programma -- parte servizi e le relative tabelle sono aggiornati con il
contributo di cui al presente comma e con le risorse stanziate dalla presente legge per l'anno 2015. La rendicontazione delle risorse è effettuata dal Gestore dell'infrastruttura ferroviaria nazionale secondo i meccanismi previsti dal contratto stesso. Conseguentemente il contratto di servizio pubblico nel settore del trasporto delle merci su ferro non viene rinnovato.>>
23 12 2014   Carmine Curcio, Macchinista FS