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lunedì 4 maggio 2015

COMUNICATO STAMPA DIRITTO DI SCIOPERO SIGNORE (CUB TRASPORTI): IL MINISTRO DELRIO ATTACCA IL DIRITTO DI SCIOPERO, MA NON È FARINA DEL SUO SACCO. CGIL, CISL, UIL e UGL LO HANNO PRECEDUTO DI QUALCHE ANNO. PER GOVERNARE UN PAESE A LORO BASTA il 20% A NOI PER SCIOPERARE SERVE il 51%.



COMUNICATO STAMPA 
DIRITTO DI SCIOPERO
SIGNORE (CUB TRASPORTI): IL MINISTRO DELRIO ATTACCA IL DIRITTO DI SCIOPERO, MA NON È FARINA DEL SUO SACCO. CGIL, CISL, UIL e UGL  LO HANNO PRECEDUTO DI QUALCHE ANNO.
PER GOVERNARE UN PAESE A LORO BASTA il 20% A NOI PER SCIOPERARE SERVE il 51%. 
Il Ministro dei Trasporti Delrio porta fino in fondo il suo attacco al Diritto Costituzionale - dei lavoratori e non dei governi - di Sciopero.
Non a caso, in questo momento, si utilizzano strumentalmente singoli eventi per interventi ancor più stringenti sul diritto di sciopero nei confronti di  una categoria che, nei prossimi anni, sarà colpita da quella che si annuncia la più vasta e pesante privatizzazione ultra-liberista a scapito dei diritti e dei salari di lavoratori, della sicurezza e dell’economicità del servizio pubblico universale di trasporto per i cittadini.
Inutile dire che l’intento è di vietare lo sciopero a tutte le categorie già, tra l’altro, limitato dagli accordi sulla rappresentanza.
La democrazia per Delrio e per il resto dei suoi governati è quella che per indire uno sciopero legittimo serva il 51% dei consensi tra i lavoratori (estendibile al 75%), mentre per governare un Paese sia sufficiente il consenso del 20% degli Italiani, senza nemmeno consentire la discussione in Parlamento attraverso l’apposizione della fiducia.
Il lavoro gratuito dell'EXPO, il Jobs Act, la libertà di licenziare, l'accordo sulla rappresentanza, il divieto di sciopero, la legalizzazione delle condizioni del lavoro nero sono gli strumenti per assicurarsi l’impossibilità di  rivolta di cittadini che sono da anni senza contratto, che non riescono ad arrivare a fine mese, che vedono aumentare tasse e diminuire i servizi, che perdono il lavoro, che non possono più curarsi o pagare l'affitto o il mutuo.
Cgil, Cisl, Uil e Ugl fanno finta di bofonchiare, ma in realtà sono loro i suggeritori del Ministro. Alla Conferenza del CNEL del 27/03/2012 furono proprio le OO.SS. ad indicare la strada su come riservarsi l’esclusività della dichiarazione di sciopero.
Questa è la voce della “pseudo-sinistra” italiana di oggi, che ha permesso a pennivendoli, che fino ad ora stavano rinchiusi nei loro salottini a sostenere il governo del “bunga bunga”, di ergersi a paladini dei diritti dei cittadini e di definire “pirla e selvaggi” i lavoratori di ATM che hanno esercitato legittimamente il proprio diritto allo sciopero, avvenuto a due giorni da Expo solo perché il Prefetto di Milano aveva bloccato quello precedente indetto per  il 14 aprile scorso.
La CUB Trasporti e  la CUB tutta risponderanno con i propri strumenti ad ogni attacco perpetrato ai lavoratori, perché è sempre meglio essere considerati selvaggi piuttosto che selvaggina.

Milano, 4 maggio 2015

CUB - Confederazione Unitaria di Base

sabato 2 maggio 2015

“SE NON FAI LO STRAORDINARIO TI LICENZIO”: RICATTI E MINACCE AGLI AUTISTI ATM DI MILANO… (da)






“SE NON FAI LO STRAORDINARIO TI LICENZIO”: RICATTI E MINACCE AGLI AUTISTI ATM DI MILANO…

27 aprile – Durante lo scorso “ponte di Pasqua” la stampa nazionale ha divulgato una notizia vergognosa: un autista ATM di Milano ha dichiarato di essere stato costretto a fare straordinari per un totale di 20 ore consecutive. L’articolo riportava anche il cedolino del dipendente. L’azienda ora si difende: “Si tratta di un’eccezione” ma gli autisti raccontano ben altra verità e non vogliono più farsi sfruttare. La preoccupazione non riguarda solo chi guida ma anche tutti i cittadini che utlizzano i mezzi pubblici. Ci domandiamo se la sicurezza è garantita oppure no. Ci chiediamo se l’azienda di trasporti pubblici è pronta a gestire l’afflusso di turisti che arriverà a Milano durante Expo. Ne abbiamo parlato con due autisti ATM di Milano.
“Qualche mese fa noi abbiamo evidenziato che in Atm mancavano 500 autisti per il servizio ordinario. Dicemmo che in vicinanza adesso di Expo ci sarebbe stato il problema di chi trasportava le milioni di persone che sarebbero arrivate per la fiera internazionale e nessuno ci ha dato risposta. La risposta è arrivata poco dopo, dove i sindacati C.G.I.L., C.I.S.L., U.I.L… e quant’altro hanno improntato una trattativa con Atm esclusivamente sulla situazione dello sfruttamento. Ci danno degli incentivi a fare lo straordinario, ci danno degli aumenti sullo straordinario per fare ancora più straordinario. Senza pensare che pochi giorni fa dalla stampa, sono uscite delle informazioni molto pesanti: è uscito un cedolino di un lavoratore che ha lavorato 20 ore consecutive e ci sono delle leggi che ci impongono al massimo 8 ore di guida al giorno. Alcuni lavoratori qua sempre con gli straordinari arrivano comunque alle 12/10 ore di guida, ciò è totalmente vietato è una violazione delle regole del Codice della strada, oltre che quelle contrattuali, il conducente, i camionisti, tutti quelli che guidano un mezzo pesante hanno dei vincoli strettissimi.
Signori, mi sveglio alle 3,30/4 se poi devo fare 6/6,5 ore di lavoro è un conto, ma se devo farne 10, come arrivo all’ottava ora? Quali sono i miei riflessi dopo la decima ora di lavoro? Come risponde il mio corpo? A volte mi sento io ubriaco di sonno facendo il mio, come si può sentire uno che ha lavorato 20 ore? la nostra vertenza non è per avere più soldi, la nostra vertenza è stata fatta per avere più assunzioni, vengono assunti 90 conducenti di linea per il periodo Expo, in questo deposito alle mie spalle, mancano 80 persone tutti i giorni, tutti i giorni ci sono 80 turni scoperti, che devono essere coperti, come? A straordinario! E se non ci fosse più la disponibilità del lavoratore che fa lo straordinario, chi lo fa il servizio? Quindi quelle 90 assunzioni sono assolutamente insufficienti per coprire già il servizio ordinario. Abbiamo chiesto 500 assunzioni di conducenti di linea, una volta risolto questo si può discutere su Expo, ma non prima! Come mai il Sindaco di Milano non è stato sensibile a questa nostra richiesta? Noi abbiamo cercato di incontrare il Sindaco, lui si è negato sempre, così come si è negato l’assessore ai trasporti Valandro, chiediamo che a Expo non siano lavoratori in straordinario, in eccesso di straordinario a guidare la manifestazione nazionale, noi vogliamo che siano lavoratori assunti, qua c’è un sacco di lavoro per tante persone, per tante famiglie un lavoro anche di qualità che può essere svolto che può essere… e che non dura solo per Expo ma dura per il servizio ai cittadini per sempre! Chiediamo assolutamente il ritiro della firma di quell’accordo, chiediamo le dimissioni delle Rsu che sono responsabili di quell’accordo e le segreterie sindacali. Non solo, noi stiamo raccogliendo migliaia di firme in cui chiediamo che i sindacalisti che fanno 3,5 ore e che sono a riposo sempre la domenica diano indietro i permessi sindacali durante Expo: l’apporto che 132 delegati possono dare a Expo è maggiore di quello delle assunzione paradossalmente! Quindi loro devono lavorare come noi, devono avere i riposi a scalare come noi e non sempre la domenica, in modo tale che il sacrificio sia distribuito su tutti. Non che noi lo facciamo e loro non lo fanno, anzi fanno in modo di farci fare il sacrificio a noi per conservare questo privilego.
A noi che siamo della CUB Trasporti non viene data un’ora di permesso e noi tutto quello che facciamo lo facciamo con il nostro tempo! Come assolutamente tutti gli altri lavoratori. Penso, scusate su questo, che se sulla mia pelle provo le conseguenze di un accordo brutto, forse riesco anche a capire meglio cosa sto chiedendo ai lavoratori…!
In questo deposito ci sarà un’assemblea convocata molto importante, arriveranno delegazioni di lavoratori da tutti i depositi di Atm 22/25 realtà, dalla metropolitana, molti macchinisti, dalle officine operaie, molti operai sono sensibili ai nostri temi. In questo deposito organizzeremo le modalità di sciopero che abbiamo indetto per il 28 aprile! Il 28 aprile i tram, bus e metrò sciopereranno dalle 8,45 alle 15 e ci sarà un’adesione massiccia!Claudio Signore e Luigi Battipaglia (Tranvieri ATM, sindacato CUB)
Raccontaci la tua storia, scrivici alla mail: lacosa.beppegrillo@gmail.com
Per maggiori informazioni e per mettersi in contatto con il Sindacato CUB: www.cub.it
VIDEO CORRELATI:
Gli autisti ATM denunciano pubblicamente l’azienda: “Siamo costretti a subire continui ricatti”



http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2015/04/27/se-non-fai-lo-straordinario-ti-licenzio/

giovedì 30 aprile 2015

NUOVO TENTATIVO DI ATTACCARE ULTERIORMENTE IL DIRITTO DI SCIOPERO : Trasporti: Delrio, servono nuove regole scioperi (Mess)


Trasporti: Delrio, servono nuove regole scioperi (Mess)

09:32  ROMA (MF-DJ)--"Dobbiamo darci nuove regole, altrimenti per colpa di pochi rischiamo di giocarci delle straordinarie opportunita' di rilancio del Paese". Lo afferma il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio, parlando degli scioperi in un'intervista al Messaggero e spiegando che non si puo' rischiare in occasione di Expo 2015 e del Giubileo. Per il ministro "quanto accaduto martedi' a Milano, con la citta' paralizzata per piu' di mezza giornata a causa dello sciopero improvviso dichiarato da una sola sigla sindacale, non e' piu' tollerabile". Per quanto riguarda le nuove regole, Delrio spiega che "l'argomento e' oggetto di discussione con le Authority competenti" e che tra le ipotesi in esame "si va dalla revisione della legge sugli scioperi a norme piu' leggere". Possibile anche l'introduzione di un referendum col 51% dei lavoratori per uno sciopero. Delrio garantisce che "entro la fine di giugno" il disegno di legge per riformare il trasporto pubblico locale approdera' in Parlamento. liv (fine) MF-DJ NEWS 3009:31 apr 2015

http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Trasporti-Delrio-servono-nuove-regole-scioperi-Mess/30-04-2015/1-A_016951549.shtml

Sciopero ATM: alta la partecipazione dei lavoratori allo sciopero di lunedì 27 di tram, bus e metrò indetto dalla Cub Trasporti.

Dalle 8.45 è stata completamente sospesa la circolazione delle linee M1, M2, M3 e M5del metrò.Alta anche la partecipazione alla protesta  da parte dei conducenti dei mezzi di superficie che si è attestata al  70%. In alcuni depositi ATM, come quello di viale Sarca, ha incrociato le braccia il 90% dei lavoratori. 

Decisamente sostenuta  l’adesione dei lavoratori del gruppo ATM  allo sciopero odierno di tram, bus e metrò  indetto dalla Cub Trasporti. 

Alla base dello sciopero l’accordo firmato per Expo che prevede l’inesigibilità delle ferie in qualsiasi periodo dell’anno viste le richieste di servizi aggiuntivi relativi al periodo di Expo, l’eliminazione degli SCO, alti livelli di straordinari con ore di guida superiori a ogni ragionevole limite, la totale indifferenza verso il problema della sicurezza. Un’intesa  che inoltre  dimentica ed esclude gli operai, gli impiegati e gli ausiliari e penalizza i famigliari di disabili (legge 104), mentre nessuna delle istanze dei lavoratori viene accolta.

Questa  massiccia adesione rappresenta la  totale bocciatura dell’accordo EXPO siglato da Cgil, Cisl, Uil, Faisa, Ugl, Sama e Orsa.
Un vero e proprio referendum che queste sigle sindacali hanno perso poiché non si possono fare gli accordi sulla testa dei lavoratori senza consultarli

La  CUB  chiede ora 

·  un incontro immediato con il  Sindaco Giuliano Pisapia che si è sempre sottratto ad un confronto con i lavoratori

·  le dimissioni del coordinamento RSU che, anche in questa vicenda, non ha rappresentato le istanze dei lavoratori bensì gli interessi delle Segreterie Sindacali

·  la riduzione del 50% dei permessi sindacali

·  la riapertura del tavolo delle trattative con la modifica dei contenuti dell’accordo EXPO, un'intesa che dovrà essere in linea con le richieste dei lavoratori

NOTA

Per la prima volta ATM non ha predisposto “i piani di rientro” dei treni delle metropolitane.
Questo potrebbe causare dei ritardi nella riattivazione del servizio alla fine dello sciopero non imputabili né alla CUB né ai lavoratori.

martedì 28 aprile 2015

Sciopero trasporti a Milano, metro ferma Interruzione del trasporto terminata alle 15, disagi in superficie (Redazione ANSA Milano)



Sciopero trasporti a Milano, metro ferma

Interruzione del trasporto terminata alle 15, disagi in superficie

(ANSA) - MILANO, 28 APR - È iniziato alle 8,45 lo sciopero del trasporto pubblico indetto dalla Confederazione Unitaria di Base Trasporti (Cub Trasporti) che si è concluso alle 15. Lo ha comunicato Atm, l'azienda dei trasporti milanese. Sulle linee M1, M2, M3 e M5 la circolazione è stata gradualmente sospesa.
Tutti i treni al momento in circolazione raggiungeranno i capolinea. Possibili riduzione per il servizio in superficie.
Gli ultimi treni prima dell'inizio dello sciopero sono stati presi d'assalto. Poi gradualmente le 4 linee della metropolitana di Milano sono state chiuse e l'assalto si è spostato ai posteggi dei taxi, con il risultato di file e ulteriori disagi. L'astensione è iniziata stamani alle 8.45 e anche per i mezzi di trasporto pubblico di superficie il servizio è stato mano a mano ridotto.
Lo sciopero - l'ultimo previsto prima dell'inizio dell'Expo - è stato proclamato dalla Cub Trasporti proprio contro il piano di lavoro extra per Expo firmato da azienda e alcune sigle sindacali. La situazione dovrebbe tornare alla normalità dopo le 15, quando è finita l'astensione.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSAhttp://www.ansa.it/lombardia/notizie/2015/04/28/sciopero-trasporti-a-milano-metro-ferma_5c499488-104f-41af-a637-cac91cdad5ae.html

lunedì 27 aprile 2015

Martedì 28 aprile 2015 MILANO - Sciopero di tram, bus e metro dalle 8.45 alle 15.00 I tranvieri bocciano l’accordo Expo (comunicato stampa CUB Trasporti)

COMUNICATO STAMPA
Martedì 28 aprile 2015 Sciopero di tram, bus e metro dalle 8.45 alle 15.00
I tranvieri bocciano l’accordo Expo
La CUB Trasporti ha “re”indetto lo sciopero dei tranvieri per martedì 28 aprile dopo che la Prefettura, con il pretesto di soffocare il dissenso, aveva bloccato la giornata di mobilitazione del 14 aprile scorso. Ottenendo, però, il risultato contrario.
Una soppressione che si è consumata a poche ore dallo scioglimento della riserva di Cgil, Cisl, Uil, Faisa, Ugl, Sama e Orsa sull’accordo ATM/Expo, avvenuto quando ancora erano in corso le assemblee. Un accordo fortemente contestato dal personale ATM che prevede: l'inesigibilità delle ferie in qualsiasi periodo dell’anno viste le richieste di servizi aggiuntivi relativi al periodo di Expo, l’eliminazione degli SCO, alti livelli di straordinari con ore di guida superiori ad ogni ragionevole limite, la totale indifferenza verso il problema della sicurezza. Un’intesa che dimentica ed esclude gli operai, gli impiegati e gli ausiliari e penalizza i famigliari di disabili (Legge 104), mentre nessuna delle istanze dei lavoratori viene accolta.
Ma queste organizzazioni sindacali non si aspettavano una tale e unanime delegittimazione da parte dei lavoratori a loro stesse iscritte.
Ogni giorno si raccolgono decine di disdette dai sindacati firmatari!
Fortissime le contestazioni sollevate durante le assemblee che, in alcuni casi, non si sono nemmeno potute svolgere. Molte erano presidiate persino da funzionari. Un fatto gravissimo!
Mai prima d’ora i funzionari di ATM avevano partecipato “attivamente” alle adunanze dei lavoratori.
Non solo. Dai giornali, ancora una volta, ATM difende l’operato dei sindacati, dichiarando la regolarità dello svolgimento delle assemblee.
Ormai è fin troppo chiaro che la dirigenza aziendale e sindacale si parano il… “posticino” a vicenda !
I lavoratori, che non sono più disposti ad assistere alla continua aggressione ai propri diritti, hanno espresso la loro contrarietà ad un accordo che poteva essere l’occasione per risolvere problemi strutturali come il rinnovo di un Contratto Nazionale scaduto da 8 anni, la carenza di personale, i turni di guida insostenibili, la mancanza d sicurezza, la disparità di trattamento tra lavoratori. Solo sacrifici a senso unico!
Si è consumata per l’ennesima volta la farsa delle assemblee fatte ad accordo già firmato e senza referendum!
L’ACCORDO SI FONDA SUL PRINCIPIO CHE A QUALSIASI CRISI SI RISPONDE TOGLIENDO UN PEZZETTO DI DIRITTI, DI CONQUISTE E DI TUTELE DEI LAVORATORI.
Cosa toglieranno ai lavoratori dopo Expo, qualche giorno di ferie? E nel 2017, se ci saranno le nuove gare d’appalto per il trasporto milanese, un pezzo di salario? E se Expo creerà buchi di bilancio a chi
chiederanno di pagare il conto?
I TRANVIERI COMPATTI CHIEDONO A GRAN VOCE: IL RITIRO DELLA FIRMA DALL’ACCORDO, LE DIMISSIONI DEI DELEGATI SINDACALI DEL COORDINAMENTO E DELLE RSU, LA SOSPENSIONE DEI PERMESSI SINDACALI DURANTE L’EXPO
L’adesione allo sciopero, la non collaborazione con ATM, la petizione per far lavorare i sindacalisti e le disdette sindacali possono davvero cambiare le cose.
La partita non è per nulla è finita, è appena cominciata!
Confederazione Unitaria di Base Trasporti

mercoledì 25 marzo 2015

30 marzo 2015, Milano - Tram, bus e metrò in sciopero : contro i sacrifici richiesti per Expo (Comunicato Stampa CUB Trasporti )

 

Comunicato Stampa
CUB Trasporti contro i sacrifici richiesti per Expo
Tram, bus e metrò
sciopero il 30 marzo 2015 dalle 18,00 alle 22,00
Il trasporto pubblico milanese si fermerà lunedì 30 marzo dalle 18,00 alle 22,00 contro il “programma di sacrifici” che Comune di Milano, ATM, sindacati confederali ed autonomi si apprestano ad imporre ai tranvieri.
ATM esalta la manciata di assunzioni previste per far fronte ai servizi aggiuntivi per Expo, ma tace sulla cronica carenza di personale, specie conducenti di superficie, che provoca più di un milione di ore straordinarie l’anno l’inesigibilità delle ferie, con accumuli di ferie residue fino a 60 giorni, sul numero di pensionamenti dei prossimi 8 mesi e sul mancato rinnovo da 8 anni del CCNL
Esprimiamo il massimo sconcerto nei confronti del Sindaco -“dell’ascolto”- Pisapia che ha disertato ogni nostra richiesta d’incontro perfino in sede Prefettizia.
Per Expo ai tranvieri si chiede: rinuncia alle ferie, aumento del monte ore straordinarie anche obbligatorie, soppressione dei riposi in sabato e domenica, soppressione delle regole di salvaguardia (salute e sicurezza) sugli orari di lavoro, trasferimenti in altri deposi rispetto a quelli di appartenenza.
Se ciò fosse concesso, L’intero costo dei servizi per Expo sarebbe scaricato sui lavoratori, soprattutto sui conducenti.
Nessuna risorsa per pagare altri straordinari. Ogni risorsa deve essere utilizzata per le assunzioni.
Per questo la CUB Trasporti chiede:
-     250 assunzioni di conducenti di superficie per coprire il servizio ordinario ed altrettanti per i servizi aggiuntivi di Expo;
-     La reale esigibilità delle ferie.
-       Il dimezzamento dei permessi e dei distacchi sindacali.
La disponibilità di cgil,cisl,uil e autonomi a chiudere un accordo con questi contenuti serve a conservare, anche durante Expo, i privilegi di migliaia di ore di permessi e distacchi sindacali.
Se durante Expo i 132 delegati RSU, ai quali si aggiunge uno stuolo di sindacalisti territoriali e nazionali in perenne permesso sindacale e con riposo fisso in sabato e domenica, andassero a lavorare come gli altri tranvieri, darebbero un contributo superiore alle assunzioni paventate.

Milano, 19 marzo 2015


         

  CUB Trasporti - Claudio Signore

lunedì 2 marzo 2015

Martedì 3 marzo dalle ore 10.00 alle 12.00 PRESIDIO dei MACCHINISTI DI TRENORD alla Stazione di Milano Porta Garibaldi : I furbetti del quartierino non siamo noi!

Comunicato dei Macchinisti di Trenord

I furbetti del quartierino non siamo noi!
I macchinisti di Trenord non ci stanno ad essere il capro espiatorio delle inefficienze aziendali. Affermare che i ritardi dei treni sono da attribuire alla furberia dei macchinisti è un paradosso che solamente chi non conosce la realtà può credere.
Azienda e sindacati tentano di scaricare sui macchinisti e sul personale il fallimento del contratto aziendale che doveva rappresentare il contratto innovativo di rilancio del trasporto regionale in Lombardia e modello da imitare. Questo contratto fortemente voluto dall’ ex AD Biesuz (finito agli arresti) e in primis dalla CGIL, osteggiato da tutto il personale con 13 scioperi, oggi si è dimostrato in tutta la sua evidenza un contratto da cambiare.
Le premialità e le flessibilità normative concesse, che avrebbero dovuto aumentare la produttività, si sono dimostrati strumenti inconcludenti che non hanno portato ad un miglioramento del servizio di trasporto in Regione Lombardia, hanno, invece, solamente peggiorato le condizioni di lavoro del personale.
Per migliorare il servizio occorrono investimenti nel materiale rotabile e nella infrastruttura, non certo il “premio TOP GUN” istituito di recente dall’azienda per farci fare le gare sui binari come se fossimo piloti di F1. Senza valutare che simili iniziative possono mettere a repentaglio le norme sulla sicurezza.
Macchinisti e Capitreno ogni giorno sono in trincea, impegnandosi a fare del loro meglio per far arrivare il treno a destinazione, nonostante le inefficienze quotidiane. Non ci stiamo ad essere classificati i “furbetti” che causano i ritardi dei treni. I furbetti sono altri.
Nel Dicembre 2012 c’è stata la debacle del trasporto a causa del nuovo programma di gestione dei turni, mai utilizzato e costato quasi un ML di euro.
Poi c’è stato lo scandalo degli straordinari dove 4 Dirigenti sono stati licenziati.
Oggi se la prendono con i macchinisti. Al momento siamo al terzo AD in 4 anni e si avvicina l’EXPO. Abbiamo il sospetto che qualcuno voglia mettere le mani avanti, giustificandosi per un eventuale fallimento di questo evento mondiale.
I ferrovieri non ci stanno ad essere il capro espiatorio delle incompetenze, inefficienze e degli sprechi di chi ha gestito e gestisce Trenord.
PRESIDIO
Stazione di Milano PG
Martedì 3 marzo dalle ore 10.00 alle 12.00

Nel pomeriggio dalle 17.00 alle 19.00 sarà distribuito un volantino informativo ai pendolari

martedì 9 dicembre 2014

GENOVA 8 e 9 dicembre : Amt, presidio improvvisato in piazza De Ferrari, protesta “sotto l’albero” Autisti in corteo insieme a mogli e figli e AMT: controlli di sicurezza per protesta

Amt, presidio improvvisato in piazza De Ferrari

Licia Casali
Amt, protesta “sotto l’albero”  Autisti in corteo insieme a mogli e figli: «Per le nostre famiglie sarà un Natale difficile»
Genova - Blitz dei lavoratori di Amt, che verso le 17 si sono radunati per un presidio spontaneo in piazza De Ferrari, bloccando poi il traffico per circa 15-20 minuti. Quattro autobus in transito sono rimasti “intrappolati” e la circolazione si è temporaneamente interrotta.
Gli autisti, accompagnati dalle famiglie - circa 150 persone in tutto -, hanno consegnato all’assessore comunale al Personale Isabella Lanzone, in piazza per accendere l’albero di Natale, due doni simbolici: un autobus di cartone e una lettera indirizzata al Comune e poi si sono diretti in corteo verso la Prefettura per continuare la protesta.
Alle 18, arrivati in Prefettura in una “carovana” a cui hanno preso parte anche i figli (diversi i passeggini), hanno fatto simbolicamente appoggiare dai bambini alla porta (gli uffici sono chiusi) una maxi-lettera contenente la disdetta del contratto integrativo Amt. Il corteo si è poi sciolto.
© Riproduzione riservata 

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2014/12/08/ARgJikoC-ferrari_presidio_improvvisato.shtml

AMT: controlli di sicurezza per protesta
Genova - Sono 35 su 109 i bus fermati dagli autisti di Amt nella rimessa di Cornigliano.
Dopo il corteo di protesta improvvisato ieri a De Ferrari in occasione dell'accensione dell'albero di Natale, gli autisti dell'azienda di trasporti hanno deciso di attuare i cosiddetti "controlli di sicurezza" sui mezzi per creare ulteriori disagi. Si tratta di autobus ritenuti dai sindacati ormai vecchi, ma nei fatti l'azione, messa in atto precedentemente nelle rimesse di Staglieno e Gavette, vuole essere un modo per manifestare contro la disdetta del contratto integrativo e contro la volontà del Comune di non intervenire più finanziariamente per coprire il deficit di Amt, che per il 2015 ammonterebbe a circa 8 milioni di euro. 
Il "controllo" sta proseguendo con un rallentamento del servizio e conseguenti disagi in tutto il Ponente cittadino.
Martedì 9 dicembre 2014 alle 10:55:02       MEDEA GARRONE     © RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.genovapost.com/Genova/Cronaca/AMT-controlli-di-sicurezza-per-protesta-81005.aspx

lunedì 1 dicembre 2014

MILANO mercoledì 3 dicembre WORKSHOP dalle 17.00 alle 20.00. su " i trasporti in-da-per la Lombardia, i lavoratori, gli utenti : quali scenari, quali prospettive "

Coordinamento Milanese di Solidarietà  "DALLA PARTE DEI LAVORATORI"

incontro di lavoro (work-shop)   mercoledì 3 dicembre dalle ore 17.00 alle 20.00 
presso la stazione  di Milano centrale,bin.21, scala E, 3° piano
cogliamo l’occasione anche quest’anno dell’approssimarsi dell’anniversario (l’11° ) delle lotte degli autoferrotranvieri del dicembre 2003, che proprio in Lombardia hanno visto nascere con forza un  movimento incisivo e unitario per convocare un primo pomeriggio di work-shop.
Lo scorso anno [proprio nel medesimo periodo (2.12)] abbiamo tenuto insieme un seminario sulla questione della fusione ATM-Trenord e da lì scaturirono una serie di importanti riflessioni e iniziative comuni che, a nostro avviso e senza “sopravvalutarci”, utilizzando le contraddizioni interne alle controparti contribuirono a “sventare” o quanto meno a rinviare nel tempo quell’operazione poco chiara.
Anche sulle vicende di Malpensa vi fu l'occasione per sollevare unitariamente i nodi che in quel momento vi si addensavano e sviluppare iniziative/presidi unitari e incontri con le parti istituzionali in causa (Comune/Regione).
A seguito di una serie di incontri e contatti preliminari tenuti nei giorni scorsi, abbiamo deciso di promuovere e organizzare questo “work-shop” (incontro di lavoro) per quanto riguarda le tematiche dei trasporti in generale, (TPL, Ferroviario, Aereo, ecc) con un occhio particolare a riflessi e prospettive sia dal lato dei lavoratori e delle organizzazioni che li rappresentano sia da quello degli utenti e dei comitati/associazioni che li rappresentano.
L’incontro che proponiamo e che riteniamo vada inserito in un più ampia riflessione comune e confronto sulla possibilità/fattibilità di iniziative unitarie, ha a nostro avviso dinanzi  il compito non semplice di impostare, almeno in Lombardia, una collaborazione più stretta tra i vari soggetti sindacali, associazioni e comitati che intervengono nel settore costruendo insieme una prospettiva di più lungo respiro che tenga conto della più complessa realtà che da un lato il governo Renzi e dall’altro gli Accordi Transatlantici TTIP e TISA stanno determinando e determineranno. Si parla in questi giorni (anche in seguito alle recentissime tornate elettorali) perfino di scioglimento delle Regioni cosa che prefigurerebbe nuovi scenari  anche per i trasporti.
Poniamo alla seria riflessione di tutti anche quella di come cercare di frenare lo scivolamento sul piano inclinato che sta portando sempre più giù i lavoratori, le organizzazioni e categorie interessate, i loro diritti e i diritti e le libertà democratiche e sindacali e contrastare se possibile anche le iniziative di repressione/rappresaglia che le controparti più frequentemente mettono in atto. L'anno dell'EXPO  è ormai  alle porte con tutto quello che comporterà per i lavoratori e utenti del settore.
Tale primo tavolo di lavoro comune dovrà cominciare ad individuare i punti di convergenza su cui poi far proseguire azioni comuni e unitarie.
Gli argomenti e le ragioni all’ordine del giorno non mancano per un tale lavoro unitario. Sono parecchi e tutti abbastanza “caldi” quelli che ci vengono dalla quotidianità come ad esempio la volontà di spingere ulteriormente sulla privatizzazione delle ferrovie, la situazione di trasformazione del TPL compresa la questione Trenord, l’annosa vertenza degli addetti Sea e le previsioni di trasformazione di Malpensa che vede in ballo 5600 posti di lavoro, il piano generale dei trasporti della Lombardia, , la problematica di un’ulteriore limitazione del diritto di sciopero e l’aumento dei carichi di lavoro in occasione dell’Expo, ecc. 
Quindi si tratta di un primo approfondimento in cui si comincia una discussione per poi procedere a tappe verso la formulazione di un minimo di programma comune e di iniziative da mettere in campo. 

il Coordinamento Milanese di Solidarietà  "DALLA PARTE DEI LAVORATORI"


mercoledì 5 novembre 2014

Genova, i lavoratori occupano l’azienda di trasporti: “Avanti a oltranza” (da Il Fatto Quotidiano)

Genova, i lavoratori occupano l’azienda di trasporti: “Avanti a oltranza”
Protesta di una quarantina di dipendenti dell'Atm contro la disdetta del contratto integrativo dal febbraio 2015. Il Comune spiega: "La società rischia di fallire, sarebbe un disastro per il servizio, la città e i lavoratori"
di F. Q. | 4 novembre 2014      

I lavoratori dell’Azienda trasporti municipale di Genova hanno occupato in segno di protesta il primo piano della sede a Genova, dove ci sono gli uffici della presidenza, della direzione e dei dirigenti. Sono decisi a mantenere l’occupazione fino a quando l’azienda non ritirerà la disdetta del contratto integrativo a partire da febbraio 2015. L’Amt intende così recuperare i fondi necessari per evitare il fallimento. Sono una quarantina le persone che, in modo pacifico, hanno occupato la sede dell’azienda: lavoratori e rappresentanti sindacali che nella serata di lunedì 3 novembre hanno partecipato a una accesa assemblea durante la quale è stato deciso di respingere la proposta dell’azienda.
Il Comune di Genova ha spiegato in una nota che “ci sono tre mesi di tempo per rinegoziare l’integrativo in modo da riequilibrare i conti aziendali. La disdetta formale non significa azzerare l’integrativo ma avviare una trattativa tra azienda e sindacati per salvare Amt”. Una delegazione di lavoratori dovrebbe partecipare nel pomeriggio al consiglio comunale. “Nel 2015 Amt rischia il fallimento. Sarebbe un disastro per il servizio di trasporto, per la città e per i lavoratori. Perché non accada bisogna garantire l’ equilibrio dei conti dell’azienda, che è e resta pubblica”. “Il Comune ha sostenuto e sostiene Amt con ingenti stanziamenti, maggiori di quelli che altri comuni versano alle loro aziende – spiega Palazzo Tursi – Nel 2014 oltre 34 milioni, per il 2015 ne prevede altri 30. Non è pensabile che nelle ristrettezze di bilancio possa ancora aumentare il finanziamento né che, per farlo, riduca servizi essenziali per i cittadini o aumenti ulteriormente le tasse”.
Lo scorso anno, a novembre, i lavoratori dell’Amt fecero 5 giorni di sciopero, paralizzando la città, contro le proposte dell’azienda per evitare il fallimento. La protesta finì con la firma di un accordo, garante la Regione. “Il Comune ha rispettato alla lettera gli impegni assunti – si legge nella nota del Comune – L’accordo prevedeva, nel marzo 2014, l’avvio delle procedure per una gara regionale di affidamento del servizio di trasporto pubblico locale; i tempi di attuazione della legge regionale lo hanno fatto slittare di almeno un anno. Nel frattempo però Amt deve vivere e anzi consolidarsi per partecipare alla gara. Nessun lavoratore deve essere licenziato, né dipendente da Amt né dalle ditte di appalto”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/04/genova-i-lavoratori-occupano-lazienda-trasporti-avanti-oltranza/1190551/

giovedì 23 ottobre 2014

Trasporti, Ferrovie pronta a entrare in Atac. Ma il Campidoglio frena sulla privatizzazione (da Repubblica.it ROMA)



Trasporti, Ferrovie pronta a entrare in Atac. Ma il Campidoglio frena sulla privatizzazione

Il Comune preferirebbe una partnership per la gestione della municipalizzata

Ferrovie dello Stato si dice pronta ad entrare in Atac, la municipalizzata che si occupa di trasporti nella Capitale con i conti in rosso. Ma il Campidoglio tira il freno a mano e dice 'no' ad un eventuale privatizzazione. Semaforo verde invece per partnership e sinergie.
"Siamo disponibili ad entrare in Atac e Atm" annuncia oggi in commissione Industria a Palazzo Madama l'Ad di Fs Michele Elia che sottolinea una disponibilità a "ragionare con le amministrazioni locali per gestire meglio il trasporto pubblico locale: "Nessuna ipotesi è esclusa, molto dipende dalla governance", aggiunge.
Il primo a rispondere dal Campidoglio è l'assessore ai Trasporti Guido Improta: "Ci fa piacere la disponibilità di Trenitalia ma è prematuro parlare di un'integrazione societaria". Più tranchant il sindaco Ignazio Marino che frena sull'invito dell'Ad di Fs: "Un'integrazione dei servizi è quello che la nostra giunta auspica. Non che ci sia una condivisione di proprietà con altre aziende o una privatizzazione ma che Atac diventi interessante dal punto di vista economico e finanziario per altre aziende". 
Unindustria vede di buon occhio l'entrata di Fs in Atac, perchè "va nella giusta direzione": "Da tempo auspichiamo - commenta il presidente degli Industriali e delle imprese di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo, Maurizio Stirpe - un riordino complessivo del trasporto pubblico locale. Affidare ad un grande player la gestione di Atac porterebbe questa importante municipalizzata fuori da una situazione che da anni ormai è di grande criticità". Per il deputato del Pd Umberto Marroni un eventuale ingresso di nuovi soci in Atac è un "errore, un'ipotesi sbagliata" perchè "la politica delle privatizzazioni ha mostrato in questi anni tutti i suoi limiti".
Più possibilista il capogruppo dem in Campidoglio: "Interessante la disponibilità ad investire nella società arrivata oggi da parte dell'Ad di Ferrovie dello Stato - spiega Francesco D'Ausilio - ma si tratta di una questione ancora tutta da approfondire nel merito. Personalmente non sono contrario a scelte di liberalizzazioni tramite procedure competitive di soci industriali nelle aziende totalmente partecipate". Assolutamente contrari alla privatizzazione i consiglieri capitolini di Sel.
"Se un'azienda così importante ha dimostrato interesse vuol dire che in questo anno abbiamo lavorato bene, comunque sarà la giunta a decidere in tempi opportuni", chiosa alla fine Marino. 
Nel frattempo l'assessore Improta lancia un amo a Ferrovie dello Stato: "Siamo pronti già da domani ad aprire un tavolo per avviare partnership con l'obiettivo di migliorare l'integrazione tra i vari soggetti che erogano servizi".

http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/10/21/news/trasporti_ferrovie_pronto_a_entrare_in_atac_ma_il_campidoglio_frena-9