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lunedì 3 novembre 2014

Slovacchia : il diritto di viaggiare in ferrovia gratuitamente

Riceviamo e pubblichiamo : da Carmine Curcio, Macchinista FS
Slovacchia : il diritto di viaggiare in ferrovia gratuitamente
Slovacchia il governo ha deciso: il diritto di viaggiare gratuitamente sul trasporto nazionale di passeggeri per ferrovia per i bambini, studenti e pensionati !

La Slovacchia, nel 2004 è entrata a fare parte dell'Unione europea e nel 2009 ha adottato l'euro. La Slovacchia, la Slovenia, l'Estonia e la Lettonia sono gli unici stati del passato blocco comunista a far parte allo stesso tempo dell'Unione europea, dell'eurozona, della zona Schengen e della NATOSulla base della decisione del governo della
Repubblica slovacca  il trasporto gratuito di alunni, studenti e pensionati sul trasporto nazionale di passeggeri per ferrovia che inizierà il 17 novembre 2014, sarà destinato alle seguenti  categorie :
+  bambini fino a 6 anni, nessuna registrazione 
+  bambini tra i 6 e 15 anni a prescindere dalla nazionalità o dal luogo di residenza.
+  allievi/studenti fino a 26 anni
+ destinatari di una pensione meno 62 anni di età
  (vecchiaia, invalidità, della vedova, orfano, sociale, prepensionamento)
+ cittadini in pensione di vecchiaia oltre 62 anni di età .
Il governo prevede inoltre di aumentare gli sconti dal 30% al 50% a partire all’inizio del prossimo anno per coloro che si recano al lavoro in treno. Il Ministero dei Trasporti è ricorso alle misure per aumentare il sostegno per i passeggeri ferroviari dagli attuali 205 milioni di euro a 218 milioni. euro. E’ assolutamente in linea con tutte le dichiarazioni dell' Unione europea, si tratta di una tendenza che l'Unione europea ha messo in chiaro ", ha detto il Ministro POČIATEK , con quella dominante del traffico ferroviario. 

In Italia invece si parla di caro-trasporti, arriva fino a 300 euro l'anno per andare a scuola ANSA 28 ottobre 2014  <E per gli universitari pendolari il salasso supera i 1000 euro, nuovo salasso per le famiglie degli studenti che usano il trasporto pubblico, urbano o regionali, nel caso dei pendolari. Secondo l'inchiesta di Skuola.net, che ha passato in rassegna le 10 città e le 12 regioni più popolose di Italia, per un abbonamento urbano annuale a Roma, Milano, Bologna o Perugia si possono spendere più di 200 euro. In centri come Torino e Genova si arriva a punte superiori a 300 euro.>
Nel nostro paese sindacati, politici e Mass Media non intervengono minimamente sul diritto di viaggiare sembra un tabù e controproducente(ma per chi?) anzi sono impegnati a bombardarci di notizie sulle liberalizzazioni, privatizzazioni e bandi di gara europee ossia la  messa in vendita dei servizi su ferro, gomma e mare con apertura totale ai privati. A quale prezzo finale non è da sapere!
Allora raccontiamolo noi,  informiamo i nostri amici e parenti , cerchiamo di stimolare la loro curiosità. Sicuramente qualcuno lo legge, almeno una volta. Dopotutto queste informazioni sono nel l’interesse di tutti ; signoraggio-derivati bancari, TTIP, MES , Fiscal Compact ec. sono più difficili da credere che da capire... ma il tempo e la storia proveranno quello che è stato fatto.
03.11.2014 Carmine Curcio, Macchinista FS

sabato 25 ottobre 2014

Tariffe: negli ultimi 10 anni sono aumentate molto più del tasso di inflazione. Con il taglio ai comuni rischio nuova stangata.(federconsumatori.it)

il C.R.E.E.F.  -  Centro   Ricerche  Economiche  Educazione  e  Formazione  della 

Federconsumatori  ha aggiornato la consueta analisi sull'evoluzione delle tariffe dei 

servizi negli ultimi 10 anni.


Da tale indagine emerge chiaramente che nell'ultimo decennio le tariffe sono aumentate in misura notevolmente maggiore al livello medio dei prezzi dei beni e dei servizi.  L'incidenza del costo di tali voci risulta, pertanto, sempre più pesante sulla spesa complessiva delle famiglie.
La crescita più marcata dal 2004 al 2014 è stata quella delle tariffe dell'acqua (+80,2%), dei rifiuti +66,1%) e dell'energia elettrica (+48,6%), a fronte di un'inflazione in analogo periodo del +20,3%. Il maggiore aumento si è registrato in servizi vitali per ogni famiglia.
Una seconda analisi suddivide invece l'andamento di tali tariffe in due fasi: una precedente alla crisi dal 2004 al 2008, l'altra in piena crisi dal 2008 al 20014.
Basta dare uno sguardo alle tabelle riassuntive per comprendere come, nonostante la crisi ed il concomitante calo del potere di acquisto delle famiglie, le tariffe siano aumentate in maniera decisamente più marcata rispetto alla fase pre-crisi.
Questo denota come la concorrenza in alcuni servizi non ha funzionato o non è mai decollata, la mancata vigilanza, il peso sempre più forte  della pressione fiscale e, in alcuni casi, vere e proprie speculazioni hanno portato ad un aumento insostenibile delle tariffe, contribuendo cosi al grave impoverimento delle famiglie a cui abbiamo assistito nel corso degli ultimi anni.
Proprio a causa dell'aumento dei costi relativi a tali servizi si registra, inoltre, un grave aumento della morosità e delle richieste di sospensione delle forniture.
"Quel che è peggio è che, alla luce dei tagli agli enti locali prospettati con la legge di stabilità, tali tariffe sono con tutta probabilità destinate a schizzare ulteriormente verso l'alto." - dichiara Mauro Zanini, Vice Presidente della Federconsumatori. - "Una politica inaccettabile che comprometterà fortemente il potere di acquisto delle famiglie, già ridotto ai minimi termini, incidendo in maniera sempre più negativa e depressiva sull'intero andamento dell'economia."