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mercoledì 4 febbraio 2015

Taxi, riparte la guerra contro l’app. La minaccia: fermi il Primo maggio (da Taxistory, il Blog dei Tassisti)

Taxi, riparte la guerra contro l’app. La minaccia: fermi il Primo maggio

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I TASSISTI sono di nuovo sul piede di guerra. Dov’è la novità, penserete voi? Vero, la situazione non si è mai tranquillizzata. Negli ultimi giorni, però, la tensione è salita ancora una volta sopra il livello di guardia. Per una serie di motivi. Uno in particolare. Sul web circolano le bozze del disegno di legge sulla concorrenza che dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri entro un paio di settimane: secondo le indiscrezioni, la riforma potrebbe favorire i noleggiatori con conducente, eliminando l’obbligo di ritorno in rimessa per ricevere le chiamate e abrogando il vincolo della territorialità. La lettura di tanti padroncini è tranchant: Ncc come taxi, liberalizzazione totale. Con un retropensiero: il Governo vuole favorire la start-up Uber, che punta tutto sui contatti via smartphone. 
TANTO BASTA agli artigiani del volante per risalire sulle barricate. E se alcuni sindacati buttano acqua sul fuoco (Federtaxi in testa), altri invece cavalcano i malumori. In queste ore, tanto per fare un esempio, la Uiltrasporti sta distribuendo volantini in cui preannuncia una serie di assemblee informative per il Primo maggio, cioè in concomitanza con l’inaugurazione dell’Expo, in tre punti nevralgici: aeroporto di Linate, polo fieristico di Rho e stazione Centrale. Tre location scelte non a caso, con la prospettiva di un blocco totale delle auto bianche nel giorno più importante del 2015. Ovviamente, siamo ancora in una fase preliminare. E non è detto che l’iniziativa vada in porto, anche perché pare altamente improbabile che Prefettura e Commissione di garanzia sugli scioperi diano il via libera.
Una cosa è certa: i tassisti sono in subbuglio, e già nelle scorse settimane si è andati vicini a blocchi selvaggi in stile maggio 2014. Del resto, argomentano i duri e puri, il giro di vite annunciato otto mesi fa dal ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, si è visto solo a metà: continuano i controlli della polizia locale sul fronte degli abusivi Uber Pop, ma d’altra parte l’applicazione è ancora attiva a Milano nonostante sia stata più volte definita «illegale» dai vertici istituzionali.
INTANTO, ieri pomeriggio è partito il tavolo tecnico in vista dell’Esposizione universale: alla riunione hanno partecipato i delegati delle sigle più rappresentative, gli amministratori dei radiotaxi e i dirigenti comunali di settore, con l’obiettivo di stilare una serie di proposte da consegnare poi all’assessore Pierfrancesco Maran. Per ora nulla di fatto, mancano dati certi su cui ragionare. Scartati in partenza sconti per famiglie e tariffe fisse sulle tratte Centrale-Expo e Duomo-Expo, si sta discutendo di doppie guide e allungamento dei turni per far fronte a un incremento stimato di 9mila corse.
Nicola Palma www.ilgiorno.it

domenica 28 dicembre 2014

Ferrovieri, CAT : Comunicato ai lavoratori. Incontri con Gruppo FSI e Ministeri Lavoro e Trasporti

Comunicato ai lavoratori
Incontri con Gruppo FSI e Ministeri Lavoro e Trasporti
In data 18 dicembre 2014, il CAT ha incontrato rappresentanti dei Ministeri dei Trasporti e del Lavoro, per affrontare i temi posti a base della vertenza, con particolare riferimento alle discipline che interessano le pensioni e l’orario di lavoro dei ferrovieri.
Nel frattempo, lunedì 15 dicembre, il CAT aveva incontrato il Responsabile del Personale del Gruppo FSI, sig. Savino.
Quanto alle pensioni la questione è connessa agli incredibili effetti della riforma Fornero in ambito Ferroviario, mentre sull’orario di lavoro la richiesta è l’introduzione di norme legislative che, tenendo conto dello stress generato dai turni, tutelino adeguatamente la salute, l’integrità psico-fisica degli operatori ferroviari, nonché la sicurezza dei viaggiatori.
In entrambe le riunioni, gli interlocutori hanno mostrato attenzione (e preoccupazione) per la massiccia adesione dei ferrovieri allo sciopero CAT di dicembre. Stessa attenzione abbiamo registrato sugli argomenti da noi esposti con cui abbiamo sostenuto le nostre richieste.
Sia gli esponenti ministeriali che quelli del gruppo FS, pur senza affermarlo direttamente, ci hanno lasciato intendere che l’alto numero di ferrovieri ancora associati ai sindacati firmatari del CCNL rende necessario che sui temi posti a base della vertenza intervenga un loro coinvolgimento/interessamento.
Infine, gli esponenti dei Ministeri dei Trasporti e del Lavoro ci hanno invitato ad inoltrare una relazione scritta sulle questioni poste per poterle meglio valutare con le competenti strutture istituzionali.
Per favorire l’avvicinamento e l’interessamento delle sigle sindacali storiche ai temi posti non pubblicizzeremo in modo puntuale le proposte avanzate ai Ministeri interessati (Trasporti e Lavoro).
In tal modo, cerchiamo di evitare di “mettere la bandierina” su una specifica soluzione, piuttosto che su un’altra. Faremo delle proposte, ma non ci interessano i minuziosi dettagli delle possibili soluzioni per poi poterne rivendicare la paternità.
I nostri intendimenti complessivi sono abbastanza chiari e gran parte dei ferrovieri dimostra di averli compresi e condivisi.
Teniamo a ricordare inoltre che gli argomenti trattati non riguardano il rinnovo contrattuale.
Confidiamo in un crescente sostegno alla nostra azione e in una presa di coscienza dei lavoratori sul fatto che il sindacato deve essere in mano direttamente a loro e non deve invece costituire una sorta di intermediario che fruisce di benefici diversi più o meno visibili, più o meno leciti.
Il CAT nasce per questo motivo.
Roma, 19.12.2014