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sabato 30 luglio 2016

TISA (Accordo sul commercio dei servizi) : L’IDRA DALLE SETTE TESTE di Alex Zanotelli

TISA (Accordo sul commercio dei servizi)
                                                               
                                                                          L’IDRA DALLE SETTE TESTE
Il profeta dell’Apocalisse descrive la Roma Imperiale come la BESTIA dalle sette teste che rappresentano i sette imperatori. Anche il nostro Sistema economico-finanziario è una Bestia dalle sette teste che sono i sette importanti trattati internazionali (NAFTA, TPP,TTIP, CETA, TISA, CAFTA, ALCA), siglati per creare un mercato globale sempre più liberista sotto la spinta delle multinazionali e della finanza che vogliono entrare nei processi decisionali delle nazioni.
I trattati che ci interessano più direttamente ora sono il CETA(Accordo Commerciale tra Canada e Europa), il TTIP (Partenariato Transatlantico per il commercio e per gli investimenti) e il TISA (Accordo sul commercio dei servizi).Il CETA sta per essere ormai approvato , nonostante le tante contestazioni soprattutto per certe clausole pericolose che contiene. Abbiamo però ottenuto una vittoria: il Trattato dovrà passare al vaglio dei Parlamenti dei 28 paesi della UE, prima di entrare in funzione. E questo ci fa sperare che venga così sconfitto.

Anche per il TTIP sia gli USA che la UE vorrebbero concluderlo entro la fine dell’anno. Infatti nell’ultimo round  di negoziati tenutosi a Bruxelles dall’11 al 13 luglio, i delegati erano concordi nel voler firmare il Trattato prima della fine del mandato di Obama. Ma l’opposizione al TTIP è forte negli USA sia da parte di Trump che di Hillary Clinton, ma anche in campo europeo, da parte di F. Hollande. La posizione del governo Renzi invece è sempre più schierata  a favore dell’accordo. Ma è in crescendo in tutta Europa la resistenza all’accordo, soprattutto in Germania. Ma anche in Italia si sta rafforzando l’opposizione popolare, come abbiamo visto a Roma nella bella manifestazione del 7 maggio scorso. Questa resistenza al TTIP trova una nuova forza nell’intervento dei vescovi cattolici degli USA (USCCB) e delle Conferenze Episcopali Europee (COMECE) che hanno invitato i cattolici a valutare l’accordo sulla base di una serie di principi etici. “E’ cruciale che tutte le persone abbiano voce in capitolo in decisioni che riguardano le loro vite- scrivono i vescovi. La partecipazione va in particolare applicata ai negoziati del TTIP e per altri accordi commerciali. Questi dovrebbero svolgersi in sedi pubbliche e attraverso processi che assicurino che le voci provenienti dai settori più colpiti della società, possano essere ascoltate e i loro interessi riflessi…. In qualsivoglia accordo devono venire fuori. “ E’ l’opposto di quanto avviene con il TTIP. Possiamo dunque sperare in una vittoria:è troppo presto per dirlo. Dobbiamo continuare a rimanere vigili.

Mi fa invece ancora più paura l’altra testa dell’idra: il TISA, il Trattato sul Commercio dei servizi ,come scuola, acqua, sanità! Si vuole la privatizzazione di tutti i servizi. Purtroppo si conosce poco di questo trattato e se ne parla poco. I negoziati sono in corso a Ginevra in grande segretezza. Vi partecipano i delegati delle 28 nazioni della UE e di 22 altre nazioni tra cui USA,Canada, Australia e Giappone. Gli interessi e gli appetiti sono enormi perché solo negli USA i servizi rappresentano il 75% dell’economia. Mentre la UE è il più grande esportatore di servizi nel mondo con milioni di posti di lavoro.Ora sappiamo qualcosa di più delle trattative in atto tramite le rivelazioni di Wikileaks. Tra i documenti troviamo una lettera dell’ambasciatore USA M. Punke, vice presidente per il commercio degli USA che propone ai negoziatori delle regole per la gestione dei documenti TISA i quali dovrebbero rimanere segreti per cinque anni a partire dall’entrata in vigore dell’accordo.In base ai documenti rilasciati da Wikileaks le nazioni che aderiranno al TISA potranno darsi le loro regole per il ‘mercato dei servizi’, ma dovranno pubblicare con dovuto anticipo queste regole. Questo permetterebbe alle multinazionali di fare i loro giochi. Sulle aziende di Stato, il TISA prevede che queste non possono dare la preferenza ai fornitori locali. Per di più ogni Stato dovrà fornire agli altri una lista di tutte le sue aziende di Stato con tutta una serie di informazioni su di esse. Lo scopo fondamentale di tutto questo è quello di permettere alle multinazionali e alla finanza di mettere le mani sui servizi, dall’acqua alla scuola.www.stop-ttip-italia.net)
“I negoziati stanno procedendo a passo veloce e le parti del negoziato sono impegnate a concludere le trattative entro quest’anno”, così afferma Viviane Reding, attuale relatore della UE ai negoziati TISA. Ho molta paura che con il TTIP in difficoltà per il momento ( e questo anche grazie alla forte resistenza popolare), la Bestia non alzi l’altra testa , il TISA, il più pericoloso e minaccioso dei trattati in discussione. Rischiamo che i servizi fondamentali come quelli idrici, sanitari, educativi… finiscano nelle mani dei poteri economico-finanziari mondiali. Sarebbe la più grande vittoria del mercato globale. Non lo possiamo accettare. Dobbiamo tutti, credenti e laici, metterci insieme per dire No a questa Bestia dalle sette teste che vuole imporre il mercato globale neoliberista.(Per informazioni:
Insieme ce la possiamo fare.

                                                                             Alex   Zanotelli
Napoli,28 luglio 2016

giovedì 5 maggio 2016

15 Maggio 2016 , 44^ h12 MAREA BLANCA : 44 MAREA BLANCA CON EL MAYO GLOBAL

44 MAREA BLANCA CON EL MAYO GLOBAL

15 de  Mayo 12H. 44 Marea Blanca
15 Maggio 44^ h12 MAREA BLANCA

Il prossimo 15 maggio ricorre il quinto anniversario del 15M; quel giorno è prevista la  44^ Marea Blanca segnalerà ancora una volta l'attacco senza restrizioni che si sta praticando con la Sanità Pubblica e il diritto umano alla Salute e alla Vita, priorità fondamentali della politica che deve essere al nostro servizio .
Quasi tre mesi dopo che l’ indignazione ha preso Puerta del Sol e che un eco  prolungato si è sviluppato in piazze e quartieri in tutto lo Stato, è divenuta efficace la modifica dell' articolo 135 della Costituzione spagnola, senza democrazia, alle nostre spalle e contro l’attuazione del Parlamento che abbiamo eletto. Di quel tradimento e di una un politica proveniente da un piano duplice e scandalosamente falso e pernicioso,  ora soffriamo il tremendo furto della nostra Sanità Pubblica . Non solo ci indigniamo, ma ci siamo impegnati, teniamo sempre presente Stephane Hessel: "Creare è resistere; Resistere è creare "
Il 7 aprile scorso abbiamo celebrato la Prima Giornata Europea contro la privatizzazione della Sanità e della Protezione Sociale,  frutto della nostra mobilitazione nell'ambito della Rete europea contro la Privatizzazione Sanitaria e della Protezione Sociale; abbiamo fatto il nostro Coro Greco in piazza; con questo video della sua rappresentazione si può vedere come è stato il piano, qual è il modus operandi, chi ci guadagna e che noi altri siamo le vittime di politiche per sradicare il più presto possibile.
La Sanità pubblica è in grande pericolo, va difesa;  la Mesa en Defensa de la Sanidad Pública de Madrid  (Tavolo in difesa della sanità pubblica di Madrid) lo ha fatto in permanente convergenza e in  constante mobilitazione senza lasciar passare un mese; questa sarà la 44^ Marea Blanca  che dirà forte e chiaro a Puerta el Sol , in coincidenza con la “Asamblea del Mayo Global”  (Assemblea del Maggio globale) e tutti gli altri compagni e compagne di lotta che GOVERNANO CHI GOVERNA, I DIRITTI SI DIFENDONO.
Nuit Debout di Parigi ha riacceso l’indignazione a Parigi e indicato alla Marea Blanca di Madrid  per la sua resistenza, tenacia e convinzione nello smascherare il furto e il delitto dando voce ai cittadini. Il prossimo 15 maggio staremo con il Maggio Globale  condividendo la nostra difesa della Sanità Pubblica; anche condividendo la strada nel  pomeriggio con  Nuit Debout di Madrid. Un giornata di confluenza globale in 190 città europee, noi con loro.
Non abbiamo smesso di UNIRCI,
Non abbiamo cessato di mobilitarci.

Cosa aspettate a partecipare ?
https://mesaendefensasanidadpublica.wordpress.com/

martedì 9 febbraio 2016

si avvicina l'ASSEMBLEA NAZIONALE MACCHINISTI che si terrà a Firenze il 15 FEBBRAIO prossimo su iniziativa della Rivista "Ancora in Marcia!"

 

15 FEBBRAIO, Firenze 

ASSEMBLEA NAZIONALE MACCHINISTI

promossa dalla Rivista "Ancora in Marcia!"

su :
  • privatizzazione delle ferrovie
  • pensione a 67 anni
  • orario di lavoro insopportabile
  • mancanza di sicurezza
  • assenza di democrazia sui luoghi di lavoro

martedì 2 febbraio 2016

AZIENDALIZZAZIONE E PRIVATIZZAZIONE SELVAGGE: docenti e studenti dovrebbero non assecondare questa tendenza.(da facebook SISA Afam)*

AZIENDALIZZAZIONE E PRIVATIZZAZIONE SELVAGGE: docenti e studenti dovrebbero non assecondare questa tendenza.
Un altro grave caso di prevaricazione sul pubblico da parte del privato. La tattica è la stessa. Il MIUR non sapeva (e quindi non ha vigilato) o fingeva di non sapere? Noi la risposta ce l'abbiamo.
Procedendo di questo passo si finirà con l'appaltare direttamente gli orari di lezione ad aziende e multinazionali, così che possano promuovere i loro prodotti. Questa non è una fantasia: l'indirizzo che il ministero dell'Istruzione e il Governo stanno dando è esattamente questo. L'iniziativa 'Yamaha musica e scuola', tenutasi presso l'Istituto Casier di Treviso, si è svolta in orario curricolare nonostante questa opzione sia vietata. Tale corso privato, che i genitori hanno dovuto pagare, è stato anche utilizzato dagli insegnanti per la valutazione degli studenti nella disciplina.

https://www.facebook.com/sisa.afam/

*AFAM - Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, il comparto che riunisce le Accademie di Belle Arti ed i Conservatori, regolato dalla legge n. 508/99
**MIUR - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

***SISA AFAM (Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente)


giovedì 8 ottobre 2015

Airport Handling TUTTO SECONDO PROGRAMMA: PRIVATIZZATI!

Airport Handling
TUTTO SECONDO PROGRAMMA: PRIVATIZZATI!

Il 28 settembre Airport Handling comunicava la decisione,  presa da SEA Spa attraverso il trustee, di procedere alla privatizzazione di Airport Handling Spa, inizialmente con una quota del 30% per poi arrivare fino al 70%  entro 18 mesi alla società DNATA , alla quale viene affidata la governance di AH in una posizione di assoluta maggioranza fin da subito.

E’ la logica conseguenza del processo innescato dai “migliori accordi possibili” del luglio 2014 che, come avevamo detto, portavano direttamente alla PRIVATIZZAZIONE della nascente Airport Handling.
ADL non ne fa una battaglia ideologica sull’entrata di nuovi soci ma vuole far chiarezza in merito ad alcune questioni.

-       Airport Handling diventerà “privata”: la maggioranza non sarà più in mano a SEA di natura pubblica, con la conseguenza di non avere quella visione “sociale” che nel bene e nel male l’ha contraddistinta, dato che il Comune di Milano finirà in netta minoranza.
-       Il raggiungimento della quota del 70% potrà avvenire SOLO previo accordo sindacale : quindi una chiara scelta politica che autorizza i sindacati all’avvallo di tale operazione.
-       Fino ad ora tutta la parte a carico dei lavoratori dei  “migliori accordi possibili” ha avuto esecuzione ed  ora che  si dovrebbe parlare di recupero a favore dei lavoratori, si cambia di nuovo registro.
-       A detta dei protagonisti della trattativa ci sarà un dumping sociale : avvilimento delle condizioni sociali dei lavoratori.

Tutto nel silenzio generale dei sindacati cgil, cisl, uil, ugl e flai che pur essendo a conoscenza delle questioni, continuano a  mantenere la solita  linea di condotta, senza nemmeno interpellare i lavoratori in sede assembleare.

D’altronde Airport Handling e i sindacati di comodo  vogliono come al solito agire indisturbati, permettendosi di escludere ADL dalle trattative, pur essendo ADL il sindacato più rappresentativo in Airport Handling!

Chiediamo ad Airport Handling,  cgil cisl uil ugl e flai:

“Volete un “remake” del film già visto nel giugno 2014 chiamato “REFERENDUM” di cui ancora non avete mostrato le fantomatiche firme da voi raccolte per svilirne il reale contenuto? Noi siamo pronti e lo abbiamo già dimostrato.

E’ possibile per voi concludere accordi non condivisi da una gran parte dei lavoratori?

Una cosa è certa: i responsabili di questo percorso sono noti… la politica e i sindacati firmatari!

Nella fattispecie la politica di chi governa nel Comune di Milano, azionista di maggioranza di SEA e quindi di AH, dove fin dal  2013 si e’ adoperato per portare avanti la prima fase di privatizzazione di SEA per poi proseguire con gli accordi del giugno 2014 e i sindacati firmatari che hanno sempre avallato tali scelte promettendo la buona riuscita degli accordi ma venendo puntualmente smentiti dal degrado delle condizioni dei lavoratori che loro stessi hanno creato.

Ora non resta che far riferimento a regole di vera democrazia dalle quali non è più giustificabile sfuggire:

Ristabilire l’ordine democratico e rappresentativo all’interno delle trattative sindacali con Airport Handling ed organizzarsi in modo compatto per lottare in  difesa del lavoro, dei nostri diritti e della nostra dignità. 


Malpensa/Linate 6 ottobre 2015

venerdì 22 maggio 2015

DIVISIONE CARGO FUORI DA TRENITALIA : IL SERVIZIO MERCI ABBANDONATO A SE STESSO.

DIVISIONE CARGO FUORI DA TRENITALIA

IL SERVIZIO MERCI ABBANDONATO A SE STESSO. Mentre si continua nello smantellamento del settore merci su rotaia si prospetta l'aumento del 25 % dei tempi di condotta per i macchinisti. 
In un incontro tra FS e sindacati è stato presentato il piano d’impresa relativo al settore merci. Se risulta assolutamente condivisibile l’intento di rilanciare il trasporto merci su rotaia, meno convincente appare, secondo il piano presentato, il percorso che si intenderebbe seguire.
Il piano d’impresa prevederebbe infatti la creazione di un unico “polo”, costituito accorpando tutte le società del Gruppo che si occupano di trasporto merci, insieme all’attuale Divisione Cargo, che uscirebbe quindi da Trenitalia.
Mentre ci risulta che sia stato rimandato ad altra data il confronto in merito agli assetti contrattuali, è stato già dichiarato da FS che il miglioramento dell’efficienza economica della “nuova società” avverrà anche aumentando la condotta dei macchinisti del 25%.
Queste notizie hanno generato in noi profonda preoccupazione. Riteniamo innanzitutto irresponsabile pensare di recuperare ancora attraverso un ulteriore aggravamento del carico di lavoro dei macchinisti, in quanto questo è già arrivato ad oltrepassare i limiti tollerabili dai lavoratori in quanto esseri umani.
Esprimiamo inoltre forti preoccupazioni per le decisioni di FS in merito alla Cargo, proprio perché nulla è stato ancora garantito in termini occupazionali e in termini di contratto di lavoro.
Esprimiamo dissenso e preoccupazione sull’ipotizzata uscita della Divisione Cargo da Trenitalia, in particolare in termini di tutela delle condizioni di lavoro del Personale, di salute dei lavoratori e anche di sicurezza dell’esercizio ferroviario. Riteniamo sempre più indispensabile che si giunga invece ad una normativa di lavoro identica per il Personale di tutte le imprese e di tutte le divisioni, arrivando a limiti di lavoro e tempi di riposo che siano accettabili.
Non ci stancheremo mai di ribadire che i ferrovieri, prima ancora che macchinisti, capitreno, tecnici polifunzionali o altro, sono esseri umani, con tutte le esigenze psicofisiche che ne conseguono.