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giovedì 5 novembre 2015

CoNUP : “SANITA’ E PENSIONI” - Manifestazione al MEF a Roma il 10 novembre CONTRO I DECRETI RENZI e LORENZIN

CoNUP
 “SANITA’ E PENSIONI”
 v CONTRO IL DECRETO RENZI CHE ANNULLA LA SENTENZA DELLA CONSULTA
SUL NOSTRO DIRITTO ALLA PEREQUAZIONE ANNUALE
v CONTRO IL DECRETO LORENZIN CHE DA’ IL COLPO FINALE ALLA SANITA’ PUBBLICA
MANIFESTIAMO A ROMA
IL 10 NOVEMBRE 2015
DALLE ORE 10:00 ALLE 14:00
SALA “IL CIELO SOPRA L’ESQUILINO”
VIA GALILEI, 57
INTERVERRANNO ESPERTI DI SANITA’ E PREVIDENZA
********
DALLE ORE 15:00 ALLE 18:00
PRESENZIAMENTO SIT-IN
davanti al
MINISTERO  DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE (MEF)

VIA XX SETTEMBRE, 97

lunedì 1 giugno 2015

A S. Mommè (PT) il 25 maggio è stato costituito il CoNUP (Coordinamento Nazionale Unitario Pensionati di Oggi e di Domani)

A S. Mommè (PT) il 25 maggio è stato costituito il CoNUP (Coordinamento Nazionale Unitario Pensionati di Oggi e di Domani)

CoNUP
Coordinamento Nazionale Unitario Pensionati di Oggi e di Domani
COMUNICATO

A S. Mommè (PT) il 25 maggio è stato costituito il CoNUP (Coordinamento Nazionale Unitario Pensionati di Oggi e di Domani) con l’obiettivo di fermare BOERI/RENZI.

Il dibattito ha fortemente ribadito la necessità di respingere l’elemosina del decreto Poletti, in sostituzione dell’applicazione integrale della sentenza della Corte Costituzionale (75/2015).
Ha inoltre evidenziato come, il sistema attuale non rispetti la Costituzione e concluda il processo di rottura del principio solidaristico tra le generazioni, iniziato con le riforme Amato e Dini, apre ad una prospettiva di pensioni da fame e spiana la strada alla loro cessione in mano di assicurazioni e banche, per fini e speculazioni che esulano dal garantire a tutti una vecchiaia serena con una pensione pubblica e dignitosa.

A questo scopo si è deciso:
 la formalizzazione del CoNUP (Coordinamento Nazionale Unitario Pensionati di Oggi e di Domani) con approvazione di un proprio statuto e regolamento organizzativo;
 la costruzione di Coordinamenti nei territori che raccolgano in un fronte unitario tutti gli individui, le associazioni di pensionati, di lavoratori attivi, di esodati e precari, di cittadini e sindacati che sono d’accordo a contrastare lo smantellamento del sistema pensionistico pubblico;
 la raccolta delle domande con invio per raccomandata all’INPS per la restituzione integrale da parte dello Stato di quanto dovuto in applicazione della sentenza 70/2015 della Corte Costituzionale;
 di dare vita a una campagna di mobilitazione unitaria nei vari territori;
 di promuovere una prima iniziativa di mobilitazione nazionale Il 16 giugno a Roma (con presidio al Ministero dell’Economia, Via XX Settembre) che ci veda uniti nella lotta contro il decreto-elemosina di Renzi, contro l’ingiustizia subita dagli esodati, contro l’anacronistico e ingiustificato innalzamento dell’età pensionabile (come ad es. per i macchinisti FS);
 di avviare una battaglia di giustizia ed equità contro l’avvenuto stravolgimento del sistema pensionistico che ha rotto la solidarietà tra le generazioni, per smascherare le bugie e le falsità, per costruire insieme una proposta per un sistema pensionistico che assicuri una pensione pubblica e dignitosa a tutte le generazioni di lavoratori. A tale fine si terrà nel mese di ottobre un Convegno per la definizione della proposta.

S. Mommè, 25 maggio 2015
I Partecipanti all’Assemblea di S. Mommè

venerdì 22 maggio 2015

Le Lotte dei Pensionati : NON VOGLIAMO “SOLDI” (NÈ TANTOMENO MANCE)… MA SOLO (I NOSTRI) DIRITTI… ! La battaglia delle pensioni contro Renzi e Boeri è solo iniziata - Intanto lunedì 25 a Pistoia nascerà il CNLpu (Comitato di Lotta Nazionale pensionati uniti) per le pensioni, per preparare il 16 giugno una grande manifestazione a Roma, con cui continuare la nostra lotta! (Comunicato Stampa)


COMUNICATO STAMPA

NON VOGLIAMO “SOLDI” (NÈ TANTOMENO MANCE)…

… MA SOLO (I NOSTRI) DIRITTI… !

Le notizie già annunciate da Renzi, dopo la sentenza della Corte Costituzionale, ci fanno sentire derubati per la seconda volta...
Che le pensioni non potevano essere bloccate fu una cosa da noi denunciata immediatamente dopo l’approvazione della legge Fornero, ma ora, e ci sono voluti tre anni, la Corte Costituzionale ha doverosamente annullato l’articolo 24 voluto dai “professori” (anche Monti), che non conoscevano l’articolo 36 e 38 della Costituzione.
A Renzi non piace questa sentenza e in realtà in questo ci trova concordi: dovevamo vincere 12 a 0, non grazie a 6 favorevoli e 6 contrari, con il parere favorevole dell’eroico Criscuolo.
A parte alcune debolezze contenute nella stessa sentenza, dobbiamo constatare che ben sei giudici hanno contraddetto valutazioni e chiarissimi giudizi espressioni da decine di altre sentenze della stessa Corte.
Ciò ci fa pensare che con le nuove nomine dell’era Renzi, la stessa Corte assumerà e interpreterà la Costituzione in chiave molto più moderna... Ma fino ad oggi ogni sentenza della Corte è stata onorata, anche quella (n°116/2013) che riteneva illegittimo il contributo di solidarietà dato alle pensioni d’oro, per il quale furono restituite migliaia e migliaia di euro in pochi mesi, mentre pare, almeno per noi, con pensioni più modeste, che non sarà più così.
Diciamo subito a Renzi che vogliamo tutto e subito, non per i soldi, ma per i diritti costituzionali a cui nessuno può rinunciare. Diremo ai pensionati di non accettare questa misera “mancia” (lorda) e di dar luogo invece a nuovi ricorsi, alle class action che stiamo preparando, ma soprattutto cercheremo di suonare le campane a tutti i pensionati e i lavoratori, per risalire la china dalle 8 riforme pensionistiche subite per riportare le pensioni a quel diritto costituzionale e a quelle modalità previste dagli articoli 36 e 38 della Costituzione.
Articoli che prevedono pensioni calcolate in funzione “della quantità e qualità del lavoro esercitato” e tali da garantire “una vita libera e dignitosa per il pensionato e la propria famiglia”. Soprattutto una pensione che (art. 38) “non deve essere data solo al momento della collocazione a riposo, ma deve essere mantenuta in relazione al costo della per tutta la vita”. Su questi problemi ci sono decine e decine di sentenze e moniti della Corte, verso il legislatore di turno, sollecitando modifiche ai sistemi di perequazione annuale.
Se oggi le pensioni sono diminuite del 38% rispetto al costo della vita e si sono discostate eccessivamente dai salari, significa che le cose non funzionano come la Corte e la Costituzione prevedono.
La battaglia delle pensioni contro Renzi e Boeri è solo iniziata ed ha come obiettivo finale il rispetto della “meritata” pensione, come diritto irrinunciabile per i pensionati di ieri, di oggi e di domani!
Intanto lunedì 25 a Pistoia nascerà il CNLpu (Comitato di Lotta Nazionale pensionati uniti) per le pensioni, per preparare il 16 giugno una grande manifestazione a Roma, con cui continuare la nostra lotta!

Gallori Ezio
Responsabile della rivista Le Lotte dei Pensionati

Ex sindacalista