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mercoledì 8 aprile 2015

Lavoro gratuito per EXPO. La causa per fermarlo : Conferenza stampa Forum Diritti/Lavoro MILANO 9 APRILE – ORE 12.00 Presso il Palacom, via Melchiorre Gioia 45


Lavoro gratuito per EXPO. La causa per fermarlo

Comunicato stampa Forum Diritti e Lavoro


Conferenza stampa MILANO 9 APRILE – ORE 12.00
Presso il Palacom, via Melchiorre Gioia 45
Il Forum Diritti/Lavoro, associazione di sindacalisti, giuristi e militanti dei movimenti sociali, già promotrice della manifestazione dello scorso 28 febbraio a Milano contro il jobs act ed  il lavoro gratuito per Expo, convoca a Milano una conferenza stampa, che si terrà il prossimo 9 aprile alle ore 12.00 presso il Palacom, in via Melchiorre Gioia 45.
Nella conferenza stampa verrà illustrata l’iniziativa legale del Forum di contrasto al lavoro gratuito previsto per gli addetti ai servizi Expo.
Parteciperanno: dirigenti sindacali dell’USB, dell’opposizione CGIL, dell’ADL e giuristi e militanti del Forum Diritti/Lavoro. Sono invitati  i NOEXPO e tutti i movimenti di opposizione sociali milanesi.
Il fatto che il lavoro senza retribuzione sia stato definito con un accordo sottoscritto dalle principali organizzazioni confederali non ne inficia, secondo il Forum, l’illegittimità di fondo. Nella conferenza stampa verranno pertanto illustrate le motivazioni di legge alla base di questo giudizio e le prime iniziative che il Forum, assieme a forze sindacali e sociali, intende mettere in atto per contrastare questo pericolosissimo precedente, che rischia di estendere in vasti settori del mondo del lavoro il principio incostituzionale della prestazione lavorativa  senza compenso.
Sperando nella presenza inviamo i più cordiali saluti,
Per il coordinamento del FDL
Giorgio Cremaschi Carlo Guglielmi
Milano, 3 aprile 2014

mercoledì 25 marzo 2015

30 marzo 2015, Milano - Tram, bus e metrò in sciopero : contro i sacrifici richiesti per Expo (Comunicato Stampa CUB Trasporti )

 

Comunicato Stampa
CUB Trasporti contro i sacrifici richiesti per Expo
Tram, bus e metrò
sciopero il 30 marzo 2015 dalle 18,00 alle 22,00
Il trasporto pubblico milanese si fermerà lunedì 30 marzo dalle 18,00 alle 22,00 contro il “programma di sacrifici” che Comune di Milano, ATM, sindacati confederali ed autonomi si apprestano ad imporre ai tranvieri.
ATM esalta la manciata di assunzioni previste per far fronte ai servizi aggiuntivi per Expo, ma tace sulla cronica carenza di personale, specie conducenti di superficie, che provoca più di un milione di ore straordinarie l’anno l’inesigibilità delle ferie, con accumuli di ferie residue fino a 60 giorni, sul numero di pensionamenti dei prossimi 8 mesi e sul mancato rinnovo da 8 anni del CCNL
Esprimiamo il massimo sconcerto nei confronti del Sindaco -“dell’ascolto”- Pisapia che ha disertato ogni nostra richiesta d’incontro perfino in sede Prefettizia.
Per Expo ai tranvieri si chiede: rinuncia alle ferie, aumento del monte ore straordinarie anche obbligatorie, soppressione dei riposi in sabato e domenica, soppressione delle regole di salvaguardia (salute e sicurezza) sugli orari di lavoro, trasferimenti in altri deposi rispetto a quelli di appartenenza.
Se ciò fosse concesso, L’intero costo dei servizi per Expo sarebbe scaricato sui lavoratori, soprattutto sui conducenti.
Nessuna risorsa per pagare altri straordinari. Ogni risorsa deve essere utilizzata per le assunzioni.
Per questo la CUB Trasporti chiede:
-     250 assunzioni di conducenti di superficie per coprire il servizio ordinario ed altrettanti per i servizi aggiuntivi di Expo;
-     La reale esigibilità delle ferie.
-       Il dimezzamento dei permessi e dei distacchi sindacali.
La disponibilità di cgil,cisl,uil e autonomi a chiudere un accordo con questi contenuti serve a conservare, anche durante Expo, i privilegi di migliaia di ore di permessi e distacchi sindacali.
Se durante Expo i 132 delegati RSU, ai quali si aggiunge uno stuolo di sindacalisti territoriali e nazionali in perenne permesso sindacale e con riposo fisso in sabato e domenica, andassero a lavorare come gli altri tranvieri, darebbero un contributo superiore alle assunzioni paventate.

Milano, 19 marzo 2015


         

  CUB Trasporti - Claudio Signore

giovedì 12 febbraio 2015

Frankie Hi-Nrg e il lavoro gratis per Expo (da wired.it)

Frankie Hi-Nrg : il lavoro gratis per Expo "una cosa indegna"

Frankie-Hi-Nrg-Mc4Questo articolo è critico sul volontariato per Expo 2015, quest’altro no.
“Il fatto che migliaia di ragazzi vengano fatti lavorare gratuitamente (ricevendo in cambio il privilegio di aver fatto un’esperienza…) a fronte del muro di miliardi che l’operazione genera è una cosa indegna per un Paese che parla di impulso alla crescita“.
Sono queste le parole con cui il rapper Frankie Hi-Nrg ha rinunciato al suo ruolo di ambasciatore dell’Expo di Milano.
Parole dure, che fanno seguito ad una campagna lanciata ormai da qualche mese in Rete (“Io non lavoro gratis per Expo”) e che ha visto migliaia di adesioni in pochi mesi.
Il tema è di ordine etico e morale: è giusto richiedere a migliaia di giovani di prestare il proprio tempo gratuito per un evento che sposta e sposterà un sacco di soldi?
E perché fa scandalo il lavoro gratuito per Expo, quando grandi eventi, ciclici o saltuari– due a caso: le olimpiadi di Torino e il Festival della letteratura di Mantova- si basano da anni sull’utilizzo massiccio del volontariato?
Essendo una questione etica e morale, prima ancora che concreta e occupazionale, non credo sia semplicissimo rispondere.
Bisognerebbe chiedere un’opinione in primo luogo ai diretti interessati, e sentire le opinioni di tutti i ragazzi. Che si tratti di aspiranti volontari o critici dell’Expo.
Credo però che esista una differenza importante nella percezione generale: le Olimpiadi, o i Festival culturali sono vissuti come grandi spazi di confronto e di crescita. Luoghi temporanei in cui la distanza tra il volontario ventenne e la star dello sport o della letteratura sembra ridursi e, a volte, scomparire e in cui sembra possibile trovarsi a bere un caffè con Usain Bolt o Joe Lansdale, per dire.
Inoltre, le Olimpiadi e i Festival sono un luogo di pensiero condiviso: chi partecipa, chi se ne occupa, anche per una piccola parte, può pensare di stare collaborando per rendere possibile la trasmissione di valori a cui crede profondamente.
Tutto questo basta a rendere giustizia al fatto che, per organizzare le Olimpiadi, ci siano persone pagate enormemente e persone volontarie (che rendono possibile lo stipendio delle prime)?
No, ma credo lo renda accettabile.
Perché per Milano sembra tutto diverso?
Innanzitutto, mi sembra, proprio per la mancanza di questi valori condivisi.
Il tema del cibo è già di per sé un luogo di scontro: sappiamo tutti che verranno dette moltissime parole vuote e le buone pratiche che arriveranno dal Sud del mondo saranno ascoltate da pochi, se non da nessuno.
Su tutto il resto pesa la sensazione (giusta? Sbagliata? Solo Expo potrà dimostrarlo) di un evento mastodontico che rischia di sottolineare ancora di più l’abisso tra i super ricchi e i super poveri; tra i potenti e tutti gli altri.
Con questa percezione diffusa,  la stessa distanza tra i super ricchi e i super poveri sembra ben rappresentata dal divario enorme tra le aziende, le ditte e i liberi professionisti che dietro ad Expo si stanno arricchendo, e i ragazzi a cui viene proposto di lavorare, tanto e gratis, in cambio di una riga sul curriculum, un palmare e una divisa.
Risulta difficile, davanti alla visione paternalista del “Io guadagno, tu investi sul tuo futuro senza garanzie”, promuovere e difendere uno strumento meraviglioso e arricchente come quello del volontariato.
Non si sarà per caso superata la linea sottile che divide il volontariato e lo sfruttamento?
Sarebbe bello che le parole di Frankie Hi Energy facessero germogliare – negli ideali campi dell’alimentazione mondiale – anche qualche seme del dubbio.

Tassisti Milanesi : Volantino preannuncia assemblea giovedì 12 febbraio (da Taxistory, il Blog dei Tassisti)

Volantino preannuncia assemblea giovedì 12 febbraio

volantino_assemblea_12-02-2015In questi giorni nei posteggi dei taxi milanesi si può osservare un volantino firmato “il gazebo”, ne ha parlato anche “Il Giorno” (vedi sotto) in un articolo di qualche giorno fa. Qui il testo integrale:

 E’ passato un anno dalle prime proteste spontanee, dai primi fermi e dalle conseguenti promesse, chiaramente MAI mantenute, fatteci da sindaco, assessori, ministro dei trasporti e prefetto. Nel frattempo ciò che è successo è stato questo:
  • maggior numero di “uber pop” e “uber black” (che ormai lavorano indisturbati)
  • aumento del numero di ABUSIVI TOTALI
  • abbattimento sistematico delle colonnine di chiamata ai parcheggi
  • Volontà politica di integrare uber nel nostro sistema legislativo (dichiarazioni del presidente della commissione trasporti). Addirittura si paventa la presenza di uber ai tavoli di discussione con le associazioni di categoria di taxi e Ncc
  • rivenditori autorizzati di Expo che vendono pacchetti di ingresso all’esposizione più il buono uber
  • totale mancanza di organizzazione di una viabilità accettabile per portare i visitatori dell’expo ai padiglioni
  • in ultimo, ma non meno importante, si è verificato proprio negli ultimi tempi un ingiustificato aumento di controlli e di sanzioni proprio nei nostri confronti, senza contare il numero elevato di denunce TOTALMENTE PRIVE DI FONDAMENTA da parte di uber-abusivi.
La misura è colma, non c’è più spazio per sperare che cambi qualcosa senza una protesta forte!
L’unico nostro rammarico è che verrà colpita la nostra utenza.
Vogliamo ricordare che ogni giorno aumenta il numeri di Paesi che stanno ripristinando la legalità, ritenendo altresì uber, nel lungo periodo, fonte di ulteriore disoccupazione e precariato.
A seguito di tutto ciò che è stato sopra elencato annunciamo l’inizio dello STATO D’AGITAZIONE, cioè l’inizio di un percorso che senza risultati porterà a proteste e disservizi prima e durante l’Expo.
La prima assemblea avverrà giovedì 12 Febbraio 2015 nel polmone di Linate alle ore 8, anche se già dalla mezzanotte precedente organizzeremo assemblee nei parcheggi per informare ed avvisare l’utenza.
Il gazebo

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mercoledì 4 febbraio 2015

Taxi, riparte la guerra contro l’app. La minaccia: fermi il Primo maggio (da Taxistory, il Blog dei Tassisti)

Taxi, riparte la guerra contro l’app. La minaccia: fermi il Primo maggio

taxi_riparte_la_guerra_contro_l-app
I TASSISTI sono di nuovo sul piede di guerra. Dov’è la novità, penserete voi? Vero, la situazione non si è mai tranquillizzata. Negli ultimi giorni, però, la tensione è salita ancora una volta sopra il livello di guardia. Per una serie di motivi. Uno in particolare. Sul web circolano le bozze del disegno di legge sulla concorrenza che dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri entro un paio di settimane: secondo le indiscrezioni, la riforma potrebbe favorire i noleggiatori con conducente, eliminando l’obbligo di ritorno in rimessa per ricevere le chiamate e abrogando il vincolo della territorialità. La lettura di tanti padroncini è tranchant: Ncc come taxi, liberalizzazione totale. Con un retropensiero: il Governo vuole favorire la start-up Uber, che punta tutto sui contatti via smartphone. 
TANTO BASTA agli artigiani del volante per risalire sulle barricate. E se alcuni sindacati buttano acqua sul fuoco (Federtaxi in testa), altri invece cavalcano i malumori. In queste ore, tanto per fare un esempio, la Uiltrasporti sta distribuendo volantini in cui preannuncia una serie di assemblee informative per il Primo maggio, cioè in concomitanza con l’inaugurazione dell’Expo, in tre punti nevralgici: aeroporto di Linate, polo fieristico di Rho e stazione Centrale. Tre location scelte non a caso, con la prospettiva di un blocco totale delle auto bianche nel giorno più importante del 2015. Ovviamente, siamo ancora in una fase preliminare. E non è detto che l’iniziativa vada in porto, anche perché pare altamente improbabile che Prefettura e Commissione di garanzia sugli scioperi diano il via libera.
Una cosa è certa: i tassisti sono in subbuglio, e già nelle scorse settimane si è andati vicini a blocchi selvaggi in stile maggio 2014. Del resto, argomentano i duri e puri, il giro di vite annunciato otto mesi fa dal ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, si è visto solo a metà: continuano i controlli della polizia locale sul fronte degli abusivi Uber Pop, ma d’altra parte l’applicazione è ancora attiva a Milano nonostante sia stata più volte definita «illegale» dai vertici istituzionali.
INTANTO, ieri pomeriggio è partito il tavolo tecnico in vista dell’Esposizione universale: alla riunione hanno partecipato i delegati delle sigle più rappresentative, gli amministratori dei radiotaxi e i dirigenti comunali di settore, con l’obiettivo di stilare una serie di proposte da consegnare poi all’assessore Pierfrancesco Maran. Per ora nulla di fatto, mancano dati certi su cui ragionare. Scartati in partenza sconti per famiglie e tariffe fisse sulle tratte Centrale-Expo e Duomo-Expo, si sta discutendo di doppie guide e allungamento dei turni per far fronte a un incremento stimato di 9mila corse.
Nicola Palma www.ilgiorno.it

DOPO EXPO: I CAIMANI COMINCIANO A SBRANARSI. E NESSUNO PENSA AL BENE PUBBLICO (da lombardia.usb.it)

DOPO EXPO: I CAIMANI COMINCIANO A SBRANARSI. E NESSUNO PENSA AL BENE PUBBLICO

Milano – domenica, 01 febbraio 2015
Non è ancora iniziato che il dopo è già cominciato. Sembra un paradosso ma non lo è: il dopo Expo da giorni è sulle prime pagine del Corriere milanese e ha scatenato liti, appetiti e fantasie. C’è chi rivanga vecchie storie: Cabassi piange perché gli hanno pagato poco le sue terre e lo hanno pure deriso, Formigoni, allora governatore lombardo, che lo conferma e si pavoneggia per averlo preso in giro. C’è invece chi si inventa progetti d’ogni tipo: “deve diventare una Silicon Valley dell’agricoltura e dell’agroalimentare”, dice Viviana Beccalossi, assessore regionale all’Urbanistica; no, sostiene il suo capo, il governatore Maroni, “voglio un nuovo stadio”; “meglio un  centro per la ricerca sul clima e le previsioni meteo”, afferma il commissario Expo Sala. Intanto nessuno si è presentato alla gara per trovare “uno sviluppatore di progetto”: troppi i 315 milioni di euro chiesti da Arexpo (Comune, Regione, Fiera) che deve rifarsi delle spese sostenute. A proposito, il Corrierone dice che è la prima volta al mondo che per un’area Expo si utilizzano, pagandoli, terreni privati e non, gratis, suolo pubblico. Gli interessati aspettano, sornioni, che ricominci la solita buriana, scattino i soliti veti incrociati, si tiri in lungo finché scatterà l’emergenza, quando si dovrà decidere, come già successo prima, con il fiato sul collo e allora sì che verrà il bello, che gli affari diventeranno  appetibili, che le aree verranno via per poco, che gli appalti fioccheranno copiosi. Siamo alle solite: per anni amministratori pubblici, imprenditori, finanziarie, immobiliaristi, società di servizi e di appalti, architetti si sono scannati per saltare addosso a un progetto inutile, costosissimo, devastante per la città, ma generosissimo per le loro tasche. Con mafia e ‘ndrangheta che si fregavano le mani per il piatto succulento sul quale buttarsii. Poi, messisi d’accordo, il progetto divenuto realtà lo hanno spolpato ben bene. E adesso sono pronti a ricominciare: c’è un’area da occupare, padiglioni da utilizzare, servizi di base da sfruttare. Che poi si possa riconvertire quell’area per un fine pubblico, magari edilizia popolare, scuole, università, ospedali, veri centri di ricerca, non viene loro nemmeno in mente. O se per caso succederà continueranno a utilizzare gli stessi metodi: appalti truccati, corruzione, sprechi, interventi mafiosi, senza nessun controllo da parte dei cittadini E pensare che si dovrebbe parlare di alimentazione, cibo, colture biologiche. Ma chi se lo ricorda più che sono questi i temi dell’Expo? I ristoratori che si sono presi l’appalto delle cucine, forse.