-

per contattare il Coordinamento Milanese di Solidarietà "DALLA PARTE DEI LAVORATORI" SCRIVI A: dallapartedeilavoratori@gmail.com -- per contattare il Coordinamento Milanese di Solidarietà "DALLA PARTE DEI LAVORATORI" scrivi a: dallapartedeilavoratori@gmail.com
1945 -2018 73° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO : Buon 25 Aprile !!!
*****
*****CAMPAGNA DICO 32 - SALUTE PER TUTTE E TUTTI! - HEALTH4ALL - GIORNATA EUROPEA CONTRO LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA SALUTE, LA PRIVATIZZAZIONE DELLA SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE
*****
*****

NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA !




Visualizzazione post con etichetta Ferrovie. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Ferrovie. Mostra tutti i post

venerdì 30 settembre 2016

Sostegno agli scioperi del 29 settembre : Una mozione di sostegno agli scioperi in Corea, Brasile, Italia e Belgio, adottata in occasione del Congresso della Federazione dei Sindacati SUD-Rail


Corea, Brasile, Italia, Belgio … e altri :
Sostegno agli scioperanti!
il 29 settembre è una giornata di lotta in diversi paesi :
 In Brasile, i metallurgici saranno in sciopero.
 In Italia i ferrovieri e le ferroviere sono chiamati allo sciopero per la difesa del servizio pubblico ferroviario e le rivendicazioni del personale di tutti i settori.
 In Belgio, sarà il giorno di uno sciopero nazionale contro il disegno di legge che attacca i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.
 In Corea, i ferrovieri e le ferroviere hanno hanno iniziato uno sciopero ad oltranza per la difesa del servizio pubblico ferroviario e le proprie rivendicazioni .
Sindacato dei Ferrovieri
Unione Nazionale dei lavoratori del Mali

giovedì 14 luglio 2016

Puglia, scontro tra treni : Ipocriti !! Tutti……. giornali, televisioni, politici ! - Comunicato della redazione di Ancora IN MARCIA del 14 LUGLIO 2016

ancora
IN MARCIA
Rivista mensile dei macchinisti dal 1908

- COMUNICATO -
Ipocriti!! Tutti……. giornali, televisioni, politici!
Dobbiamo ancora una volta registrare un metodo tutto italiano di volontà di risolvere i problemi di
sicurezza dei trasporti solo dopo che avvengono gravissimi incidenti come quello appena accaduto in
Puglia dove due treni regionali si sono scontrati frontalmente causando la morte di 25 persone e il
ferimento di oltre 50, tranne poi dimenticare tutto appena si spengono i riflettori.
Stride vedere due mezzi nuovi, dotati dei moderni sistemi di sicurezza a bordo, ma del tutto inutili e
inutilizzabili se usati su una linea non attrezzata, con circolazione affidata al preistorico " BLOCCO
TELEFONICO.
E' quantomeno assurdo che il Ministero dei Trasporti autorizzi certi sistemi di circolazione in deroga alle più elementari norme di sicurezza. Lo scorso anno affrontammo proprio tale incongruenza dalle pagine della nostra rivista lanciando l'allarme e chiedendo un intervento risolutivo dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria (ANSF), nulla è stato fatto da allora, mentre continuiamo ad ascoltare le solite frasi che parlano di “errore umano”.
Oggi, quelle 25 vite umane sarebbero salve se fossero stati fatti investimenti per mettere in sicurezza
tante altre linee, gestite privatamente e in concessione, con rischiose deroghe normative.
Si preferisce, invece, continuare a cambiare Manager con lauti stipendi senza che mai nessuno di loro
paghi per i loro piani fallimentari.
Si preferisce innalzare l’età pensionabile dei macchinisti ed dei ferrovieri a 70 anni e si pretende che non sbaglino mai!
Si preferisce aumentare loro le ore ed i carichi di lavoro per poi avere un capro espiatorio.
Non ci stiamo a questa retorica!
Chiediamo rispetto per i morti, e rispetto per tutti coloro che ogni giorno cercano di far funzionare la
ferrovia nonostante dirigenti incapaci e politici che non pagano mai!
Esprimiamo tutto il nostro cordoglio ai familiari delle vittime, ai familiari dei colleghi coinvolti e l'augurio di una pronta guarigione ai numerosi feriti, come macchinisti siamo i primi a sentire il peso di un disastro ferroviario tanto grave quanto evitabile.

La redazione di Ancora IN MARCIA.
14 LUGLIO 2016

Incidente Ferroviario Puglia [12/07/2016], CAT : Quando lo stato latita e si guarda solo al risparmio!

Quando lo stato latita e si guarda solo al risparmio!

Innanzi tutto non vogliamo usare parole fredde come cordoglio, vogliamo unirci in un grande abbraccio e circondare tutte le persone colpite dal dolore per il disastroso incidente ferroviario occorso in Puglia. 
Le immagini e le notizie che ci arrivano hanno lasciato tutti noi profondamente sconcertati e commossi, una commozione mista a rabbia.
Ci dispiace constatare che il totale disinteresse istituzionale per le priorità per le quali come categoria sono anni che ci battiamo:
  • garantire sicurezza ad utenti e dipendenti su tutta la rete.
  • contrastare privatizzazioni che mirano unicamente al profitto al di fuori di regole comuni.
  • turni umani per il personale dell'esercizio.
sia molto probabilmente concausa della tragedia.
foto1
Mentre arrivano notizie frammentarie e allarmanti di uno scontro fra 2 treni su una linea a binario unico in Puglia fra Ruvo di Puglia e  Corato, il presidente del consiglio Renzi lancia messaggi tranquillizzanti dicendo che non si fermerà senza arrivare alla verità.
foto2
Quei treni della Ferrovia Nord Barese erano relativamente nuovi e questo indica che investimenti orientati al confort della clientela erano stati effettuati, una bella operazione d'immagine!
Ma la linea è gestita con sistemi di sicurezza di oltre cinquant'anni fa. Liberalizzare il trasporto ferroviario con il mero obbiettivo di inseguire economie privatistiche porta solo a disastri.
Anche questa volta tenteranno di archiviare il tutto dietro al solito "errore umano" ma la verità è che se la politica non inizia a ragionare seriamente sui trasporti definendo regole eguali per tutti gli operatori del settore sia per quanto riguarda la sicurezza dell'infrastruttura che per l'orario di lavoro del personale, questi disastri sono destinati a ripetersi.
La protezione civile parla di 12 morti, altre notizie parlano di oltre 20 morti accertati e di circa 35 feriti.
Difficoltà per le operazioni di soccorso sulle prime 2 vetture dei rispettivi treni che si sono sgretolate nel devastante impatto.
foto3
Non ci possono essere cittadini di serie A e cittadini di serie B, lavoratori di serie A e lavoratori di serie B
La tecnologia attuale avrebbe potuto evitare questa strage, e chi ha privilegiato investire in 'altro' piuttosto che in sicurezza è colpevole!
Il GOVERNO ed il Primo Ministro Renzi DEVONO essere più concentrati a garantire a TUTTI I CITTADINI ITALIANI le stesse opportunità per viaggiare in TOTALE SICUREZZA.
In queste drammatiche occasioni la sicurezza in ambito ferroviario torna tristemente alla ribalta e riguarda la società intera e non solo i ferrovieri. Noi ci uniamo come ferrovieri e come cittadini al dolore degli amici pugliesi.
Approfondimenti.
http://www.associazionecat.it/
Nastrino lutto
 

Per gli amici pugliesi

"Quando un uomo muore,
non viene strappato un capitolo dal libro,
ma viene tradotto in una lingua migliore."
[John Donne]

mercoledì 25 maggio 2016

FRANCIA A SECCO DI BENZINA: "SCIOPERI A OLTRANZA CONTRO IL JOBS ACT DI HOLLANDE" (da Leggo)

da 

http://www.leggo.it/news/esteri/francia_benzina_jobs_act_hollande-1755194.html

FRANCIA A SECCO DI BENZINA: "SCIOPERI A OLTRANZA CONTRO IL JOBS ACT DI HOLLANDE"





Francia a secco di benzina: "Scioperi
a oltranza contro il Jobs Act di Hollande"
Mercoledì 25 Maggio 2016, 09:56
di Valeria Arnaldi
Nuova giornata di scioperi, in Francia, contro la Loi Travail, ossia il Jobs Act francese. Alcuni camionisti - temendo che la riforma diminuirà la retribuzione delle ore di straordinario - hanno rallentato la circolazione viaria in punti strategici. E militanti dei sindacati, anche tra i magazzinieri, hanno bloccato accessi al porto di Saint Nazaire. Disagi e proteste pure in altre zone, tra raffinerie e centri industriali. Obiettivo, fermare la riforma. La polizia, in mattinata, come aveva annunciato il primo ministro Manuel Valls, ha impiegato circa due ore per sgomberare gli accessi alla raffineria Esso e al deposito di carburante di Fos-sur-Mer, vicino a Marsiglia, nel sud, dal giorno prima bloccati dal sindacato Cgt. E non sono mancati momenti di tensione. «Ci hanno sparato con proiettili di gomma - racconta il rappresentante Cgt, Olivier Mateu - hanno usato gli idranti, senza nessun avvertimento». Un'azione che avrebbe portato al ferimento di diversi manifestanti. La protesta, però, non si fermerà. Convocata da quattro sindacati e tre organizzazioni studentesche, continuerà fino alla giornata di mobilitazione generale indetta per domani, con scioperi di controllori di volo e addetti al trasporto ferroviario. Intanto già ieri lunghe file alle pompe, a secco di carburante.

martedì 24 maggio 2016

Belgio, Italia, Francia - Sostegno ai ferrovieri e alle ferroviere in sciopero!! dalla Rete sindacale internazionale di solidarietà e di lotta

Un comunicato del Réseau syndical international de solidarité et de luttes e del Réseau Rail Sans Frontière, in sostegno agli scioperi nel settore ferroviario in corso o che si faranno in Francia, in Belgio e in Italia.
Christian Mahieux
Union syndicale Solidaires
www.solidaires.org
Fédération des syndicats SUD-Railwww.sudrail.fr
International trade union network of solidarity and struggle
Logo-Rete-Sindacale-internazionale-solidarietàRéseau syndical international de solidarité et de luttes
Rede Sindical Internacional de solidariedade e de lutas
Red sindical internacional de solidaridad y de luchas
Rete sindacale internazionale di solidarietà e di lotta
Belgio, Italia, Francia
Sostegno ai ferrovieri e alle ferroviere in sciopero!
Martedì 17 maggio sera i ferrovieri e le ferroviere francesi sono entrati in sciopero in massa, rispondendo all’appello delleRete-Ferrovie-Senza-Frontiere federazioni CGT, SUD-Rail [Solidaires] e FO. Si tratta di una nuova tappa di un movimento che dura da più di due mesi, segnato da numerose giornate di sciopero e di manifestazione. I ferrovieri e le ferroviere lottano contro il deterioramento della regolamentazione del lavoro nella loro categoria e, con tutti i lavoratori, contro il progetto di legge “Loi Travail”, che comporterebbe una regressione sociale di vasta portata. Diverse Assemblee Generali dei lavoratori in sciopero, sostenuti dalle federazioni SUD -rail e FO, hanno esteso lo sciopero al giorno successivo, entrando così nella loro seconda settimana di sciopero; altri lavoratori sono entrati in sciopero il 18 maggio per 48 ore, rispondendo all’appello della CGT.
In Belgio, le federazioni CGSP Ferrovieri e CSC Trasporti hanno depositato il preavviso di sciopero per il 31 maggio. Difesa dei posti di lavoro, aumenti salariali, mantenimento dell’odierno metodo di calcolo delle pensioni, calcolo del fattore usurante del lavoro, sono alcune delle rivendicazioni portate avanti dalle organizzazioni sindacali dei ferrovieri belgi e che animano anche la manifestazione nazionale organizzata per il 24 maggio dalla FGTB, la CSC e la CGSLB.
In Italia, CUB, USB, SGB e CAT lanciano un appello a tutti i ferrovieri per uno sciopero il 24-25 maggio. Anche in questo caso le condizioni di lavoro, il salario, il rifiuto di accordi di regressione sociale stanno al centro delle rivendicazioni dei ferrovieri.
Le organizzazioni che aderiscono alla Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e di Lotta, e in particolar modo le organizzazioni del settore ferroviario che fanno parte della Réseau Rail Sans Frontière (Rete dei Ferrovieri senza Frontiere) portano tutto il loro sostegno a questi scioperi, in Francia, in Belgio e in Italia. La solidarietà internazionale è prima di tutto nelle lotte e attraverso le lotte!

giovedì 10 marzo 2016

FRANCIA, 300 KM DI CODE ATTORNO A PARIGI PER SCIOPERO FERROVIE. DISAGI ANCHE IN ITALIA (da Rai

da RaiNews 

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Francia-300-km-di-code-attorno-a-Parigi-per-sciopero-ferrovie-Disagi-anche-in-Italia-f885c7de-4477-4a29-b32e-cc9cef1ae54a.html

MONDO CAOS IN ILE DE FRANCE 
FRANCIA, 300 KM DI CODE ATTORNO A PARIGI PER SCIOPERO FERROVIE. DISAGI ANCHE IN ITALIA 
I disagi per lo sciopero delle ferrovie francesi si estendono anche all'Italia. I treni Tgv che collegano il nostro Paese alla Francia sono stati cancellati Tweet Francia, sciopero a Parigi (AP Exchange) 09 marzo 2016 Gravi disagi per il traffico oggi nell'Ile de France, il dipartimento di Parigi, per lo sciopero della rete ferroviaria. Secondo il sito di Le Figaro le code sulle strade che portano alla capitale superano i 325 chilometri (contro i 200 abituali). I disagi per lo sciopero delle ferrovie francesi ha però effetti anche in Italia. I treni Tgv che collegano il nostro Paese alla Francia sono stati cancellati. 
I lavoratori della Sncf e della Rapt (ferrovie e ferrovie urbane) si sono mobilitati per difendere il loro salario e le condizioni di lavoro. La protesta proseguirà fino a domani mattina. A Torino Porta Susa, da dove il primo Tgv per Parigi sarebbe dovuto partire alle 7,39, molti viaggiatori non erano stati informati e hanno scoperto solo all'arrivo in stazione che oggi non potranno raggiungere la Francia in treno. In Francia ci sono difficoltà anche per le scuole: diversi licei sono bloccati dagli studenti che protestano contro la cosiddetta riforma El Khomri (riforma del mercato del lavoro), dal nome dell'attuale ministra del Lavoro, che riduce il pagamento degli straordinari, amplia il ventaglio delle condizioni per i licenziamenti economici e pone un tetto alle indennità per i licenziamenti.
Gli scioperi e le manifestazioni di oggi contro "la distruzione del codice del lavoro" sono considerate come un "aperitivo" della grande mobilitazione del 31 marzo, dietro appello di sette sindacati. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Francia-300-km-di-code-attorno-a-Parigi-per-sciopero-ferrovie-Disagi-anche-in-Italia-f885c7de-4477-4a29-b32e-cc9cef1ae54a.html


martedì 9 febbraio 2016

si avvicina l'ASSEMBLEA NAZIONALE MACCHINISTI che si terrà a Firenze il 15 FEBBRAIO prossimo su iniziativa della Rivista "Ancora in Marcia!"

 

15 FEBBRAIO, Firenze 

ASSEMBLEA NAZIONALE MACCHINISTI

promossa dalla Rivista "Ancora in Marcia!"

su :
  • privatizzazione delle ferrovie
  • pensione a 67 anni
  • orario di lavoro insopportabile
  • mancanza di sicurezza
  • assenza di democrazia sui luoghi di lavoro

venerdì 12 giugno 2015

Ferrovieri, "ancora IN MARCIA!" : due nostri colleghi hanno subito una brutale aggressione nella stazione Milano Villapizzone del Passante ferroviario

ancora              
IN MARCIA!
GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908

 ---------------------------------------------------------------

Ieri sera (giovedi 11 giugno) due nostri colleghi hanno subito una brutale aggressione.
Nella stazione del Passante di Milano Villapizzone il capotreno, dopo aver invano chiesto il biglietto ad un gruppo di viaggiatori, è stato da costoro assalito; uno degli aggressori lo ha addirittura colpito con una lama, sembrerebbe un “machete”.
Un capotreno fuori servizio, intervenuto per dare aiuto al collega in difficoltà, è stato a sua volta colpito, in testa; è intervenuto anche il macchinista del treno.
I due capitreno sono stati ricoverati con codice rosso; quello colpito col machete rischia addirittura l’amputazione del braccio.
Questo fatto rappresenta l’ennesimo episodio in cui personale ferroviario subisce aggressioni mentre nient’altro sta facendo che svolgendo le proprie mansioni.
Innanzitutto esprimiamo la nostra solidarietà ai colleghi coinvolti.
Condanniamo sicuramente l’episodio di violenza pura e anche premeditata, esprimendo il nostro massimo disprezzo verso chi va in giro pronto a commettere brutalità di questo tipo, come se vivessimo nel “far west”.
Esprimiamo però anche tutto il nostro dissenso nei confronti delle imprese ferroviarie, che non investono quanto dovrebbero in sicurezza, per i viaggiatori e per i dipendenti, se non in forme puramente d’immagine.
Le stesse imprese hanno nell’ultimo decennio anche ridotto all’eccesso il Personale, lasciando i lavoratori dell’esercizio il più delle volte soli, e allo sbando in ogni situazione di emergenza.
Si succedono amministratori e manager vari, pluristipendialti nei loro lussuosi palazzi, mentre i lavoratori “in prima linea”, le cui condizioni di lavoro sono in continuo aggravamento, si trovano rischiare la vita per fare il proprio lavoro.
Oggi i treni della Lombardia si fermeranno dalle ore 12.00 alle 12.15 per esprimere solidarietà ai colleghi di Villapizzone, e come segno di protesta per i continui episodi di vandalismo e di violenza.
Invitiamo i sindacati, quantomeno quelli di base, a prendere opportune e anche drastiche iniziative a tutela dei lavoratori.

venerdì 22 maggio 2015

DIVISIONE CARGO FUORI DA TRENITALIA : IL SERVIZIO MERCI ABBANDONATO A SE STESSO.

DIVISIONE CARGO FUORI DA TRENITALIA

IL SERVIZIO MERCI ABBANDONATO A SE STESSO. Mentre si continua nello smantellamento del settore merci su rotaia si prospetta l'aumento del 25 % dei tempi di condotta per i macchinisti. 
In un incontro tra FS e sindacati è stato presentato il piano d’impresa relativo al settore merci. Se risulta assolutamente condivisibile l’intento di rilanciare il trasporto merci su rotaia, meno convincente appare, secondo il piano presentato, il percorso che si intenderebbe seguire.
Il piano d’impresa prevederebbe infatti la creazione di un unico “polo”, costituito accorpando tutte le società del Gruppo che si occupano di trasporto merci, insieme all’attuale Divisione Cargo, che uscirebbe quindi da Trenitalia.
Mentre ci risulta che sia stato rimandato ad altra data il confronto in merito agli assetti contrattuali, è stato già dichiarato da FS che il miglioramento dell’efficienza economica della “nuova società” avverrà anche aumentando la condotta dei macchinisti del 25%.
Queste notizie hanno generato in noi profonda preoccupazione. Riteniamo innanzitutto irresponsabile pensare di recuperare ancora attraverso un ulteriore aggravamento del carico di lavoro dei macchinisti, in quanto questo è già arrivato ad oltrepassare i limiti tollerabili dai lavoratori in quanto esseri umani.
Esprimiamo inoltre forti preoccupazioni per le decisioni di FS in merito alla Cargo, proprio perché nulla è stato ancora garantito in termini occupazionali e in termini di contratto di lavoro.
Esprimiamo dissenso e preoccupazione sull’ipotizzata uscita della Divisione Cargo da Trenitalia, in particolare in termini di tutela delle condizioni di lavoro del Personale, di salute dei lavoratori e anche di sicurezza dell’esercizio ferroviario. Riteniamo sempre più indispensabile che si giunga invece ad una normativa di lavoro identica per il Personale di tutte le imprese e di tutte le divisioni, arrivando a limiti di lavoro e tempi di riposo che siano accettabili.
Non ci stancheremo mai di ribadire che i ferrovieri, prima ancora che macchinisti, capitreno, tecnici polifunzionali o altro, sono esseri umani, con tutte le esigenze psicofisiche che ne conseguono.


venerdì 13 marzo 2015

I FERROVIERI SI FERMANO il 14 E 15 MARZO PER PENSIONI, SICUREZZA E DEMOCRAZIA SINDACALE, CONTRO PRECARIETA' E JOBS ACT

                                           ancora
IN MARCIA !
GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908
---------------------------------------------------------------
CONFERMATO SCIOPERO FERROVIERI PER SABATO 14 E DOMENICA 15 MARZO. TRENI FERMI DALLE 21
I FERROVIERI SI FERMANO il 14 E 15 MARZO
PER PENSIONI, SICUREZZA E DEMOCRAZIA SINDACALE, CONTRO PRECARIETA' E JOBS ACT


TRENI VIAGGIATORI FERMI DALLE 21 DI SABATO 14,
ALLE 21 DI DOMENICA 15 MARZO 2015

LO SCIOPERO PROCLAMATO DA CAT E USB E SOSTENUTO DALLA CUB RAPPRESENTA UN IMPORTANTE MOMENTO
DI UNITÀ DEI SINDACATI EXTRACONFEDERALI CONTRO LE POLITICHE NAZIONALI DEL GOVERNO

 A COMINCIARE DALLA MANCATA SOLUZIONE DEL GRAVISSIMO PROBLEMA
DELLE PENSIONI DEI FERROVIERI, DOBBIAMO CONTRASTARE LE ULTERIORI PRECARIETA',
 LE FLESSIBILITÀ E LA RIDUZIONE DI TUTELE IN CASO DI LICENZIAMENTI


 PROTESTIAMO, INOLTRE, CONTRO LA ‘PRIVATIZZAZIONE’ DEI REGOLAMENTI, L’AGGRAVAMENTO
 DEI TURNI, DEI CARICHI DI LAVORO E LA RIDUZIONE DEGLI STANDARD DI SICUREZZA
 MEDIANTE L’ELIMINAZIONE DEGLI ATTUALI ‘CONTROLLI INCROCIATI’ CON LA CANCELLAZIONE
 DELLE FUNZIONI DEL CAPOTRENO E IL LORO AFFIDAMENTO AL SOLO MACCHINISTA
E CONTRO LA CANCELLAZIONE DELLA DEMOCRAZIA SINDACALE CALPESTATA DAGLI ACCORDI SULLA "RAPPRESENTANZA"

"LA SCELTA DEL CAT DI SCIOPERARE TRA SABATO E DOMENICA - SI LEGGE
 IN UN COMUNICATO - CONFERMA LA TOTALE CONTRARIETÀ DEI FERROVIERI 
ALLE SCELTE POLITICHE DEL GOVERNO E ATTENUA I DISAGI PER I LAVORATORI PENDOLARI
"

INVITIAMO TUTTI I FERROVIERI A PARTECIPARE A QUESTO SCIOPERO
 PROCLAMATO
NELL'INTERESSE DELLA CATEGORIA MA ANCHE DELLA SICUREZZA E DEL SERVIZIO ALLA COLLETTIVITÀ

PER SAPERNE DI PIU': www.inmarcia.it

lunedì 2 marzo 2015

Gentili utenti, I FURBETTI NON SIAMO NOI ! : I macchinisti ed il personale di Trenord non ci stanno ad essere il capro espiatorio delle inefficienze aziendali...

Gentili utenti, 
I furbetti non siamo noi! 
I macchinisti ed il personale di Trenord non ci stanno ad essere il capro espiatorio delle inefficienze aziendali quali materiali obsoleti, carrozze limitate nella velocità per guasti, treni vandalizzati, congestione del traffico ferroviario, mancanza di investimenti nel materiale rotabile e nelle infrastrutture, oltre a responsabilità nella gestione. 
Affermare che i ritardi dei treni sono da attribuire alla furberia dei macchinisti è un paradosso che solamente chi non è utente dei treni può credere. Si tenta di scaricare sui macchinisti e sul personale il fallimento del contratto aziendale che doveva rappresentare l'innovazione di rilancio del trasporto regionale in Lombardia e modello da imitare. 
Questo contratto fortemente voluto dall’ex AD Biesuz e dalle OO.SS. firmatarie (Cgil, Cisl, Uil, Fast, Faisa, UGL), osteggiato da tutto il personale con 13 scioperi, oggi si è dimostrato in tutta la sua evidenza un contratto da cambiare. 
Le premialità e le flessibilità normative concesse, che avrebbero dovuto aumentare la produttività, si sono dimostrati strumenti inconcludenti che non hanno portato ad un miglioramento del servizio di trasporto in Regione Lombardia hanno, invece, solamente peggiorato le condizioni di lavoro del personale. 
Macchinisti e Capitreno ogni giorno sono in trincea, impegnandosi a fare del loro meglio per far arrivare il treno a destinazione, nonostante le inefficienze quotidiane. 
Non ci stanno ad essere classificati i “furbetti” che causano i ritardi dei treni. 
I furbetti sono da ricercare altrove. I ferrovieri di Trenord sono i primi a volere un'azienda che funzioni, consapevoli che produttività ed efficienza sono garanzia del posto di lavoro. 
Vi invitiamo ad aprire gli occhi su questa squallida vicenda, poiché altri avendo interessi diversi hanno montato simile infamia. 
Il Personale di Trenord 

martedì 3 febbraio 2015

I FERROVIERI TORNANO A SCIOPERARE dalle 21,00 del 7 alle 21,00 dell'8 Febbraio - alla Cargo dalle 21,00 del 4 alle 21,00 del 5 Febbraio


I FERROVIERI TORNANO A SCIOPERARE 
dalle 21,00 del 7 alle 21,00 dell'8 Febbraio 
alla Cargo dalle 21,00 del 4 alle 21,00 del 5 Febbraio 
Contro 
Orari di lavoro sempre più micidiali, turni invivibili e massacranti, carichi ed organizzazione del lavoro sempre più gravosi. 
Un sistema pensionistico barbaro che ci costringe al lavoro fino a 67 anni. 
La preannunciata privatizzazione del gruppo FS e la messa a gara del Trasporto Regionale che avranno effetti disastrosi per l'utenza e per i nostri diritti. 
Il crescente autoritarismo aziendale, la negazione di diritti fondamentali, il ricatto dei trasferimenti forzati. 
La desertificazione delle stazioni e il maglio dell'SCC-CTC per sopprimere posti di lavoro. 
La finanziaria che arricchisce banche e speculatori, svuota i nostri portafogli, sottrae risorse al trasporto pendolare e al servizio universale a favore dell'Alta Velocità. 
Il Jobs Act che ci rende tutti precari e ricattabili. L'abolizione dell'art.18 che rendendo più facili i licenziamenti rischia di essere la soluzione drastica all'inidoneità. 
Un ANSF che abdica dal ruolo di controllore della sicurezza ferroviaria. Il demansionamento, le deroghe sul blocco porte, la reintroduzione del VACMA, la dematerializzazione dei documenti treno. 
Le oligarchie di Confindustria e di Cgil Cisl Uil che, con l'accordo del 10 gennaio, negano la democrazia sui posti di lavoro. 
Per 
Ridurre l'orario di lavoro e umanizzare i turni. 
Maggiorare gli accessori, inserire in turno la pausa per i pasti e il pagamento di tutti i tempi di condotta. 
Il ripristino del sistema pensionistico ante Fornero. 
Una ferrovia sicura ed efficiente, treni non affollati, puliti e puntuali. 
Difesa dei diritti dell'utenza e del trasporto pendolare e di massa. 
La tutela della dignità e dei diritti dei lavoratori, la difesa dei posti di lavoro e dei lavoratori. 
Una RFI moderna, efficiente e sicura anche in termini di presidio del territorio. Risorse economiche adeguate per un trasporto ferroviario bene comune rispondente a quanto deciso dal popolo italiano col Referendum del 2011. 
Il reintegro dei ferrovieri licenziati per aver difeso salute e sicurezza dell'esercizio ferroviario, la tutela delle inidonietà causate da un lavoro sempre più usurante. 
Un ANSF che sia realmente attenta alla sicurezza dell'esercizio ferroviario e non si limiti solo ad assecondare i desiderata delle varie imprese ferroviarie. 
La democrazia sindacale, libere elezioni dei delegati RSU, diritto di assemblea, regole democratiche sulla rappresentanza. 
USB Lavoro Privato

venerdì 16 gennaio 2015

"URGENTE PER LA SICUREZZA FERROVIARIA !", dichiarazione internazionale adottata nell'incontro della Rete Ferroviaria Senza Frontiere (Réseau Rail Sans Frontière), che si è tenuto a Marsiglia dal 13 al 15 gennaio



Syndicats SUTRAIL/CNTS-FC et 
SYNATPTB/CNTS (Sénégal), SYTRAIL/UNTM (Mali), SLCB (Burkina), SYNCOBENI (Bénin), ODR/ODT (Maroc), SFF/CGT (Espagne), SF/Intersindical (Espagne), OR.S.A. Ferrovie (Italie), CUB-Rail (Italie), SUD-Rail/Solidaires (France)...
et Associations COCIDIRAIL (Mali), TIE (Allemagne)…
Réseau Rail Sans Frontière
17, bd de la Libération – 93200 St Denis
E-mail : reseaurailsansfrontiere@gmail.com

Urgente per la sicurezza ferroviaria!
 Considerata l’importanza della ferrovia per le esigenze della collettività e del pianeta,
 Considerato il peggioramento della sicurezza ferroviaria, come testimoniato dall’aumento degli incidenti,
 Considerata la drammatica situazione delle ferrovie, a causa delle politiche dei nostri Stati,
 Considerata l’importanza della sicurezza del sistema ferroviario,
Le nostre organizzazioni riunitesi in Marsiglia dal 13 al 15 Gennaio 2015 nel ambito del progetto internazionale di Reti Ferroviarie Senza Frontiere affermano che :
 Le politiche nazionali ed internazionali che privatizzano le infrastrutture ferroviarie nazionali, pregiudicano in maniera radicale il diritto alla mobilità e alla sicurezza.
 Bisogna dare priorità alle reti, passeggeri e merci, le più utili al pubblico, e non ad interessi finanziari estranei al bene comune.
 Investire nelle reti locali offrendo quotidiani servizi di mobilità ferroviaria, al fine di perseguire obiettivi di sostenibilità ambientale.
 La Sicurezza ferroviaria necessità di avere un sistema ferroviario pubblico al servizio della popolazione. Avere un solo gestore per l’infrastruttura ed il trasporto crea sinergie positive che alzano significativamente i livelli di sicurezza e ne semplificano l’implementazione.
 La Gestione della sicurezza ferroviaria deve essere pubblica e non deve ridursi ad un mero valore economico sacrificabile sull’altare del profitto
 La gestione delle infrastrutture e del trasporto ferroviario devono essere eseguite da una sola società. Dovrebbe essere una società pubblica, poiché aziende private, il cui unico scopo è di redditività finanziaria per gli azionisti, non potranno mai fare i necessari ed onerosi investimenti nelle infrastrutture.
 L’utilizzazione di personale altamente professionalizzato, in condizioni di lavoro eque e con contratti di lavoro a tempo indeterminato è un prerequisito per la sicurezza del sistema ferroviario.

martedì 13 gennaio 2015

VITTIMA DI GIUSTIZIA: L'INCREDIBILE STORIA DEL FERROVIERE BRUNO BELLOMONTE IN GALERA, INNOCENTE, PER 29 MESI, DUE PROCEDIMENTI PENALI, UN LICENZIAMENTO E DUE SOSPENSIONI

ancora
IN MARCIA !
GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908
---------------------------------------------------------------
VITTIMA DI GIUSTIZIA: L'INCREDIBILE STORIA DEL FERROVIERE BRUNO BELLOMONTE
IN GALERA, INNOCENTE, PER 29 MESI, DUE PROCEDIMENTI PENALI, UN LICENZIAMENTO E DUE SOSPENSIONI

Il garantismo a senso unico che calpesta il principio dell'innocenza ma solo per i più deboli
 Un'ingiustizia tuttora in corso che deve essere fermata
.

BRUNO BELLOMONTE È LA VITTIMA INNOCENTE DI UNO SCANDALOSO ACCANIMENTO
GIUDIZIARIO DAI CONTORNI KAFKIANI, CUI È SEGUITA PUNTUALE, CON UN
LICENZIAMENTO E DUE SOSPENSIONI DAL LAVORO, LA PERSECUZIONE AZIENDALE

UNA MICIDIALE TENAGLIA REPRESSIVA CHE STA SCHIACCIANDO NELLA MORSA DELLA CRUDELTÀ DI STATO
E DEL DISPOTISMO AZIENDALE UN CITTADINO INNOCENTE RENDENDOLO UNA VERA E PROPRIA 'VITTIMA DI GIUSTIZIA'

UNA STORIA COMPLESSA E DOLOROSA ANCHE DIFFICILE DA
 RACCONTARE CHE CERCHIAMO, TUTTAVIA, DI ILLUSTRARE AL MEGLIO

ACCANIMENTO GIUDIZIARIO - Un arresto immotivato e diciassette giorni in carcere, nel 2006, con accuse per fatti di terrorismo, a seguito di un'intercettazione attribuitagli erroneamente nell'operazione chiamata 'Arcadia'. Dal 2009, ventinove mesi di carcere duro, ancora per accuse di terrorismo rivelatesi insussistenti, dalle quali è stato poi prosciolto definitivamente e con formula piena da una sentenza della Corte di Cassazione nel 2014. Parallelamente a questi procedimenti penali ha subito pesanti sanzioni disciplinari da parte della società RFI Spa di cui è dipendente: una prima sospensione, poi un licenziamento, oggi ancora una sospensione per il medesimo procedimento del 2006, la cui fase di dibattimento è appena avviata. Tuttora sospeso dal lavoro e senza stipendio è costretto, per avere giustizia, difendere il lavoro, le sue idee e la sua dignità, ad una lotta impari contro i poderosi apparati legali delle ferrovie. La sua allucinante vicenda, giudiziaria, lavorativa e umana, merita di essere conosciuta e denunciata come una grande ingiustizia cui occorre porre rimedio. Un'odissea apparentemente inverosimile che chiama alla propria responsabilità tutti i cittadini ed i soggetti sociali che si riconoscono nei principi e nelle garanzie costituzionali.

CHI E' BRUNO BELLOMONTE - E' un ferroviere, capostazione a Sassari, attivista politico e militante tra i più stimati e conosciuti per antico impegno sociale e sindacale, è inoltre un dirigente dell’organizzazione comunista “A' Manca pro S’Indipendentzia” (a Sinistra per l’Indipendenza), conosciuto in Sardegna per le sue idee e le battaglie condotte da sempre in piena trasparenza a fianco dei compagni di lavoro e sul territorio, a difesa di identità, tradizioni e dignità del popolo sardo. 

DOVE SONO I GARANTISTI ? - Non serve solo un sostegno economico, l'appello è rivolto a tutti: ai ferrovieri, ai lavoratori di ogni settore, agli attivisti, alle associazioni democratiche, ai sindacati, ai partiti, ai parlamentari ma anche agli operatori del diritto e dell'informazione ed al popolo dei 'garantisti', a tutti coloro che credono nei valori costituzionali e nella legge veramente 'uguale per tutti', non soltanto per i ricchi e i potenti.

COME POSSIAMO AIUTARLO - Ognuno di noi può aiutarlo anche solo diffondendo la sua storia, mediante una corretta informazione, raccontando la degenerazione del 'diritto' e delle regole di convivenza civile della nostra società. Siamo chiamati tutti in causa, a cominciare dai ferrovieri e dai lavoratori di tutti i settori.

IL COMITATO DI SOLIDARIETA' - Un gruppo di ferrovieri indignati da quanto sta accadendo, ha costituito un comitato per sostenere Bruno, denunciando pubblicamente questa scandalosa vicenda e per aiutarlo anche sul piano materiale con un piccolo sussidio mensile, già in atto ma non sufficiente. Facciamo appello a quanti vogliano sostenere questa battaglia di civiltà con un piccolo gesto di solidarietà materiale e concreta, a farlo anche attraverso un versamento a cifra libera alla Cassa di Solidarietà Ferrovieri sul Conto Corrente Postale N° 71092852 oppure tramite bonifico bancario o postale su IBAN: IT10N0760103200000071092852, specificando nella causale: "Sussidio di solidarietà per Bruno Bellomonte".

Il Comitato di solidarietà per Bruno Bellomonte
per aderire scrivi a :  brunoliberu@tiscali.it

----000----

PER SAPERNE DI PIU'.....

LUGLIO 2006: PROCESSO 'ARCADIA', PRIMA INGIUSTA CARCERAZIONE E PRIMA SOSPENSIONE DAL LAVORO
 - Era l'11 luglio 2006 quando Bruno Bellomonte viene arrestato e tenuto in prigione a Sassari per 19 giorni....
GIUGNO 2009: 29 MESI DI CARCERE DURO PER UN INNOCENTE – Il 10 giugno 2009 Bruno Bellomonte veniva nuovamente arrestato dalla Digos, perché sospettato di terrorismo...
LE 'PENE ACCESSORIE' - Lo Stato ha aggiunto alla privazione della libertà anche delle 'pene accessorie'...
BRUNO E' INNOCENTE - Tutte le accuse nei suoi confronti, naturalmente, si sono rivelate insussistenti. Egli è stato infatti prosciolto in via definitiva e con formula piena ...
 BRUNO BELLOMONTE HA SCONTATO, DA INNOCENTE, 29 MESI DI CARCERAZIONE PREVENTIVA IN REGIME 'DURO'....
'PENE ACCESSORIE' ANCHE DALLE FERROVIE - Altre pene accessorie arrivano dalle ferrovie dello 'Stato'...
INFORMAZIONE ACRITICA E ASSENTE – Questa pubblica denuncia si è resa necessaria anche per sopperire al 'buco nero' informativo creato da quasi tutti gli organi di informazione...
GIUGNO 2014: SOSPESO ANCORA, SENZA STIPENDIO, A TEMPO INDETERMINATO – L'accanimento non ha tregua. Bruno Bellomonte l'11 giugno 2014, è stato nuovamente sospeso a tempo indeterminato e senza stipendio...
SOSPENSIONE A TEMPO INDETERMINATO PEGGIO DI UN LICENZIAMENTO - Non riceve lo stipendio, non ha diritto alla 'liquidazione', non può accedere al sussidio di disoccupazione e non può cercarsi un altro lavoro...
PERCHE' DEMOLIRE UNA PERSONA ? – Stanno tentando in mille modi di demolire una persona, minando la sua libertà e attentando alla sua integrità fisica, psicologica ed alla sua vita di relazione. Ma Bruno è un uomo forte...
IL GARANTISMO A SENSO UNICO DELLE FS - Il garantismo nelle grandi aziende si applica solo per gli amministratori e i dirigenti, non certo per i semplici lavoratori. Nessuno si è mai posto il problema di sospendere i due alti dirigenti dai loro incarichi, ben più delicati e prestigiosi, perché tutti 'innocenti' fino all'ultimo grado di giudizio. Tranne il capostazione Bruno Bellomonte.