-

per contattare il Coordinamento Milanese di Solidarietà "DALLA PARTE DEI LAVORATORI" SCRIVI A: dallapartedeilavoratori@gmail.com -- per contattare il Coordinamento Milanese di Solidarietà "DALLA PARTE DEI LAVORATORI" scrivi a: dallapartedeilavoratori@gmail.com
1945 -2018 73° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO : Buon 25 Aprile !!!
*****
*****CAMPAGNA DICO 32 - SALUTE PER TUTTE E TUTTI! - HEALTH4ALL - GIORNATA EUROPEA CONTRO LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA SALUTE, LA PRIVATIZZAZIONE DELLA SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE
*****
*****

NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA !




Visualizzazione post con etichetta sindacalismo di base. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta sindacalismo di base. Mostra tutti i post

sabato 8 aprile 2017

Accordo tra Sindacati e Comune sul futuro di ATM. Anche la CUB Trasporti firma l'Accordo. Mantenere alto il livello di mobilitazione

Oggi 7 aprile 2017 il Segretario Generale Claudio Signore e Luigi Battipaglia membro di Segreteria CUB Trasporti
hanno sottoscritto l'accordo di massima del 5/4/2017 con il comune di Milano sul futuro del TPL milanese e di ATM.
Ciò è stato possibile solo con l'alto livello di mobilitazione dei tranvieri con la massiccia manifestazione del 3 e lo sciopero totale del 5 aprile. 
Non è la soluzione ai temi dai noi proposti, ma la premessa della loro soluzione anche con i  previsti tavoli permanenti ai quali saremo presenti di diritto.
Ma sarà la capacità dei lavoratori di mantenere alto il livello di mobilitazione ad ottenere concretamente gli obbiettivi prefissati.

 Accordo tra Sindacati e Comune sul futuro di ATM
Mantenere alto il livello di mobilitazione

Il 5 aprile, a seguito della manifestazione davanti a Palazzo Marino e dello sciopero che ha visto la partecipazione praticamente totale dei lavoratori, il Comune di Milano ha chiamato le OO.SS. ad un incontro che, per “un difetto di comunicazione”, non ci ha visto presenti. Cosa che abbiamo già chiarito con l’ufficio del Sindaco.
L’incontro ha prodotto un verbale di accordo che valutiamo positivo, anche se non definitivo, in merito ai contenuti dello stato d’agitazione da noi indetto di seguito riassunti:
ü  affidamento diretto in house, valida e possibile alternativa alla gara, contemplato dalla normativa, nel rispetto del Referendum del giugno 2011 (volgarmente detto sull’acqua), che eviterebbe a priori i danni a Cittadini, Utenti e Lavoratori.
ü  In caso di gara, clausole sociali, garanzie occupazionali, professionali e salariali, di primo e secondo livello, per tutti i lavoratori e per tutti i servizi di ATM.
ü  Lotto di gara unico per tutta la città e per i Comuni dell’area metropolitana) e per tutti i servizi attualmente gestiti da ATM (Tram, Bus, Metrò, officine, parcheggi, amministrativi, ausiliari ecc...)
Il verbale nei suoi punti essenziali prevede:
-        proroga del contratto di servizio con ATM senza riduzioni di servizio né di spesa;
-        impegno dell’amministrazione comunale di individuare le norme tecniche ed economiche per il mantenimento dell’unità di tutti i servizi di mobilità e la salvaguardia occupazionale e salariale;
-        valutazione di fattibilità dell’affidamento diretto in House;
-        in caso di gara, indicazione all’agenzia per la mobilità di procedere su lotto unico mantenendo garanzie occupazionali e contrattuali di primo e secondo livello dei lavoratori ATM;
-        apertura di tavoli di confronto permanenti tra OO.SS., Comune e Azienda in relazione alle procedure di affidamento del TPL a garanzia del percorso delineato con il presente accordo.
Non la soluzione definitiva dei problemi, ma un importante segnale di indirizzo del Comune di Milano, che segna l’inizio di un percorso che dovrà affrontarli e risolverli; quello che anche la CUB Trasporti ha chiesto durante gli incontri precedenti.
ciò è stato ottenuto con l’unità e la partecipazione di massa
dei tranvieri alle mobilitazioni,
che non dovranno sopirsi per i prossimi 13 anni. 
L’unica vera garanzia, perché il percorso delineato diventi concreto, è il mantenimento alto del livello di mobilitazione dei Tranvieri,
che dovranno farsi trovare preparati, nel caso ci si allontani dai contenuti della piattaforma.

venerdì 18 marzo 2016

FOTO : le nostre foto sulla partecipazione a Milano al corteo dei sindacati di base durante lo Sciopero Generale Nazionale (tutte le categorie) indetto da CUB, SI.COBAS e USI con adesione del SGB

il nostro reportage fotografico in una sintesi della partecipazione a Milano al corteo dei sindacati di base del 18 marzo

Milano 2 cortei confluiti in uno: il 1° corteo composto da CUB, USI, SGB, con presenze da varie regioni del Nord (Piemonte, Veneto) e altri  partito da L.go Cairoli ha percorso via Cusani via dell’Orso via Verdi p.zza della Scala via S. Margherita via Orefici p.zza Duomo via Mazzini p.zza Missori via Albricci via Larga c.so Europa p.zza San Babila.
2° corteo composto in prevalenza da lavoratori della logistica organizzati dal SI.COBAS è partito da P.le Lodi si è snodato per c.so Lodi p.zza Medaglie d’Oro c.so di P.ta Romana p.zza Missori per poi confluire nel primo percorso.












lunedì 1 febbraio 2016

Da Milano parte il coordinamento di lavoratori e delegati del pubblico impiego

Da Milano parte il coordinamento di lavoratori e delegati del pubblico impiego

Per un percorso conflittuale nella Pubblica Amministrazione che vuole ricostruire

un rapporto democratico con lavoratori e lavoratrici della Pubblica Amministrazione

Da Milano parte il coordinamento di lavoratori e delegati del pubblico impiego.


Dopo l’assemblea di Pisa a fine novembre un nuovo incontro si è tenuto a Milano lunedì 18 Gennaio 2016, inizia il percorso verso l’assemblea nazionale del pubblico impiego che si terrà il 19 Marzo 2016.

Prende vita un percorso conflittuale nella Pubblica Amministrazione che vuole ricostruire un rapporto democratico con lavoratori e lavoratrici della Pubblica Amministrazione prefiggendosi un obiettivo ambizioso: renderci tutti protagonisti delle scelte dirimenti per restituire dignità, forza e rappresentatività al pubblico. Partiamo da una questione di metodo per noi imprescindibile: per anni i lavoratori pubblici hanno subito una campagna indecorosa che li ha dipinti come nulla facenti, screditandoli agli occhi della opinione pubblica per consentire al Governo di fare di tutto e di più. Si tratta di recuperare una immagine che scientemente i Governi hanno distrutto per favorire i processi di privatizzazione che hanno creato una manodopera nei servizi con contratti sfavorevoli, part time, ricattabile con i capitolati degli appalti al ribasso. Anni di blocco dei contratti e della contrattazione, salari fermi, turn over inesistente, perdita di potere di acquisto che in pochi anni ha tolto dalle nostre tasche non meno di 6500 euro, una divisione crescente tra lavoratori attraverso la performance e una contrattazione decentrata che non ha restituito soldi ma acuito le disuguaglianze In questi anni i lavoratori e le lavoratrici della PA non hanno saputo costruire istanze comuni con la cittadinanza che beneficia dei servizi pubblici, da qui bisogna ripartire per una campagna nazionale contro le privatizzazioni e gli appalti senza diritti I prossimi decreti attuativi della Legge Madia sanciranno un ulteriore attacco al Pubblico Impiego, già a fine Gennaio approveranno i licenziamenti facili contro chi falsifica le presenze, un provvedimento che viola perfino il diritto costituzionale alla difesa Delegati\e, lavoratori\trici presenti a Milano, realtà territoriali e del sindacalismo di base, RSU, sono accomunati da un unico intento: costruire insieme l’Assemblea Nazionale del 19 marzo 2016 preceduta da riunioni e incontri locali per dare concretezza al percorso avviato, percorso che vuole presentare piattaforme comuni all’interno degli enti e contribuire ad affermare una pratica democratica in antitesi alle attuali regole sulla rappresentanza che impediscono a tantissimi lavoratori il diritto di parola e di partecipazione alle trattative Recupero del potere di acquisto, potere di contrattazione, rinnovi contrattuali non al ribasso, piattaforme rivendicative discusse nei luoghi di lavoro, campagna per il pubblico contro le privatizzazioni / esternalizzazioni, una opposizione ai decreti attuativi della Madia e allo smantellamento del servizio sanitario, difesa dei posti di lavoro nelle partecipate sono i punti salienti dai quali ripartire su questi argomenti inizieranno a febbraio le riunioni nei territori per costruire dal basso una piattaforma unitaria e l’assemblea del pubblico impiego sempre a febbraio sarà attivata una pagina fb e un blog per dare visibilità mediatica alle iniziative e ai percorsi di lotta / discussione incamminiamoci verso l’assemblea nazionale del pubblico impiego.
Prime adesioni di lavoratori e delegati del Pubblico Impiego:

Federico Giusti (comune di Pisa) - Silvio Lombardi, Francesco Picone (comune di Buti) - Roberto Cerretini (comune di Crespina Lorenzana) - Roberta Colombini (camera di commercio Pisa) - Maria Falcone, Pierpaolo Cassarino (provincia di Pisa) - Luigi Casali (Inps, Alessandria) - Arturo Pinotti, Michele Salvi, Donatella Biancardi, Giuseppe Binosi, Giorgio Gallo (Regione Lombardia) - Celeste Giacon, Bruno Marzola (Ag. Entrate Padova) – Gabriele Roberto (ex Inps Roma) - Fausto Sartorato, Carlo Rimoldi (comune di Busto Arsizio) - Giuseppina Amato (Icp Niguarda, Milano) - Fiorenzo Campagnolo (Cascina Costa) - Ivan Bettini, Antonio Cusimano, Roberto Firenze, Gianluca Cangini, Angela Foggetta, Davide Renoffio, Lorenzo Angelillo (comune di Milano) - Gino Orsini (A. O. Salvini di Garbagnate Milanese) - Carmela Carbone, Giampiero Vergata, Olga Sudano, Salvatore Giunta (comune di Cologno Monzese) - Cinzia Guarducci (Inps Milano Nord)

Sito: https://pubblicoimpiegoinmovimento.wordpress.com
Email: piinmovimento@libero.it
Pagina Fb: Pubblico Impiego in Movimento
Twitter: @PIinmovimento

martedì 26 gennaio 2016

GRANDE DISTRIBUZIONE : PADRONI, ISTITUZIONI, CGIL, CISL, UIL, TUTTI UNITI CONTRO I LAVORATORI IN LOTTA.in Veneto NASCE LA SANTA ALLEANZA CONTRO CHI LOTTA PER PORTARE DIRITTI E LEGALITA' ALL'INTERNO DEI MAGAZZINI (S.I.COBAS - ADL COBAS)


GRANDE DISTRIBUZIONE :
 PADRONI, ISTITUZIONI, CGIL, CISL, UIL, TUTTI UNITI
CONTRO I LAVORATORI IN LOTTA.
 NASCE LA SANTA ALLEANZA CONTRO CHI LOTTA PER PORTARE DIRITTI E LEGALITA' ALL'INTERNO DEI MAGAZZINI.

Il 19 gennaio si è riunito, convocato dalla  dalla Regione Veneto, un tavolo che ha visto la partecipazione, oltre che della Regione Veneto, nella figura dell'Assessore Reg. al Lavoro Donazzan, della provincia di Padova, di  Cgil, Cisl e Uil, Legacoop,  le società Prix, Despar-Aspiag, Trasporti Romagna-Mg Service, Alì, Unicomm, avente come titolo: “contro mobilitazioni selvagge” e per chiedere ai Prefetti di tutte le provincie il “ripristino della legalita”.
Questo tavolo è stato convocato dopo che nelle scorse settimane in alcuni dei magazzini di proprietà dei soggetti convocati si sono tenute iniziative di lotta che hanno posto come rivendicazioni il riconoscimento di alcuni obiettivi già ottenuti in moltissimi altri  magazzini del settore: avere garanzie in caso di  cambio di appalto, avere delucidazioni in merito alla chiusura del magazzino MaxiD di Montegalda dove operano 120 lavoratori, ottenere malattia e infortunio integrati al 100%, istituti contrattuali al 100%, un buono pasto, il riconoscimento dell'anzianità pregressa e  la mezz'ora di pausa retribuita. 
Per avere un'idea della gravità di quanto accaduto il 19 gennaio, basti pensare che, da una parte si sono messe assieme catene di supermercati da sempre concorrenti, dall'altra, Regione, Provincia di Padova, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil, hanno trovato il modo di condividere una comune crociata contro chi ha osato mettere in discussione una situazione divenuta oramai insostenibile dal punto di vista dei lavoratori. In particolare, dobbiamo ancora assistere  a licenziamenti di massa in occasione di cambi di appalto, legittimati in qualche modo dalla legge. E, da parte delle Istituzioni e dei sindacati collusi, non una parola viene spesa contro questa “libertà” garantita  dalla legge nel lasciare a casa le persone, o nel togliere diritti acquisiti, grazie al cambio di appalto. Così è successo nel magazzino Prix di Grisignano di Zocco, dove il giorno 15 di gennaio Prix dava disdetta alla cooperativa Leone, lasciando a casa tutti e 70 i lavoratori e ingaggiando una nuova cooperativa che immetteva nel magazzino nuovi lavoratori.
Così succede in moltissime altre situazioni dove grazie al cambio di appalto si perdono per la strada diritti acquisiti o addirittura il posto di lavoro. Si tratta di una norma contrattuale infame, quella che non garantisce il passaggio di tutti i lavoratori in caso di cambio di appalto alle medesime condizioni,  che deve essere essere assolutamente cambiata. Questo obiettivo, già conquistato con alcuni dei corrieri principali, deve diventare un obiettivo centrale da raggiungere per impedire le infamie che abbiamo sotto gli occhi.
 La mancanza di una normativa in questo senso ha portato anche alla situazione gravissima verificatasi alla Bormioli di Fidenza, dove, sempre grazie al cambio di appalto la CGIL si è accordata con i padroni per cancellare diritti acquisiti, quali l'anzianità di magazzino, i livelli e messo in discussione l'organico. A fronte della sacrosanta risposta messa in campo dai facchini abbiamo assistito ad un uso spropositato della polizia e siamo arrivati al fatto che CGIL ha organizzato un corteo dei lavoratori dipendenti da Bormioli contro i facchini in lotta. Tutto ciò, a conferma che il connubio sindacati-padroni è diventato oramai un vero e proprio matrimonio indissolubile.
A fronte di questa situazione che costringe i lavoratori a lottare, a volte anche in forme  dure, ma  adeguate al livello delle ingiustizie subite, si produce quindi un blocco di potere economico e politico che ha come unico scopo quello di bloccare lo sviluppo di un movimento di lotta che rivendica diritti e che, paradossalmente, ha portato legalità in un comparto, da sempre attraversato dalle forme più odiose di sfruttamento che rasenta la schiavitù, e che risente anche di pesanti infiltrazioni mafiose.
Se, fino a qualche tempo fa poteva ancora esserci qualche dubbio circa il fatto che Cgil, Cisl e Uil potessero ancora rappresentare in parte interessi dei lavoratori, oggi, entrando a far parte di questa “santa alleanza” contro le lotte dei facchini, cancellano ogni dubbio sulla metamorfosi che hanno subito e che li rende oggi parte determinante del sistema di sfruttamento. La cosa è ancora più grave  se pensiamo che questo appello alle Prefetture ad intervenire con la forza per ripristinare la “legalità” si rivolge ad un comparto con una forza lavoro supersfruttata e dove i diritti si sono conquistati solo ed esclusivamente con quelle lotte che oggi diventano oggetto di campagna militare  da parte del neocostituitosi “blocco d'ordine”.
Ci rivolgiamo quindi a tutti quei lavoratori che ancora oggi pensano di avere a che fare con dei sindacati che tutelano i diritti dei lavoratori, per far capire che ogni velo di ipocrisia è caduto e che la riunione di Venezia, e quanto sta avvenendo a Fidenza alla Bormioli, sono la dimostrazione lampante di una scelta di campo, da parte di CGIL CISL e UIL, totalmente chierata con i poteri forti contro i lavoratori.  

venerdì 22 maggio 2015

DIRITTO DI SCIOPERO (COMUNICATO STAMPA USB) : DELRIO E RENZI VOGLIONO SOFFOCARLO TOMASELLI (USB), RISPONDEREMO COLPO SU COLPO ANCHE CON LO SCIOPERO

COMUNICATO STAMPA
  
DIRITTO DI SCIOPERO: DELRIO E RENZI VOGLIONO SOFFOCARLO
TOMASELLI (USB), RISPONDEREMO COLPO SU COLPO
ANCHE CON LO SCIOPERO
  
“Per noi il diritto di sciopero non deve essere ulteriormente compresso, o si rischia che la pentola a pressione esploda, senza neanche più la salvaguardia della valvola di sicurezza”, afferma Fabrizio Tomaselli, dell'Esecutivo nazionale USB.

Continua il sindacalista: “Il Ministro Delrio annuncia che entro fine giugno ‘il disegno di legge per riformare il trasporto pubblico locale approderà in Parlamento’, e lo dice quasi esclusivamente in funzione della riduzione drastica dell’esercizio di quel diritto, specificando che sindacati piccoli e minoritari non possono bloccare le città”.

“A questo punto il Ministro ed il Governo facciano pace con se stessi –prosegue Tomaselli – perché se il sindacato è piccolo e minoritario gli eventuali scioperi che indice sono ininfluenti. Se invece, a prescindere dalle dimensioni (e quelle dell’USB non sono certo piccole), il sindacato riesce ad intercettare e comprendere i bisogni di lavoratori e lavoratrici, lo sciopero diventa lo strumento per determinare diversi rapporti di forza e per difendersi adeguatamente. E se lo sciopero riesce pienamente, come è accaduto con l’ultimo sciopero del trasporto pubblico da noi indetto lo scorso 15 maggio, vuol dire che il sindacato è forte e rappresentativo”.

“Se Delrio guiderà insieme a Renzi una nuova offensiva contro il diritto di sciopero – incalza il dirigente USB – noi non rimarremo certo con le mani in mano. Chiederemo noi audizioni alla Camera ed in Senato, informeremo i cittadini, manifesteremo tutto il nostro dissenso e se sarà il caso, sciopereremo”.

“Attenzione a tirare troppo la corda – conclude Tomaselli – noi risponderemo colpo su colpo. Il diritto di sciopero è un diritto costituzionalmente garantito e non si può ulteriormente soffocare. Succedeva soltanto durante il fascismo, ma gli antifascisti in questo Paese per fortuna sono ancora molti”.

Roma, 22 maggio 2015


Ufficio Stampa USB
Rossella Lamina


Unione Sindacale di Base

venerdì 1 maggio 2015

1° maggio 2015 Yes MayDay... ...NoEXPO !!!!! Milano ore 14.00 Piazza 24 maggio

Milano Piazza 24 maggio ore 14.00

Perché la Terra non si nutre precarizzando società e
territorio, distruggendo oltre 1000 ettari, di terreni
agricoli parchi, o cementificando intere aree
nell’hinterland milanese.

Perché la Terra non si nutre di sfruttamento e precarietà. Nonostante 1,3
miliardi di denari pubblici, fino a oltre 10 con i costi di infrastrutture, pare
strano che 18 mila giovani verranno utilizzati come manodopera gratuita, in
concorrenza con la “privilegiata” manodopera precaria. Precarizzare
definitivamente il mondo del lavoro, sbandierando falsi interessi nazionali.
Così, i governi (Berlusconi, Monti, Letta, Renzi) succedutisi senza interruzione di
continuità (dal 31 marzo 2008 in cui si assegnò l’Expo) hanno tagliato diritti,
reddito e risorse pubbliche, nutrendo speculazione, sfruttamento, precarietà.

Perché la Terra non si nutre di corruzione e cemento, conditi con mafia, politica
e tangenti. Ad oggi pare che si sia arrivati a 2 milioni di euro di tangenti, tra
politici, imprenditori e organizzatori. Tra le società presenti negli appalti, 44
risultano avere legami con organizzazioni mafiose.

Perché la Terra non si nutre avvelenando il cibo, per renderlo più produttivo e
utile agli interessi delle multinazionali, o degli speculatori agroindustriali. Il
cibo è all'attenzione di leggi e accordi internazionali che determineranno il
futuro di ciò che mangiamo. Il TTIP, il trattato Europa-USA ne è un esempio,
dietro alla liberalizzazione commerciale transatlantica, si cela in realtà la
definitiva sottomissione degli Stati alle multinazionali. Il TTIP consentirebbe
alle imprese di citare gli Stati che possano aver leso i loro interessi, presenti,
passati o futuri, con normative democratiche, anche se importanti per i propri
cittadini. Expo2015 è la parte mediatica propagandistica che si inserisce in
questo contesto. Sarà la grande vetrina per tutte le multinazionali
dell’agroalimentare: Coca Cola, Monsanto, Mc Donald, Nestlè, Eataly, e altri che
faranno bella mostra di se all’interno dei vari padiglioni, accattivandosi grandi
e piccini con trucchi e pupazzi che nasconderanno il loro vero volto, fatto da
sfruttamento, morte e veleni.
 ADL Milano
ci si vede in piazza!

Il caso-Ferla arriva in Parlamento

Il caso-Ferla arriva in Parlamento

sindacati di base avevano fatto quadrato e promosso manifestazioni, convinti che il licenziamento sia un atto intimidatorio per l’attività di Ferla, a cui fa riferimento anche la onorevole Ciprini nell’interrogazione. I deputati del Movimento 5 Stelle (sempre sulla base dell’articolo del Fatto) nel testo dicono che Ferla “nel recente passato ha «denunciato» – tra l’altro – le criticità in ambito aeroportuale in merito alla sicurezza sul lavoro, gli alti stipendi dei dirigenti e manager della SEA e presunte condotte antisindacali della Sea”.
L’interrogazione del Movimento 5 Stelle chiede in sostanza al Ministro di attivarsi per evitare il licenziamento: si chiede infatti “quali iniziative intenda assumere il Ministro – nell’ambito delle proprie competenze – allo scopo di favorire un dialogo e una corretta gestione delle relazioni sindacali tra i lavoratori, l’organizzazione ADL Varese e la direzione della SEA spa di Milano Linate Malpensa anche al fine disensibilizzare la direzione della SEA verso un ripensamento del provvedimento adottato in danno del dipendente e garantire il legittimo esercizio dei diritti sindacali dei lavoratori”.

giovedì 30 aprile 2015

Sciopero ATM: alta la partecipazione dei lavoratori allo sciopero di lunedì 27 di tram, bus e metrò indetto dalla Cub Trasporti.

Dalle 8.45 è stata completamente sospesa la circolazione delle linee M1, M2, M3 e M5del metrò.Alta anche la partecipazione alla protesta  da parte dei conducenti dei mezzi di superficie che si è attestata al  70%. In alcuni depositi ATM, come quello di viale Sarca, ha incrociato le braccia il 90% dei lavoratori. 

Decisamente sostenuta  l’adesione dei lavoratori del gruppo ATM  allo sciopero odierno di tram, bus e metrò  indetto dalla Cub Trasporti. 

Alla base dello sciopero l’accordo firmato per Expo che prevede l’inesigibilità delle ferie in qualsiasi periodo dell’anno viste le richieste di servizi aggiuntivi relativi al periodo di Expo, l’eliminazione degli SCO, alti livelli di straordinari con ore di guida superiori a ogni ragionevole limite, la totale indifferenza verso il problema della sicurezza. Un’intesa  che inoltre  dimentica ed esclude gli operai, gli impiegati e gli ausiliari e penalizza i famigliari di disabili (legge 104), mentre nessuna delle istanze dei lavoratori viene accolta.

Questa  massiccia adesione rappresenta la  totale bocciatura dell’accordo EXPO siglato da Cgil, Cisl, Uil, Faisa, Ugl, Sama e Orsa.
Un vero e proprio referendum che queste sigle sindacali hanno perso poiché non si possono fare gli accordi sulla testa dei lavoratori senza consultarli

La  CUB  chiede ora 

·  un incontro immediato con il  Sindaco Giuliano Pisapia che si è sempre sottratto ad un confronto con i lavoratori

·  le dimissioni del coordinamento RSU che, anche in questa vicenda, non ha rappresentato le istanze dei lavoratori bensì gli interessi delle Segreterie Sindacali

·  la riduzione del 50% dei permessi sindacali

·  la riapertura del tavolo delle trattative con la modifica dei contenuti dell’accordo EXPO, un'intesa che dovrà essere in linea con le richieste dei lavoratori

NOTA

Per la prima volta ATM non ha predisposto “i piani di rientro” dei treni delle metropolitane.
Questo potrebbe causare dei ritardi nella riattivazione del servizio alla fine dello sciopero non imputabili né alla CUB né ai lavoratori.

martedì 28 aprile 2015

Sciopero trasporti a Milano, metro ferma Interruzione del trasporto terminata alle 15, disagi in superficie (Redazione ANSA Milano)



Sciopero trasporti a Milano, metro ferma

Interruzione del trasporto terminata alle 15, disagi in superficie

(ANSA) - MILANO, 28 APR - È iniziato alle 8,45 lo sciopero del trasporto pubblico indetto dalla Confederazione Unitaria di Base Trasporti (Cub Trasporti) che si è concluso alle 15. Lo ha comunicato Atm, l'azienda dei trasporti milanese. Sulle linee M1, M2, M3 e M5 la circolazione è stata gradualmente sospesa.
Tutti i treni al momento in circolazione raggiungeranno i capolinea. Possibili riduzione per il servizio in superficie.
Gli ultimi treni prima dell'inizio dello sciopero sono stati presi d'assalto. Poi gradualmente le 4 linee della metropolitana di Milano sono state chiuse e l'assalto si è spostato ai posteggi dei taxi, con il risultato di file e ulteriori disagi. L'astensione è iniziata stamani alle 8.45 e anche per i mezzi di trasporto pubblico di superficie il servizio è stato mano a mano ridotto.
Lo sciopero - l'ultimo previsto prima dell'inizio dell'Expo - è stato proclamato dalla Cub Trasporti proprio contro il piano di lavoro extra per Expo firmato da azienda e alcune sigle sindacali. La situazione dovrebbe tornare alla normalità dopo le 15, quando è finita l'astensione.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSAhttp://www.ansa.it/lombardia/notizie/2015/04/28/sciopero-trasporti-a-milano-metro-ferma_5c499488-104f-41af-a637-cac91cdad5ae.html

lunedì 27 aprile 2015

Martedì 28 aprile 2015 MILANO - Sciopero di tram, bus e metro dalle 8.45 alle 15.00 I tranvieri bocciano l’accordo Expo (comunicato stampa CUB Trasporti)

COMUNICATO STAMPA
Martedì 28 aprile 2015 Sciopero di tram, bus e metro dalle 8.45 alle 15.00
I tranvieri bocciano l’accordo Expo
La CUB Trasporti ha “re”indetto lo sciopero dei tranvieri per martedì 28 aprile dopo che la Prefettura, con il pretesto di soffocare il dissenso, aveva bloccato la giornata di mobilitazione del 14 aprile scorso. Ottenendo, però, il risultato contrario.
Una soppressione che si è consumata a poche ore dallo scioglimento della riserva di Cgil, Cisl, Uil, Faisa, Ugl, Sama e Orsa sull’accordo ATM/Expo, avvenuto quando ancora erano in corso le assemblee. Un accordo fortemente contestato dal personale ATM che prevede: l'inesigibilità delle ferie in qualsiasi periodo dell’anno viste le richieste di servizi aggiuntivi relativi al periodo di Expo, l’eliminazione degli SCO, alti livelli di straordinari con ore di guida superiori ad ogni ragionevole limite, la totale indifferenza verso il problema della sicurezza. Un’intesa che dimentica ed esclude gli operai, gli impiegati e gli ausiliari e penalizza i famigliari di disabili (Legge 104), mentre nessuna delle istanze dei lavoratori viene accolta.
Ma queste organizzazioni sindacali non si aspettavano una tale e unanime delegittimazione da parte dei lavoratori a loro stesse iscritte.
Ogni giorno si raccolgono decine di disdette dai sindacati firmatari!
Fortissime le contestazioni sollevate durante le assemblee che, in alcuni casi, non si sono nemmeno potute svolgere. Molte erano presidiate persino da funzionari. Un fatto gravissimo!
Mai prima d’ora i funzionari di ATM avevano partecipato “attivamente” alle adunanze dei lavoratori.
Non solo. Dai giornali, ancora una volta, ATM difende l’operato dei sindacati, dichiarando la regolarità dello svolgimento delle assemblee.
Ormai è fin troppo chiaro che la dirigenza aziendale e sindacale si parano il… “posticino” a vicenda !
I lavoratori, che non sono più disposti ad assistere alla continua aggressione ai propri diritti, hanno espresso la loro contrarietà ad un accordo che poteva essere l’occasione per risolvere problemi strutturali come il rinnovo di un Contratto Nazionale scaduto da 8 anni, la carenza di personale, i turni di guida insostenibili, la mancanza d sicurezza, la disparità di trattamento tra lavoratori. Solo sacrifici a senso unico!
Si è consumata per l’ennesima volta la farsa delle assemblee fatte ad accordo già firmato e senza referendum!
L’ACCORDO SI FONDA SUL PRINCIPIO CHE A QUALSIASI CRISI SI RISPONDE TOGLIENDO UN PEZZETTO DI DIRITTI, DI CONQUISTE E DI TUTELE DEI LAVORATORI.
Cosa toglieranno ai lavoratori dopo Expo, qualche giorno di ferie? E nel 2017, se ci saranno le nuove gare d’appalto per il trasporto milanese, un pezzo di salario? E se Expo creerà buchi di bilancio a chi
chiederanno di pagare il conto?
I TRANVIERI COMPATTI CHIEDONO A GRAN VOCE: IL RITIRO DELLA FIRMA DALL’ACCORDO, LE DIMISSIONI DEI DELEGATI SINDACALI DEL COORDINAMENTO E DELLE RSU, LA SOSPENSIONE DEI PERMESSI SINDACALI DURANTE L’EXPO
L’adesione allo sciopero, la non collaborazione con ATM, la petizione per far lavorare i sindacalisti e le disdette sindacali possono davvero cambiare le cose.
La partita non è per nulla è finita, è appena cominciata!
Confederazione Unitaria di Base Trasporti

venerdì 13 marzo 2015

MALPENSA TERMINAL 2, PRESIDIO DEI LAVORATORI AEROPORTUALI LUNEDI 16 MARZO 2015 DALLE ORE 11 : Contro l’assurdo licenziamento del rappresentante sindacale di ADL Varese operato da SEA Spa , FERLA SALVATORE

PRESIDIO DEI LAVORATORI AEROPORTUALI
LUNEDI 16 MARZO 2015 DALLE ORE 11

AEROPORTO DI MALPENSA
TERMINAL 2 
DAVANTI 
ZONA PARTENZE

 Contro l’assurdo licenziamento del rappresentante sindacale di ADL Varese  operato da SEA Spa , 
FERLA SALVATORE

Contro l’atteggiamento antisindacale e vessatorio di SEA Spa nei confronti dei delegati sindacali “non allineati”

ADL Varese              CUB Trasporti


I FERROVIERI SI FERMANO il 14 E 15 MARZO PER PENSIONI, SICUREZZA E DEMOCRAZIA SINDACALE, CONTRO PRECARIETA' E JOBS ACT

                                           ancora
IN MARCIA !
GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908
---------------------------------------------------------------
CONFERMATO SCIOPERO FERROVIERI PER SABATO 14 E DOMENICA 15 MARZO. TRENI FERMI DALLE 21
I FERROVIERI SI FERMANO il 14 E 15 MARZO
PER PENSIONI, SICUREZZA E DEMOCRAZIA SINDACALE, CONTRO PRECARIETA' E JOBS ACT


TRENI VIAGGIATORI FERMI DALLE 21 DI SABATO 14,
ALLE 21 DI DOMENICA 15 MARZO 2015

LO SCIOPERO PROCLAMATO DA CAT E USB E SOSTENUTO DALLA CUB RAPPRESENTA UN IMPORTANTE MOMENTO
DI UNITÀ DEI SINDACATI EXTRACONFEDERALI CONTRO LE POLITICHE NAZIONALI DEL GOVERNO

 A COMINCIARE DALLA MANCATA SOLUZIONE DEL GRAVISSIMO PROBLEMA
DELLE PENSIONI DEI FERROVIERI, DOBBIAMO CONTRASTARE LE ULTERIORI PRECARIETA',
 LE FLESSIBILITÀ E LA RIDUZIONE DI TUTELE IN CASO DI LICENZIAMENTI


 PROTESTIAMO, INOLTRE, CONTRO LA ‘PRIVATIZZAZIONE’ DEI REGOLAMENTI, L’AGGRAVAMENTO
 DEI TURNI, DEI CARICHI DI LAVORO E LA RIDUZIONE DEGLI STANDARD DI SICUREZZA
 MEDIANTE L’ELIMINAZIONE DEGLI ATTUALI ‘CONTROLLI INCROCIATI’ CON LA CANCELLAZIONE
 DELLE FUNZIONI DEL CAPOTRENO E IL LORO AFFIDAMENTO AL SOLO MACCHINISTA
E CONTRO LA CANCELLAZIONE DELLA DEMOCRAZIA SINDACALE CALPESTATA DAGLI ACCORDI SULLA "RAPPRESENTANZA"

"LA SCELTA DEL CAT DI SCIOPERARE TRA SABATO E DOMENICA - SI LEGGE
 IN UN COMUNICATO - CONFERMA LA TOTALE CONTRARIETÀ DEI FERROVIERI 
ALLE SCELTE POLITICHE DEL GOVERNO E ATTENUA I DISAGI PER I LAVORATORI PENDOLARI
"

INVITIAMO TUTTI I FERROVIERI A PARTECIPARE A QUESTO SCIOPERO
 PROCLAMATO
NELL'INTERESSE DELLA CATEGORIA MA ANCHE DELLA SICUREZZA E DEL SERVIZIO ALLA COLLETTIVITÀ

PER SAPERNE DI PIU': www.inmarcia.it

venerdì 20 febbraio 2015

TERZA RIUNIONE SABATO 21 FEBBRAIO 2015 ORE 10.00 MILANO : “Facciamo il punto della situazione dopo OLTRE 20 anni di lotte ininterrotte dei sindacati di Base e alternativi.”

TERZA RIUNIONE SABATO 21 FEBBRAIO 2015 ORE 10.00  

presso Sala sindacale MILANO ST.NE CENTRALE FS BIN. 21 - SCALA “E” -

Il 40 % dei giovani è senza lavoro e il 50% dell’impiego è precario, le cooperative schiavizzano i lavoratori tradendo lo scopo sociale per il quale sono nate, molti lavoratori non riusciranno ad arrivare alla pensione e chi ci arriverà farà fatica a sopravvivere, la sanità sta diventando un privilegio per i ricchi, i sindacati confederali hanno sempre maggiori interessi nella pensione e nella sanità integrativa, la casa è solo un miraggio non solo per i disoccupati ma anche per molti lavoratori, l’immigrazione è fonte di ricchezza per gli sfruttatori, il problema degli esodati fatica a trovare soluzione, i trasporti pubblici puntano sulla popolazione benestante e lasciano a piedi i pendolari, gli sprechi e le ruberie nel pubblico impiego si trasformano in licenziamenti collettivi, le guerre sono  inventate ad hoc  per fare cassa,  gli infortuni sul lavoro non vengono più denunciati mentre i morti sul lavoro sono all’ordine del giorno…. Nonostante 20 anni di lotte dei sindacati di Base e alternativi, e nonostante piccole e grandi vittorie, la situazione non migliora, lavoro, casa, sanità, pensione, trasporti, stanno diventando una pia illusione per i più deboli.

 

“Facciamo il punto della situazione dopo OLTRE 20 anni di lotte ininterrotte dei sindacati di Base e alternativi.”

SABATO 21 FEBBRAIO 2015 ORE 10.00

TERZA RIUNIONE

MILANO ST.NE CENTRALE FS

BIN. 21 - SCALA “E” - 4° PIANO

per tutte le organizzazioni sindacali e i comitati organizzati di lavoratori e di cittadini


sono invitati :
Le Lotte dei Pensionati, Ancora in Marcia, Il sindacato è un'altra cosa, CUB, COBAS e COBAS PRIVATO, SLAI-COBAS, USB, ADL, SI-COBAS, AL-COBAS, SIAL-COBAS, CAT, USI, ORSA, Rete DIFESA SALUTE, Rete Per La PACE, Medicina Democratica, Coordinamento Milanese di Solidarietà, Comitato Milanese per la Sanità, ORMA Brescia, SDB Pavia, Comitato Esodati,  NO F35/ NO M346 a Israele, SISA, NO Elcon, No Austerity, Salario Minimo Garantito, ACU, tutti i sindacati di Base e alternativi, i coordinamenti e comitati di lotta, tutti i delegati e gli attivisti ecc

“………… La RETE potrebbe essere semplicemente un impegno di tutti a trovarci e discutere sulle lotte e su come affrontarle insieme senza vicoli e senza gerarchie, mettendo a disposizione in modo solidale tutto l’aiuto possibile e di qualsiasi genere: economico e di partecipazione.  La logica è semplice, dove esiste una lotta. indipendentemente dalla organizzazione di base che la gestisce direttamente, quella è una lotta di tutti e tutte, perché una vittoria di quella lotta è la vittoria di tutti e tutte. E poi anche perché speriamo che la pratica reale unitaria costringa tutti e tutte a capirsi e ci faccia scoprire che le nostre differenze, che ci sono, sono cose infinitesimali di fronte al grande problema che abbiamo davanti: difendere i lavoratori e le lavoratrici da una sconfitta di portata storica……….”