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venerdì 30 settembre 2016

Scuola, aumentano gli alunni che hanno bisogno del sostegno ma il ministero è fermo al vecchio organico (da controlacrisi.org)

da 

I numeri si evincono dal Focus ministeriale pubblicato in questi giorni: in riferimento all’anno scolastico in corso, solo in Lombardia vi sono circa 2.400 studenti certificati in più; segue la Campania, anch’essa in salita, (nel 2014/15 ne aveva 22.893 sul totale di 933.149, uno su 40) presentando 25.022 alunni disabili; anche la Sicilia registra un incremento di iscritti (23.859) a fronte dei 21.809 dello scorso anno. Tali regioni, seguite dal Lazio, rappresentano quelle con il maggior numero di alunni bisognosi dell’insegnante che attua didattica speciale. La maggior parte degli studenti frequenta la primaria (79.777), seguita da medie (65.227), superiori (61.880) e materna (17.625). Tuttavia, anziché potenziare la didattica speciale, a Viale Trastevere si pensa di ridurre i docenti di sostegno, mantenendo quasi 30mila posti in deroga su cattedre vacanti e disponibili.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): “Quella che l’Anief qualche giorno fa aveva definito la “babele” sul sostegno diventa una condizione ancora più caotica e penalizzante per gli alunni disabili e le loro famiglie. Non continua, infatti, solo a mancare all’appello un docente specializzato su tre: ora abbiamo la certezza che per un nutrito numero di alunni con disabilità il sostegno non arriverà mai o, qualora presente, in orario ridotto rispetto a quanto previsto dalle relazioni mediche e dalle diagnosi funzionali. Sembra assurdo ma ancora oggi nel 2016, occorre ricorrere in tribunale per farsi riconoscere 18 o 21 ore, il massimo di quelle settimanali previste dalla legge, anche quando l’alunno è portatore di un handicap grave e il ricorso non dovrebbe esser necessario. Ribadiamo la gratuità dell’azione giudiziaria per i genitori o tutori che si rivolgeranno a noi, con lo scopo di vedere rispettato un loro diritto.
Per questi motivi, Anief ha riattivato l’iniziativa “Sostegno: non un’ora di meno!”, mettendo a disposizione delle famiglie un modello di lettera per richiedere sin dal primo settembre le ore di sostegno per l’intera durata dell’orario di servizio settimanale dell’insegnante specializzato: se non saranno erogate le ore di sostegno necessarie in questi primi giorni di scuola o in caso di inadempienze, le segnalazioni possono essere già raccolte dal sindacato inviando una email a sostegno@anief.net
http://www.controlacrisi.org/notizia/Conoscenza/2016/9/27/48058-scuola-aumentano-gli-alunni-che-hanno-bisogno-del-sostegno/

venerdì 27 maggio 2016

Francia : Nell’unità, con i nostri scioperi e le nostre manifestazioni, vinceremo!...Il movimento popolare contro la legge sul lavoro si rafforza ancora (da Solidaires)

Des nouvelles du mouvement social en France
Union syndicale Solidaires (www.solidaires.org)
Fédération des syndicats SUD-Railwww.sudrail.fr

Nell’unità, con i nostri scioperi e le nostre manifestazioni, vinceremo!
Il movimento popolare contro la legge sul lavoro si rafforza ancora
Due mesi e mezzo dopo la prima giornata nazionale di manifestazioni, e contrariamente a ciò che la propaganda governativa racconta, il movimento non si sta indebolendo. Come ha detto l’Intersindacale nazionale (CGT, FSU, FO, Solidaires, UNEF, UNL, LDIF) nei giorni scorsi contrassegnando "un nuovo inizio con più lavoratori e lavoratrici dipendenti, giovani, lavoratori e lavoratrici autonomi, pensionati e pensionate, in azione".
Scioperi, manifestazioni, azioni locali...
Il 26 maggio, c’erano ancora centinaia di migliaia di persone a protestare nel paese. In molte città, picchetti, blocchi economici, sbarramenti sono state decisi e organizzati dalle intersindacali, dalle assemblee generali locali. Ma ciò che è decisivo è lo sciopero. Si sta generalizzando e si estenderà ulteriormente la prossima settimana. Ovunque, Solidaires lavora.
Dobbiamo mettere in condizioni di non nuocere i gruppuscoli che si radicalizzano!


Un gruppuscolo ha cercato di confiscare quel po’ di democrazia tollerata in regime capitalistico. Queste poche persone pretendono di imporre un disegno di legge che viene respinto dalla stragrande maggioranza della popolazione. Dopo aver preso il nome di " Governo Bugiardo", il gruppuscolo ha altresì proibito qualsiasi discussione del disegno di legge in Parlamento. Giorno dopo giorno, questi irresponsabili si radicalizzano; gli uni e le altre ora hanno infilato dichiarazioni contraddittorie, minacce e provocazioni. Questa impunità deve finire!
Basta con questa violenza nelle manifestazioni!
Il gruppo molto minoritario che blocca il paese  da settimane, approfitta di queste giornate di manifestazioni per moltiplicare la violenza; Ora, le bande armate che comanda hanno attaccato anche i picchetti in sciopero. La deve anche smettere!
Le raffinerie non sono "bloccate": sono in sciopero all’appello dei sindacati dell'industria CGT / FO / SUD!
Le 5 raffinerie Total (Normandia, Donges, Feyzin, Provenza, Grandpuits) sono in sciopero da più di dieci giorni, la chiusura totale delle unità è stato deciso pochi giorni dopo (è effettivo da 2 a 5 giorni) . Sostanzialmente identica la situazione Petroineos (Lavera), dove l’arresto delle unità è vicino. Nelle 2 Raffinerie in  Exxon (Notre-Dame de Gravenchon e Fos), una azione di diminuzione dei flussi ha iniziato il 20 maggio. A questo si aggiunge lo sciopero in diversi depositi di petrolio.
Lo sciopero riguarda anche le centrali nucleari,  i porti, i siti SNCF, gli Airbus, il trasporto urbano ...
Sciopero rinnovabile alla SNCF dal 31 maggio sera, la RATP dal   2, dal 3 in aviazione ...
Per sostenere gli scioperanti, occorrono . . . più scioperanti! sciopero rinnovabile quando può essere deciso collettivamente, secondo le possibilità tutto il resto!

Giovedi 2 giugno da Le Havre a Marsiglia, organizziamo delle azioni e delle  manifestazioni dappertutto! E prepariamo la manifestazione nazionale del 14 giugno in cui celebreremo la nostra vittoria!

giovedì 26 maggio 2016

Scioperi, manifestazioni, blocchi ...
Tutti insieme, noi continuiamo per vincere!
Degli scioperi reiterabili sono iniziati
Nel settore ferroviario, nelle raffinerie di petrolio, nel trasporto su strada, degli scioperi reiterabili sono iniziati questa settimana. Oltre a questi settori categoriali nazionali, a livello locale ci sono scioperi in molte altre imprese (commercio, edilizia, industria, servizi postali, settore culturale, sanità, porti, etc.). L’Intersindacale della Funzione Pubblica (CGT, FO, Solidaires, FSU) parla anche di sciopero reiterabile. Le manifestazioni del 19 maggio si sono riuniti centinaia di migliaia di persone. Le assemblee Nuit debout si tengono in tutta la Francia. Delle azioni di blocco sono attuate in molte città.
Il progetto di legge sul Lavoro è respinto in modo schiacciante dalla popolazione
Contrariamente a ciò che dice la propaganda padronale, governativa, il movimento non si sta indebolendo. Ma non è ancora abbastanza forte per vincere. Questa è la sfida dei prossimi giorni. Noi perdiamo nulla!
Unité pour gagner ! Unità per vincere!
Non cadremo nella trappola della divisione sindacale: Sì, è un peccato che la CGT si è opposta alla continuazione dello sciopero alla Sncf al di là di giovedi, ma c’è un'altra federazione CGT all’origine del blocco di 7 delle 8 raffinerie da quel giorno. L’Union syndicale Solidaires si basa sull’Intersindacale nazionale che riunisce CGT, FO, Solidaires, FSU e dei movimenti giovanili, sulle intersindacali locali che sono spesso più larghe, sull'appello "Blocchiamo tutto! " lanciato dai sindacalisti CGT, Solidaires, CNT-SO, CNT, FO, LAB, CFDT, o ancora sulle Nuit debout.
Lo Stato è violento e reprime
L’Union syndicale Solidaires denuncia ancora una volta le violenze poliziesche e la repressione (arresti e custodia) contro i manifestanti e le manifestanti, e anche contro le organizzazioni sindacali: dopo la devastazione dei locali CNT a Lille nelle ultime settimane, ieri il locale di Solidaires Ille-et-Vilaine è stato perquisito!
Il 26 maggio, prima e dopo, continua, rafforza lo sciopero!
L’intersindacale nazionale intercategoriale chiama a nuova giornata di scioperi e manifestazioni giovedi 26 maggioSenza aspettare un'altra settimana, l'Union syndicale Solidaires sostiene tutti i lavoratori già in sciopero reiterabile e invita a rafforzare questo movimento dovunque sia possibile. E lo stesso vale per la manifestazione nazionale del 14 giugno: per l’Union syndicale Solidaires, non si tratta di agire per una prospettiva di affossamento del movimento; al contrario, estendendo e rafforzando lo sciopero, ci diamo i mezzi che celebrino l'abbandono del progetto di legge sul lavoro e che aiuteranno a imporre le nostre rivendicazioni e non più quelli dei padroni!

Più velocemente colpiremo duro e bloccheremo l'economia e i profitti dei padroni e degli azionisti, prima vinceremo!

mercoledì 25 maggio 2016

FRANCIA A SECCO DI BENZINA: "SCIOPERI A OLTRANZA CONTRO IL JOBS ACT DI HOLLANDE" (da Leggo)

da 

http://www.leggo.it/news/esteri/francia_benzina_jobs_act_hollande-1755194.html

FRANCIA A SECCO DI BENZINA: "SCIOPERI A OLTRANZA CONTRO IL JOBS ACT DI HOLLANDE"





Francia a secco di benzina: "Scioperi
a oltranza contro il Jobs Act di Hollande"
Mercoledì 25 Maggio 2016, 09:56
di Valeria Arnaldi
Nuova giornata di scioperi, in Francia, contro la Loi Travail, ossia il Jobs Act francese. Alcuni camionisti - temendo che la riforma diminuirà la retribuzione delle ore di straordinario - hanno rallentato la circolazione viaria in punti strategici. E militanti dei sindacati, anche tra i magazzinieri, hanno bloccato accessi al porto di Saint Nazaire. Disagi e proteste pure in altre zone, tra raffinerie e centri industriali. Obiettivo, fermare la riforma. La polizia, in mattinata, come aveva annunciato il primo ministro Manuel Valls, ha impiegato circa due ore per sgomberare gli accessi alla raffineria Esso e al deposito di carburante di Fos-sur-Mer, vicino a Marsiglia, nel sud, dal giorno prima bloccati dal sindacato Cgt. E non sono mancati momenti di tensione. «Ci hanno sparato con proiettili di gomma - racconta il rappresentante Cgt, Olivier Mateu - hanno usato gli idranti, senza nessun avvertimento». Un'azione che avrebbe portato al ferimento di diversi manifestanti. La protesta, però, non si fermerà. Convocata da quattro sindacati e tre organizzazioni studentesche, continuerà fino alla giornata di mobilitazione generale indetta per domani, con scioperi di controllori di volo e addetti al trasporto ferroviario. Intanto già ieri lunghe file alle pompe, a secco di carburante.

martedì 24 maggio 2016

Belgio, Austerità «La misura è colma» : Bruxelles, scontri tra polizia e manifestanti al corteo anti-austerità. Lanci di pietre e bottiglie sugli agenti, che rispondono con spray al peperoncino. Diversi feriti al corteo di protesta contro le misure d’austerità del governo. (da corriere

da
http://www.corriere.it/esteri/16_maggio_24/duri-scontri-bruxelles-polizia-manifestanti-65e31fa4-21ad-11e6-91cf-0087f336776f.shtml

Lanci di pietre e bottiglie sugli agenti, che rispondono con spray al peperoncino
Diversi feriti al corteo di protesta contro le misure d’austerità del governo



Scontri a Bruxelles tra polizia e manifestanti al corteo di protesta contro l’austerità. Le forze dell’ordine hanno usato lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere i dimostranti. Almeno due poliziotti e 8 manifestanti sono rimasti feriti negli scontri. Medicato sul posto e portato poi in ospedale anche il commissario di polizia responsabile per la sicurezza dell’evento Pierre Vandersmissen. Per la sua aggressione è stato fermato un 20enne incensurato. La manifestazione era stata indetta dai maggiori sindacati del paese contro l’innalzamento dell’età pensionabile, l’introduzione di maggiore flessibilità nel mercato del lavoro e l’allungamento dell’orario di lavoro da 38 a 45 ore settimanali. Nelle stesse ore del corteo, nella capitale belga, era in corso la riunione dell’Eurogruppo sulla crisi greca.

Migliaia in marcia: «La misura è colma»


Tra le 50 e le 60 mila persone secondo i dati della polizia locale e dei sindacati hanno marciato nel centro di Bruxelles per protestare contro le politiche sociali ed economiche del governo di centro-destra che, per i sindacati, minano in profondità le fondamenta del welfare in Belgio. Sotto lo slogan «La misura è colma», le principali sigle sindacali hanno aderito alla manifestazione unite nella loro opposizione contro le misure per aumentare la flessibilità sul posto di lavoro e le paghe inferiori in condizioni di lavoro più gravose. 
I sindacati lamentano che le politiche di libero mercato del centro-destra, portate avanti dal primo ministro liberale Charles Michel nel corso degli ultimi due anni, stanno costando a una famiglia media belga circa 100 euro al mese, mentre la promessa di molti posti di lavoro in più resta sfuggente. I sindacati chiedono invece che il governo affronti la piaga dell’evasione fiscale.

Durante la protesta, alcune decine di manifestanti a volto coperto si sono però staccati dalla manifestazione principale e hanno attaccato la polizia nei pressi della Gare du Midi a Bruxelles, con lancio di petardi e oggetti come pietre e bottiglie. Le forze dell’ordine hanno risposto caricando e usando un cannone ad acqua e spray al peperoncino. Dopo gli scontri la polizia ha deciso di chiudere due stazioni della metro e alcune tunnel.
24 maggio 2016 (modifica il 24 maggio 2016 | 18:31)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Corriere della Sera

mercoledì 20 aprile 2016

dalla FRANCIA : Prima colpiremo duramente e bloccheremo l’economia e i profitti dei padroni e degli azionisti, prima vinceremo ! ( articolo di

abbiamo ricevuto questo articolo scritto per il nostro blog da Christian Mahieux de l'Union syndicale Solidaires e della Fédération des syndicats SUD-Rail

Parigi, 15 aprile 2016
Prima colpiremo duramente e bloccheremo l’economia e i profitti dei padroni e degli azionisti, prima vinceremo !  
E 'più di un mese che dura la mobilitazione contro il progetto di legge del lavoro, scandita da numerosi giorni di sciopero e manifestazioni: il 31 Marzo, il 5 e il 9 aprile , tra le ultime. In molte città, ci sono anche delle occupazioni delle sedi del MEDEF (organizzazione dei datori di lavoro francesi) o delle sue affiliate; la riappropriazione dei luoghi pubblici per incontrarsi e dibattere si moltiplicano con le iniziative Nuit debout alle quali Solidaires ha chiamato a partecipare. 

L’intersindacale nazionale tra CGT / FO / Solidaires / FSU ha chiamato ad una nuova giornata di sciopero generale e di manifestazioni per giovedì 28 aprile. Questa data può sembrare un po 'distante. Ma ciò che conta è sapere che forma e dimensione saranno date dai lavoratori dipendenti a questo appuntamento rivendicativo intercategoriale nazionale. Ci sono due settimane per decidere:
ð  Un nuovo giorno di manifestazioni, sostenute da scioperi?
ð  Uno sciopero di 24 ore, con manifestazioni?
ð  L'inizio di uno sciopero reiterabile ove possibile, accompagnati da manifestazioni di massa?
 Solidaires con i giovani !

Le organizzazioni giovanili hanno chiamato Martedì 12, Giovedi 14 e Mercoledì 20 aprile a nuove manifestazioni, azioni in università e nelle scuole superiori, etc. Come nel mese di marzo, l'Union syndicale Solidaires è presente con i giovani attraverso Solidaires studenti e studentesse nelle università, SUD Liceali in diverse città, i nostri sindacati di categoria locali Solidaires ma anche tutti i nostri sindacati, perché le rivendicazioni e la lotta dei giovani ci riguardano tutti.
Solidaires contro le violenze poliziesche
Dall'inizio del movimento, la violenza e le provocazioni della  polizia non cessano di crescere. Come a tutte le organizzazioni sindacali, numerose testimonianze sono giunte, provenienti da diverse città : dappertutto è stato denunciata una presenza aggressiva della polizia, cercando l'incidente, attaccando i manifestanti a colpi di gas e manganelli, le nuclei di polizia in borghese mescolato con "disturbatori",. Gli attacchi sono particolarmente sistematici e violenti verso i giovani. La responsabilità è del governo. Questo dimostra a come chi governa vuole far passare il disegno di legge dei padroni! Pertanto, abbiamo bisogno di un movimento di massa che attacchi i loro interessi : i loro profitti!

Per vincere, come continuare dopo il 28 aprile ?
Migliaia di attivisti sindacali provenienti da diverse organizzazioni sostengono l’appello Blocchiamo tutto !, che ha afferma tra l’altro « l'unico modo per vincere e piegare il governo, è bloccare l'economia. I lavoratori e le lavoratrici infatti  devono prendere nelle loro mani i loro interessi in questa lotta e non dovrebbero fare affidamento sui politici o politicanti che non hanno in vista che le elezioni 2017.
E per bloccare l'economia, ciò che è necessario è quello di confermare l'ancora dello sciopero, preparare la sua generalizzazione e la sua reiterazione dovunque possibile nei giorni e nelle settimane successive! Così otterremo il ritiro del disegno di legge El Khomri. Così poi possiamo preparare la NOSTRA contro-offensiva nel popolarizzare le rivendicazioni  che permettono di  mobilitare, su cui le squadre sindacali  potrebbero impegnarsi insieme, alla base e in unità ".
 
Christian Mahieux
Union syndicale Solidaires

Fédération des syndicats SUD-Rail

giovedì 10 marzo 2016

La Francia in piazza. Ferrovieri e studenti in prima fila .Proteste in tutta la Francia contro la riforma del lavoro (da sito internazionale.it)





Proteste in tutta la Francia contro la riforma del lavoro. In 250 città della Francia sono scese in piazza 500mila persone, soprattutto studenti, per protestare contro la riforma del lavoro proposta dal governo di Manuel Valls. Tutti i principali sindacati hanno aderito alla protesta contro la legge che prevede l’eliminazione di alcune garanzie contro i licenziamenti e alcune misure che permetteranno di derogare alle 35 ore settimanali.
http://www.internazionale.it/notizie/2016/03/09/proteste-in-tutta-la-francia-contro-la-riforma-del-lavoro


http://www.internazionale.it/foto/2016/03/10/francia-proteste-lavoro-foto

10
MAR 2016
12.40

La Francia in piazza

Decine di migliaia di persone hanno manifestato il 9 marzo in tutta la Francia contro la riforma del diritto del lavoro proposta dal governo di Manuel Valls. Allo sciopero hanno partecipato i sindacati della Société nationale des chemins de fer français (Sncf), l’azienda pubblica che gestisce le ferrovie, ma anche gli studenti dei licei.


Secondo gli organizzatori, alle proteste hanno partecipato 400mila persone, secondo il ministero dell’interno 224mila. Le proteste hanno causato forti disagi agli utenti del trasporto pubblico e hanno provocato la chiusura di diverse scuole.
Le manifestazioni si sono svolte a Parigi, dove ci sono stati tre cortei, ma anche in molte altre città del paese. A Lione ci sono stati momenti di tensione, con lancio di pietre contro la polizia, che ha risposto con i lacrimogeni. Tre persone sono state fermate per essere interrogate.

La riforma prevede modifiche all’orario di lavoro, alle ferie e alla flessibilità dei contratti.

Secondo il governo il disegno di legge ha l’obiettivo di ridurre il tasso di disoccupazione, attualmente superiore al 10 per cento, incoraggiando le aziende ad assumere più lavoratori a tempo indeterminato e a far entrare più giovani nel mercato del lavoro. Ma per i sindacati e per le correnti più di sinistra del partito socialista danneggia i lavoratori.

Ci sarà un altro sciopero il 17 marzo, in attesa della manifestazione nazionale proclamata per il 31 marzo. Il disegno di legge avrebbe dovuto essere presentato il 9 marzo, ma la data è stata spostata al 24 perché la legge dovrà subire alcune modifiche.
Le foto sono state scattate in varie città della Francia, il 9 marzo 2016.