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giovedì 14 luglio 2016

Puglia, scontro tra treni : Ipocriti !! Tutti……. giornali, televisioni, politici ! - Comunicato della redazione di Ancora IN MARCIA del 14 LUGLIO 2016

ancora
IN MARCIA
Rivista mensile dei macchinisti dal 1908

- COMUNICATO -
Ipocriti!! Tutti……. giornali, televisioni, politici!
Dobbiamo ancora una volta registrare un metodo tutto italiano di volontà di risolvere i problemi di
sicurezza dei trasporti solo dopo che avvengono gravissimi incidenti come quello appena accaduto in
Puglia dove due treni regionali si sono scontrati frontalmente causando la morte di 25 persone e il
ferimento di oltre 50, tranne poi dimenticare tutto appena si spengono i riflettori.
Stride vedere due mezzi nuovi, dotati dei moderni sistemi di sicurezza a bordo, ma del tutto inutili e
inutilizzabili se usati su una linea non attrezzata, con circolazione affidata al preistorico " BLOCCO
TELEFONICO.
E' quantomeno assurdo che il Ministero dei Trasporti autorizzi certi sistemi di circolazione in deroga alle più elementari norme di sicurezza. Lo scorso anno affrontammo proprio tale incongruenza dalle pagine della nostra rivista lanciando l'allarme e chiedendo un intervento risolutivo dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria (ANSF), nulla è stato fatto da allora, mentre continuiamo ad ascoltare le solite frasi che parlano di “errore umano”.
Oggi, quelle 25 vite umane sarebbero salve se fossero stati fatti investimenti per mettere in sicurezza
tante altre linee, gestite privatamente e in concessione, con rischiose deroghe normative.
Si preferisce, invece, continuare a cambiare Manager con lauti stipendi senza che mai nessuno di loro
paghi per i loro piani fallimentari.
Si preferisce innalzare l’età pensionabile dei macchinisti ed dei ferrovieri a 70 anni e si pretende che non sbaglino mai!
Si preferisce aumentare loro le ore ed i carichi di lavoro per poi avere un capro espiatorio.
Non ci stiamo a questa retorica!
Chiediamo rispetto per i morti, e rispetto per tutti coloro che ogni giorno cercano di far funzionare la
ferrovia nonostante dirigenti incapaci e politici che non pagano mai!
Esprimiamo tutto il nostro cordoglio ai familiari delle vittime, ai familiari dei colleghi coinvolti e l'augurio di una pronta guarigione ai numerosi feriti, come macchinisti siamo i primi a sentire il peso di un disastro ferroviario tanto grave quanto evitabile.

La redazione di Ancora IN MARCIA.
14 LUGLIO 2016

Incidente Ferroviario Puglia [12/07/2016], CAT : Quando lo stato latita e si guarda solo al risparmio!

Quando lo stato latita e si guarda solo al risparmio!

Innanzi tutto non vogliamo usare parole fredde come cordoglio, vogliamo unirci in un grande abbraccio e circondare tutte le persone colpite dal dolore per il disastroso incidente ferroviario occorso in Puglia. 
Le immagini e le notizie che ci arrivano hanno lasciato tutti noi profondamente sconcertati e commossi, una commozione mista a rabbia.
Ci dispiace constatare che il totale disinteresse istituzionale per le priorità per le quali come categoria sono anni che ci battiamo:
  • garantire sicurezza ad utenti e dipendenti su tutta la rete.
  • contrastare privatizzazioni che mirano unicamente al profitto al di fuori di regole comuni.
  • turni umani per il personale dell'esercizio.
sia molto probabilmente concausa della tragedia.
foto1
Mentre arrivano notizie frammentarie e allarmanti di uno scontro fra 2 treni su una linea a binario unico in Puglia fra Ruvo di Puglia e  Corato, il presidente del consiglio Renzi lancia messaggi tranquillizzanti dicendo che non si fermerà senza arrivare alla verità.
foto2
Quei treni della Ferrovia Nord Barese erano relativamente nuovi e questo indica che investimenti orientati al confort della clientela erano stati effettuati, una bella operazione d'immagine!
Ma la linea è gestita con sistemi di sicurezza di oltre cinquant'anni fa. Liberalizzare il trasporto ferroviario con il mero obbiettivo di inseguire economie privatistiche porta solo a disastri.
Anche questa volta tenteranno di archiviare il tutto dietro al solito "errore umano" ma la verità è che se la politica non inizia a ragionare seriamente sui trasporti definendo regole eguali per tutti gli operatori del settore sia per quanto riguarda la sicurezza dell'infrastruttura che per l'orario di lavoro del personale, questi disastri sono destinati a ripetersi.
La protezione civile parla di 12 morti, altre notizie parlano di oltre 20 morti accertati e di circa 35 feriti.
Difficoltà per le operazioni di soccorso sulle prime 2 vetture dei rispettivi treni che si sono sgretolate nel devastante impatto.
foto3
Non ci possono essere cittadini di serie A e cittadini di serie B, lavoratori di serie A e lavoratori di serie B
La tecnologia attuale avrebbe potuto evitare questa strage, e chi ha privilegiato investire in 'altro' piuttosto che in sicurezza è colpevole!
Il GOVERNO ed il Primo Ministro Renzi DEVONO essere più concentrati a garantire a TUTTI I CITTADINI ITALIANI le stesse opportunità per viaggiare in TOTALE SICUREZZA.
In queste drammatiche occasioni la sicurezza in ambito ferroviario torna tristemente alla ribalta e riguarda la società intera e non solo i ferrovieri. Noi ci uniamo come ferrovieri e come cittadini al dolore degli amici pugliesi.
Approfondimenti.
http://www.associazionecat.it/
Nastrino lutto
 

Per gli amici pugliesi

"Quando un uomo muore,
non viene strappato un capitolo dal libro,
ma viene tradotto in una lingua migliore."
[John Donne]

venerdì 22 maggio 2015

DIRITTO DI SCIOPERO (COMUNICATO STAMPA USB) : DELRIO E RENZI VOGLIONO SOFFOCARLO TOMASELLI (USB), RISPONDEREMO COLPO SU COLPO ANCHE CON LO SCIOPERO

COMUNICATO STAMPA
  
DIRITTO DI SCIOPERO: DELRIO E RENZI VOGLIONO SOFFOCARLO
TOMASELLI (USB), RISPONDEREMO COLPO SU COLPO
ANCHE CON LO SCIOPERO
  
“Per noi il diritto di sciopero non deve essere ulteriormente compresso, o si rischia che la pentola a pressione esploda, senza neanche più la salvaguardia della valvola di sicurezza”, afferma Fabrizio Tomaselli, dell'Esecutivo nazionale USB.

Continua il sindacalista: “Il Ministro Delrio annuncia che entro fine giugno ‘il disegno di legge per riformare il trasporto pubblico locale approderà in Parlamento’, e lo dice quasi esclusivamente in funzione della riduzione drastica dell’esercizio di quel diritto, specificando che sindacati piccoli e minoritari non possono bloccare le città”.

“A questo punto il Ministro ed il Governo facciano pace con se stessi –prosegue Tomaselli – perché se il sindacato è piccolo e minoritario gli eventuali scioperi che indice sono ininfluenti. Se invece, a prescindere dalle dimensioni (e quelle dell’USB non sono certo piccole), il sindacato riesce ad intercettare e comprendere i bisogni di lavoratori e lavoratrici, lo sciopero diventa lo strumento per determinare diversi rapporti di forza e per difendersi adeguatamente. E se lo sciopero riesce pienamente, come è accaduto con l’ultimo sciopero del trasporto pubblico da noi indetto lo scorso 15 maggio, vuol dire che il sindacato è forte e rappresentativo”.

“Se Delrio guiderà insieme a Renzi una nuova offensiva contro il diritto di sciopero – incalza il dirigente USB – noi non rimarremo certo con le mani in mano. Chiederemo noi audizioni alla Camera ed in Senato, informeremo i cittadini, manifesteremo tutto il nostro dissenso e se sarà il caso, sciopereremo”.

“Attenzione a tirare troppo la corda – conclude Tomaselli – noi risponderemo colpo su colpo. Il diritto di sciopero è un diritto costituzionalmente garantito e non si può ulteriormente soffocare. Succedeva soltanto durante il fascismo, ma gli antifascisti in questo Paese per fortuna sono ancora molti”.

Roma, 22 maggio 2015


Ufficio Stampa USB
Rossella Lamina


Unione Sindacale di Base

lunedì 4 maggio 2015

COMUNICATO STAMPA DIRITTO DI SCIOPERO SIGNORE (CUB TRASPORTI): IL MINISTRO DELRIO ATTACCA IL DIRITTO DI SCIOPERO, MA NON È FARINA DEL SUO SACCO. CGIL, CISL, UIL e UGL LO HANNO PRECEDUTO DI QUALCHE ANNO. PER GOVERNARE UN PAESE A LORO BASTA il 20% A NOI PER SCIOPERARE SERVE il 51%.



COMUNICATO STAMPA 
DIRITTO DI SCIOPERO
SIGNORE (CUB TRASPORTI): IL MINISTRO DELRIO ATTACCA IL DIRITTO DI SCIOPERO, MA NON È FARINA DEL SUO SACCO. CGIL, CISL, UIL e UGL  LO HANNO PRECEDUTO DI QUALCHE ANNO.
PER GOVERNARE UN PAESE A LORO BASTA il 20% A NOI PER SCIOPERARE SERVE il 51%. 
Il Ministro dei Trasporti Delrio porta fino in fondo il suo attacco al Diritto Costituzionale - dei lavoratori e non dei governi - di Sciopero.
Non a caso, in questo momento, si utilizzano strumentalmente singoli eventi per interventi ancor più stringenti sul diritto di sciopero nei confronti di  una categoria che, nei prossimi anni, sarà colpita da quella che si annuncia la più vasta e pesante privatizzazione ultra-liberista a scapito dei diritti e dei salari di lavoratori, della sicurezza e dell’economicità del servizio pubblico universale di trasporto per i cittadini.
Inutile dire che l’intento è di vietare lo sciopero a tutte le categorie già, tra l’altro, limitato dagli accordi sulla rappresentanza.
La democrazia per Delrio e per il resto dei suoi governati è quella che per indire uno sciopero legittimo serva il 51% dei consensi tra i lavoratori (estendibile al 75%), mentre per governare un Paese sia sufficiente il consenso del 20% degli Italiani, senza nemmeno consentire la discussione in Parlamento attraverso l’apposizione della fiducia.
Il lavoro gratuito dell'EXPO, il Jobs Act, la libertà di licenziare, l'accordo sulla rappresentanza, il divieto di sciopero, la legalizzazione delle condizioni del lavoro nero sono gli strumenti per assicurarsi l’impossibilità di  rivolta di cittadini che sono da anni senza contratto, che non riescono ad arrivare a fine mese, che vedono aumentare tasse e diminuire i servizi, che perdono il lavoro, che non possono più curarsi o pagare l'affitto o il mutuo.
Cgil, Cisl, Uil e Ugl fanno finta di bofonchiare, ma in realtà sono loro i suggeritori del Ministro. Alla Conferenza del CNEL del 27/03/2012 furono proprio le OO.SS. ad indicare la strada su come riservarsi l’esclusività della dichiarazione di sciopero.
Questa è la voce della “pseudo-sinistra” italiana di oggi, che ha permesso a pennivendoli, che fino ad ora stavano rinchiusi nei loro salottini a sostenere il governo del “bunga bunga”, di ergersi a paladini dei diritti dei cittadini e di definire “pirla e selvaggi” i lavoratori di ATM che hanno esercitato legittimamente il proprio diritto allo sciopero, avvenuto a due giorni da Expo solo perché il Prefetto di Milano aveva bloccato quello precedente indetto per  il 14 aprile scorso.
La CUB Trasporti e  la CUB tutta risponderanno con i propri strumenti ad ogni attacco perpetrato ai lavoratori, perché è sempre meglio essere considerati selvaggi piuttosto che selvaggina.

Milano, 4 maggio 2015

CUB - Confederazione Unitaria di Base

giovedì 30 aprile 2015

NUOVO TENTATIVO DI ATTACCARE ULTERIORMENTE IL DIRITTO DI SCIOPERO : Trasporti: Delrio, servono nuove regole scioperi (Mess)


Trasporti: Delrio, servono nuove regole scioperi (Mess)

09:32  ROMA (MF-DJ)--"Dobbiamo darci nuove regole, altrimenti per colpa di pochi rischiamo di giocarci delle straordinarie opportunita' di rilancio del Paese". Lo afferma il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio, parlando degli scioperi in un'intervista al Messaggero e spiegando che non si puo' rischiare in occasione di Expo 2015 e del Giubileo. Per il ministro "quanto accaduto martedi' a Milano, con la citta' paralizzata per piu' di mezza giornata a causa dello sciopero improvviso dichiarato da una sola sigla sindacale, non e' piu' tollerabile". Per quanto riguarda le nuove regole, Delrio spiega che "l'argomento e' oggetto di discussione con le Authority competenti" e che tra le ipotesi in esame "si va dalla revisione della legge sugli scioperi a norme piu' leggere". Possibile anche l'introduzione di un referendum col 51% dei lavoratori per uno sciopero. Delrio garantisce che "entro la fine di giugno" il disegno di legge per riformare il trasporto pubblico locale approdera' in Parlamento. liv (fine) MF-DJ NEWS 3009:31 apr 2015

http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Trasporti-Delrio-servono-nuove-regole-scioperi-Mess/30-04-2015/1-A_016951549.shtml