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giovedì 30 ottobre 2014

manganellate agli operai e Fiom

 
Il governo Renzi ha dimostrato, se ancora ce n'era bisogno, da che parte sta.
L'uso della polizia di Stato contro gli operai dell'Ast di Terni, le manganellate e la violenza contro militanti e dirigenti sindacali della Fiom.
Questo è quanto è avvenuto a Roma e ci dice alcune semplici cose.
La repressione diventa sempre più strumento di controllo del conflitto sociale ed anche il governo Renzi, al di là delle “lacrime di coccodrillo” a posteriori, la usa per mandare i suoi segnali a tutto il movimento dei lavoratori.
La seconda cosa che ci insegna questa vicenda è che occorre una riposta efficace, moltiplicando lotte e vertenze e non limitandosi a “chiedere le scuse” agli apparati repressivi quando “alzano le mani” (e i manganelli) ma reimparare ad autotutelare le proprie manifestazioni, alzando la soglia di diffidenza nei confronti dei “tutori dell'ordine” finché non cambia l’aria che tira nel paese.
La terza cosa è rilanciare una campagna contro la repressione indirizzata contro i militanti e gli attivisti delle lotte e dei movimenti sociali: dalla Val di Susa a tutte le mobilitazioni degli anni scorsi sono ormai più di 10.000 le denunce e i procedimenti giudiziari contro chi ha lottato.
Occorre una amnistia che cancelli i reati legati alle lotte sociali.
L'ultima cosa è una domanda (retorica): ma non si rivendicava l'identificativo sulle divise degli agenti per poter riconoscere e sanzionare violenti e picchiatori?
Pare invece che si vada verso le videocamere sul casco - da utilizzare per identificare i manifestanti...- e l'uso del “Taser” - pistola elettrica - alle forze di polizia... come dire piove sul bagnato...
Da troppo tempo si registrano interventi repressivi e pestaggi contro le lotte dei lavoratori della logistica.
In Francia nei giorni scorsi un giovane ambientalista di 21 anni è stato ucciso da una granata lanciata dai gendarmi.
La nostra piena solidarietà a lavoratori e dirigenti Fiom che han preso le botte.
Un momento di risposta a questi atteggiamenti repressivi è la partecipazione allo sciopero del 14 novembre 2014.

Ricordiamocelo alle prossime manifestazioni...

SIAL-Cobas

APPELLO : ALLE MANGANELLATE DEL GOVERNO E DEI PADRONI RISPONDIAMO CON L’UNITÀ DI TUTTE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI !

Il pestaggio degli operai e delle operaie AST di Terni avvenuto ieri a Roma non solo deve farci indignare ma deve diventare un ulteriore motivo di organizzazione della nostra rabbia e del nostro dissenso.
La carica a freddo e assolutamente immotivata della polizia non è un errore dovuto allo stress ma è necessariamente frutto di un ordine arrivato da molto in alto.
Non facciamoci ingannare dallo scarica barile del governo su questo o quel ministero che ha agito autonomamente e male.
Il messaggio di questo governo, che chiaramente rappresenta gli interessi delle grandi imprese e delle banche, è limpido e forte:
I POSTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO E CON UN SALARIO DECENTE DEVONO ESSERE CANCELLATI. SI DEVE LAVORARE COL RICATTO DEL LICENZIAMENTO E CON SALARIO DA FAME, O ADDIRITTURA GRATIS. QUALUNQUE MEZZO SARÀ UTILIZZATO PER SPEZZARE LA RESISTENZA DEI LAVORATRICI E DEI LAVORATORI CHE NON ACCETTANO LA RICETTA PARONALE!
Tutto questo significa che le botte di ieri non riguardano solo gli operai AST Terni ma riguardano tutti e tutte.
Noi Lavoratrici e lavoratori, delegati e delegate, precari e precarie, disoccupati e disoccupate pensiamo che la risposta a questo attacco debba essere unitaria e trasversale.
Pensiamo che entro domani debba essere organizzata una manifestazione davanti alla prefettura per gridare a questo governo la nostra solidarietà agli operai/e di Terni, che la loro lotta è la nostra, che la resistenza non si fermerà.
Chiediamo a tutte le organizzazioni sindacali, a tutte le organizzazioni politiche di classe, a tutti i collettivi e alle associazioni di lotta nel territorio, di favorire uno sforzo unitario e promuovere e sostenere tale iniziativa.
DOMANI POMERIGGIO, VENERDÌ 31 OTTOBRE TUTTI DAVANTI ALLA PREFETTURA!
LAVORO SICURO E SALARIO DIGNITOSO PER TUTTI/E!
Primi Firmatari:

RSU FIOM Marcegaglia Milano, RSU FIOM Siemens Bicocca, RSU Nacco, RSU FIOM OBL, Rimaflow,  Dafne Anastasi delegata RSU FP, Antonella Muntoni Delegata FIOM,  Giovanni Carenza Operaio -  CUB, Giuseppe Palatrasio Docente scuola, Davide Falcioni giornalista precario, Mario Pittella, operaio EdiCart, Coordinamento 3 ottobre (precari scuola), Coordinamento Lavoratori e Utenti della Sanità di Milano, arci ElPueblo pero, Associazione LOTTA CONTINUA, 

Roma, Corteo degli operai delle acciaierie di Terni, scontri in piazza Indipendenza: 4 feriti

Scontri in centro durante il corteo degli operai delle Acciaierie Terni-Ast. I manifestanti erano diretti al ministero dello Sviluppo Economico, quando all'altezza di piazza Indipendenza sono stati bloccati dagli agenti della polizia in tenuta antisommossa. I manifestanti, che si stavano muovendo dal presidio sotto all'ambasciata tedesca, hanno cercato di forzare il cordone, ma sono stati respinti delle forze dell'ordine. 

Nei tafferugli quattro manifestanti sono rimasti feriti e trasportati in codice verde al policlinico Umberto I. Contuso anche Gianni Venturi, coordinatore nazionale Fiom e Alessandro Unia del Rsu Fim Cis. "Hanno caricato gli operai - ha detto il segretario della Fiom, Maurizio Landini - Chiediamo un incontro con il ministro e il capo della polizia, devono spiegare quello che è successo". 





http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/10/29/news/piazza_indipendenza-99266899/